La tomba di Coco Chanel a Losanna
di Oliver Scharpf
Il viale alberato di tigli, a doppia fila, in leggera salita, supera ogni aspettativa a proposito del cimitero di Bois-de-Vaux. Opera della vita di Alphonse Laverrière (1872-1954), architetto sepolto qui con la moglie Adèle, nella cui prima parte, realizzata tra il 1922 e il 1934,...
La Venere lavica della Limmat
di Oliver Scharpf
Eccola, beccata subito con l’occhio allenato dalla ricerca quotidiana delle spugnole, camminando sul Kornhausbrücke, la scultura che avevo in mente. In lontananza, verso la fine della fuga prospettica dello stabilimento balneare Oberer Letten dove sapevo di lanciare lo sguardo per...
La torre del tè di Champel
di Oliver Scharpf
In compagnia di due involtini primavera, trovati prima per caso, per strada, in un posto irreale di nome traiteur Saigon tenuto da una vecchietta di almeno centoventi anni, seduto su una panchina, ammiro ai primi di aprile, la torre del tè di Champel (419 m). Quartiere residenziale...
La garçonnière di Liszt a Veyrier
di Oliver Scharpf
A quanto pare, appena fuori Ginevra, vicino al pont de Sierne, dovrebbe esserci ancora un casetta utilizzata da Liszt per i suoi convegni amorosi. A Veyrier, comune di quasi dodicimila anime ai piedi del Salève il cui toponimo nel mondo dell’archeologia è associato, a partire dal...
Il tea-room Weber di Arosa
di Oliver Scharpf
Ancora, continua, finché dura l’inverno, il richiamo dei tea-room. Anche grazie a un libro saltato fuori nelle mie ultime ricerche su questo tema: Die schönsten Tea Rooms der Schweiz (2004). A cura di Fabienne Eggelhöfer, storica dell’arte e capo curatrice del Zentrum Paul Klee di...
Il tea-room Haug a Svitto
di Oliver Scharpf
Topofobia, da sempre, al solo sentirne il nome. Colpa del collegio di Svitto, spauracchio ipotizzato dai miei per contrastare le mie pigrizie e turbolenze adolescenziali. Perdipiù il suono aspro, secco, quasi come un comando per cani che provoca Schwyz, toponimo originale del...
L’Hôtel du Bœuf a Delémont
di Oliver Scharpf
Il primo segno, camminando lungo rue de la Préfecture un mattino freddo di inizio febbraio, è la sagoma di un bue in aria. Sospesa, in ferro battuto, è un’insegna antica risalente forse al 1728. Quando, secondo la prima traccia di questo ritrovo storico, un certo Jacques Studer,...
Il tea-room Widmer di Burgdorf
di Oliver Scharpf
Negli itinerari elvetici di un cacciatore di tea-room antiquati non può mancare, credo, Burgdorf. Comune principale dell’Emmental, tredici minuti di treno da Berna, sedicimilaottocentosedici anime, un castello, sulla sponda sinistra dell’Emme, centro storico in cima a un promontorio...