Segreti di iniziati: il pasticciaccio brutto dei Catari
di Cesare Poppi
Non me ne vogliano i valorosi lettori de l’Altropologo se li invito a resettare la loro memoria dal corrente Annus Domini fino ad arrivare al 16 marzo 1244. A partire da quei tragici eventi, desidero condividere con voi alcune riflessioni su questioni antiche e apparentemente...
Leonardo ibrido e Dante postdefinito
di Paolo Di Stefano
Le cattive sorprese non finiscono mai: pensate per un italiano sovranista la delusione nello scoprire che la madre di Leonardo da Vinci era una straniera, addirittura una schiava circassa venuta dal Caucaso. Il simbolo del Rinascimento italiano non è italiano a tutti gli effetti, ma...
Il segreto della torta Centauro
di Bruno Gambarotta
Io sottoscritto Occhipinti Ferdinando detto Nando mi trovavo domenica 5 giugno alle 14.30 circa alla guida del furgoncino della premiata pasticceria Trevalli di Omegna e stavo salendo lungo la strada provinciale che da Santo Stefano Belbo conduce a San Giorgio Scarampi quando,...
Sognando una tragedia in meno
di Carlo Silini
Per lo sprezzo dei diritti umani che esibiscono, non provo alcuna simpatia nei confronti dei regimi dell’Arabia Saudita e dell’Iran. Ammiro le raffinatezze della loro cultura e provo soggezione per questi Paesi che rappresentano le terre-faro delle rispettive tradizioni musulmane:...
Le nuove povertà/33
di Lidia Ravera
A Betta era sempre sembrato un indirizzo sinistro, nel cuore antico della città, in un quartiere diventato «caratteristico» sul sangue versato. Ci voleva la pelle di pachiderma dei suoi suoceri, per godersi un attico con terrazza, vista sinagoga. Ma naturalmente lei non poteva...
La lezione del mondo sta nelle diversità
di Claudio Visentin
«C’è tutto un mondo intorno» cantavano i Matia Bazar alla fine degli anni Settanta; a volte però ce ne dimentichiamo. Forse l’ibridazione tra reale e digitale ha irrimediabilmente trasformato la nostra percezione dello spazio. Conosciamo i monumenti più famosi sotto forma di icone,...
Chi non salta è un…
di Giancarlo Dionisio
…un contadino? …un bianconero? Se anche fosse, non ci sarebbe nulla di cui vergognarsi. Anzi, sarebbe un vanto. Senza il settore primario, mangeremmo solo cibi sintetici e la nostra salute pagherebbe dazio. Quanto al bianconero, è da sempre sinonimo di eleganza grintosa. Negli anni...
Il tea-room Weber di Arosa
di Oliver Scharpf
Ancora, continua, finché dura l’inverno, il richiamo dei tea-room. Anche grazie a un libro saltato fuori nelle mie ultime ricerche su questo tema: Die schönsten Tea Rooms der Schweiz (2004). A cura di Fabienne Eggelhöfer, storica dell’arte e capo curatrice del Zentrum Paul Klee di...