A teatro con Boal
di Daniele Bernardi
Recentemente, dopo l’attesa riapertura dei teatri, la visione di alcuni spettacoli mi ha spinto a riflessioni sulle necessità che dovrebbero essere la premessa di quest’arte. Il caso ha voluto che, al contempo, stessi leggendo Giochi per attori e non attori, primo tomo...
Costumi relativi
di Elio Marinoni
Non eadem omnibus esse honesta atque turpia, sed omnia maiorum institutis iudicari, «Il giusto e l’ingiusto non sono uguali per tutti, ma ogni cosa è giudicata secondo le tradizioni patrie». (Cornelio Nepote, Vite degli uomini illustri, Prefazione, 3) Pochi anni or sono, il...
Addio, Gelsomina
di Giovanni Gavazzeni
Un disegno di Lila De Nobili, grande pittrice-scenografa italiana, francese di adozione e nativa di Castagnola, ritrae un terzetto di ballerini che parrebbero usciti da uno schizzo di De Pisis: a sinistra uno spavaldo giovanotto in maglietta, il gelataio Renato, sembra voler ghermire...
Matter, un ribelle altruista
di Benedicta Froelich
Si sa, agli occhi di molti stranieri la Svizzera è spesso simonimo di senso civico portato quasi all’eccesso: un Paese per certi versi «inquadrato», i cui cittadini, nell’immaginario popolare, si distinguono per essere ligi al dovere e senza troppi grilli per la testa. Eppure,...
«Me misero, me tapino!»
di Laila Meroni Petrantoni
C’era una volta una bambina che non faceva mai i capricci quando arrivava l’ora di andare a dormire. Anzi, ci andava tutta contenta, perché quello era l’ultimo momento della giornata in cui poter giocare ancora un po’. Non con le bambole o con le biglie. Per giocare con i libri,...
L’ultimo ideogramma
di Daniele Bernardi
Da occidentali, poco o nulla sappiamo della Cina. Infatti, nonostante una folta parte di questa comunità viva al nostro fianco, è come se in essa, da un punto di vista culturale e sociale, faticassimo a penetrare. Per motivare tale considerazione – forse per alcuni discutibile – si...
1944, annus horribilis
di Alessandro Zanoli
Il Signor Giorgio ha 84 anni. Ne sono passati oltre settantacinque da quei giorni. Ma ancora oggi i visi li rivede con grande chiarezza. «Non sono fisionomista, se domani ci reincontriamo per strada, è meglio che sia lei a salutarmi e a ricordarmi che ci siamo conosciuti. Ma certe...
Respiro e libertà
di Elio Marinoni
Nunc demum redit animus«Ora finalmente si torna a respirare»(Tacito, Agricola, 3,1)Con queste parole, scritte sullo scorcio del secolo (98 d.C.), lo storico e senatore Cornelio Tacito saluta l’avvento, con il breve principato di Nerva (96-98) e con l’ascesa al trono di Traiano, di...