Una Ligetiade architettonica
di Elena Robert

Lungo La Via Lattea ci si ritrova, anno dopo anno, tra volti conosciuti e altri nuovi, a condividere un’esperienza coinvolgente, accomunati da voglia di camminare e desiderio di scoperta. Anche stavolta la magia sta per compiersi. L’avvicinamento a musiche raramente eseguite,...

L'evoluzione dentro
di Benedicta Froelich

Quando, nel luglio del 2015, è giunta come un fulmine a ciel sereno la notizia della morte dell’appena quindicenne Arthur Cave, uno dei quattro figli del cantautore australiano Nick Cave, sono stati in molti a chiedersi quali ripercussioni una simile disgrazia avrebbe avuto su colui...

Una Svizzera tutta pop
di Zeno Gabaglio

La Migros è un passo avanti a tutti. Lanciato così – senza alcuna premessa, come piace ai comunicatori da barricata – lo slogan non può che apparire vacuo corporativismo. Se però lo si cala in un contesto preciso – come quello della ricezione culturale del fenomeno popular music – lo...

Con Noseda ritorna l'opera
di Enrico Parola

È uno dei «fab four» italiani del podio: assieme a Muti, Chailly e Gatti, Gianandrea Noseda gira il mondo per dirigere le orchestre più prestigiose, è di casa al Metropolitan di New York, dove è stato tra i papabili per la successione al mito di casa James Levine «consolandosi» poi...

Camille, la musica è cosa seria!
di Zeno Gabaglio

L’ultima volta – un paio d’anni fa – l’aveva combinata davvero grossa. Con il libro Andrea Gabrieli – Cessate Cantus Giuseppe Clericetti aveva infatti dato alle stampe un puntualissimo epistolario del grande ma misterioso compositore veneziano del Cinquecento; lasciando credere che...

Una costanza ammirevole
di Benedicta Froelich

A giudicare dai sentimenti sempre più spesso espressi sul web dall’immenso popolo dei musicofili, sembrerebbe davvero che gli ultimi anni abbiano visto una crescente nostalgia, da parte del pubblico, verso la stagione discografica non solo degli anni 80, ma anche dei 90: un...

Il segreto delle note di Chopin
di Enrico Parola

Uno dei sommi direttori del Novecento, Wilhelm Furtwängler, confessava di invidiare i pianisti perché «loro hanno Chopin». Tra i suoi fortunati colleghi v’era Arthur Rubinstein, che del Polacco incise praticamente tutto e ne fu interprete idolatrato in tutto il mondo; ma quando, nel...

Il giusto orgoglio per gli organi ticinesi
di Zeno Gabaglio

«Sono suoni che non siamo più abituati ad ascoltare. Che voce misteriosa: sembra venire dalle viscere della terra!». È l’intellettuale Enrico Steiner a parlare, in una delle scene più eteree e meditative di tutta La dolce vita. Il suo interlocutore – va da sé – è Marcello Rubini, il...

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