Perché saremo tutti africani o asiatici
di Lucio Caracciolo
Le migrazioni dal Sud del mondo verso l’Europa sono di norma percepite come un’emergenza. Niente di più falso. Esse sono destinate a durare e a incidere, nel medio periodo, sull’identità sociale, culturale e politica del nostro Continente e dei suoi singoli paesi. L’Europa del 2030...
Nervi tesi a Hong Kong
di Beniamino Natale
Il ventesimo anniversario dell’handover, il passaggio della sovranità su Hong Kong dalla Gran Bretagna alla Cina, che cade il primo luglio, capita in un momento cruciale per il futuro di questa metropoli di sette milioni di abitanti. Venti anni dopo, Hong Kong rimane sospesa tra...
Si imporrà la nuova Via della Seta?
di Federico Rampini
Quando andai a vivere a Pechino, in un’antica casa tra i vicoli del centro storico vicino al laghetto imperiale Houhai, la prima cosa che appesi al muro per «arredare» la mia nuova dimora fu una carta geografica. Era una mappa molto diversa da quelle che siamo abituati a consultare...
Helmut Kohl, padre della patria unita
di Alfredo Venturi
Pater Patriae. Così la «Frankfurter Allgemeine Zeitung» saluta Helmut Kohl dopo l’annuncio della morte a Ludwigshafen, la città palatina in cui nacque ottantasette anni fa e da cui prese le mosse la sua ascesa fino ai vertici dell’Unione cristiano-democratica e del governo...
Renzi torna a sognare
di Alfredo Venturi
Il sogno delle elezioni anticipate sembrava accantonato per sempre, dopo che un imprevisto agguato parlamentare aveva ucciso sul nascere la legge elettorale «alla tedesca» concordata con i vertici dei maggiori partiti, ma dopo l’esito del voto amministrativo dell’undici giugno i...
Barcellona sfida Madrid
di Gabriele Lurati
Una lunga estate calda, con la «questione catalana» che arriva fin sotto l’ombrellone. Durante le imminenti vacanze gli spagnoli quest’anno avranno come tema di discussione anche i rapporti tra Barcellona e Madrid. Non si parlerà però della consueta rivalità sportiva tra le due...
Theresa May, una morta che cammina
di Cristina Marconi
«Morta che cammina» è una delle cose più gentili che siano state dette della premier britannica Theresa May dopo che ha vinto male le elezioni ma ha perso in maniera spettacolare la sua scommessa di uscire rafforzata dall’appuntamento elettorale dell’8 giugno. Ha portato a casa lo...
Colpevole di ostruzione alla giustizia?
di Federico Rampini
Lui continua imperterrito nella sua opera preferita: la demolizione sistematica di tutto ciò che fece il suo predecessore Barack Obama. L’ultimo esempio: il disgelo con Cuba. Anche su questo capitolo importante della politica estera obamiana (agevolato a suo tempo dalla mediazione di...