L’Afghanistan non è un reality
di Federico Rampini
Non andavano più d’accordo su nulla, Donald Trump e il suo superfalco John Bolton. Afghanistan, Iran, Corea del Nord, Venezuela: ovunque Bolton avrebbe voluto un’America «imperiale», aggressiva e determinata, fino all’uso delle armi se necessario. Trump è fedele allo slogan America...
E se bombardassimo gli uragani?
di Christian Rocca
Quando sembrava che le avessimo viste e sentite tutte, compreso il broncio nei confronti del Primo ministro danese perché si è rifiutato di vendere la Groenlandia, l’immaginifico presidente americano Donald Trump ne ha detta una che entra di diritto nella top ten delle sue imprese...
La pace non ferma la violenza
di Angela Nocioni
Un «omicidio cantado», si dice in Colombia. Una morte annunciata. «Mi vogliono uccidere. I miei manifesti elettorali sono da giorni sporcati di vernice rossa. È un avvertimento chiaro». Lo andava dicendo da settimane Karina Garcia, 31 anni, candidata del partito liberale alla carica...
La fragile transizione tunisina
di Marcella Emiliani
Giornalisti e osservatori politici hanno ormai esaurito il vocabolario dei termini negativi con cui definire il bilancio delle Primavere arabe: si va dal generico «fallimento» all’apocalittico «inferno». In tutti i casi nessuno osa esprimere una qualche speranza per il futuro dei...
Berlino non è più la stessa
di Lucio Caracciolo
Le recenti elezioni in Sassonia e nel Brandeburgo, già regioni della DDR, hanno confermato l’ascesa dei nazionalisti dell’Alternativa per la Germania (AfD), il relativo declino della CDU – che tiene ormai solo dove presenta candidati di centro-destra, antimerkeliani – e la desolata...
Il mondo scivola verso la crisi
di Federico Rampini
C’è la recessione tedesca e c’è la recessione degli altri. La prima è quasi una certezza, con conseguenze mondiali e soprattutto sull’Eurozona: di buono, c’è il possibile allentamento delle rigidità di bilancio ad opera di Ursula von der Leyen. La recessione degli altri è per ora...
Boris non salva la Regina
di Cristina Marconi
Ha dimostrato di non avere scrupoli, il premier britannico Boris Johnson: come temuto, ha deciso di sospendere il Parlamento per cinque invece che tre settimane, lasciando di fatto ai deputati un pugno di giorni per organizzare una strategia contro la Brexit senza accordo. La regina...
Israele, si riaccende la sfida all’Iran
di Marcella Emiliani
Giorni di fuoco in Medio Oriente alla vigilia delle elezioni parlamentari del 17 settembre che dovrebbero garantire ad Israele un governo stabile dopo la delusione delle politiche di aprile che non hanno saputo esprimere un vincitore indiscusso. Inutile ricordare che il «mattatore»...