Tweet, Twist e penne montate
di Paolo Di Stefano
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha mandato un tweet al presidente russo Vladimir Putin per avvertirlo: «Russia stai pronta perché i missili arrivano, belli nuovi e intelligenti». Affidare a un tweet un messaggio così drammatico è il segno di un infantilismo comunicativo...
Indovina chi viene a pranzo?
di Bruno Gambarotta
A proposito di Libri, di Saloni e di Feste. Sono arrivate da ogni parte troupe televisive per documentare un fenomeno unico al mondo, quello di due saloni fotocopia replicati a distanza di due mesi in due città distanti un’ora scarsa di treno, Milano e Torino, in un’Italia in fondo...
Una donna, nata il ventuno a primavera
di Maria Bettetini
Si parla tanto di donne vittime e ribelli, di donne nei luoghi di potere, di donne colte e scienziate. Si rispolverano canzoni, si leggono poesie, soprattutto di Alda Merini, la poetessa milanese incompresa, che trascorse anni in manicomio e visse povera, pur attingendo a vette...
La psicopolizia al tempo dei social
di Paolo Di Stefano
Il Grande Fratello che lo scrittore inglese George Orwell immaginò settant’anni fa si è pressoché realizzato. Nel famoso romanzo 1984 (il voto è 6+), Orwell prefigurò un’entità superiore, onnipotente e onnipresente, che controllava la vita di tutti i cittadini incarnando insieme il...
Piacere e dolore non fanno pace
di Maria Bettetini
Gli umori sono pessimi. Eppure ci sarebbe da essere anche contenti: l’uomo con i capelli a lunga spazzola ha detto che almeno per un po’ interromperà gli esperimenti nucleari; le paralimpiadi sono un segno di grande civiltà globale; la futura principessa Meghan è proprio carina e...
Tu chiamale, se vuoi, emozioni
di Bruno Gambarotta
Credevo di essere refrattario alle emozioni, così tanto che per una lunga stagione della vita mi sono sentito costretto in qualche caso a simularle per adeguarmi al comportamento di chi mi stava accanto. Fabio Fazio mi invitava talvolta come ospite nel suo programma Quelli che il...
La fortuna di ricordare il futuro
di Paolo Di Stefano
Si dice che la cultura non è più quella di una volta. Neanche le stagioni sono quelle di una volta, il tempo meteo non assomiglia a quello degli anni Cinquanta, e neanche la famiglia; i figli e i padri non ne parliamo, i maestri e gli allievi sono molto cambiati, la scuola del...
Ho nostalgia del senso di appartenenza
di Bruno Gambarotta
Avevo sei anni, stavo imparando a leggere e sul muro di fronte a casa nostra un mattino apparve una scritta in vernice nera: «Morte per chi ascolta Radio Londra!», con un teschio e due tibie incrociate. Dunque c’era chi rischiava la vita per ascoltare le voci che uscivano da...