La strategia mira a dividere
di Federico Rampini
C’è un filo che lega la cacciata del segretario di Stato americano Rex Tillerson, e l’offensiva protezionista che Trump ha avviato contro il resto del mondo. Tillerson era stato chief executive della compagnia petrolifera Exxon, era quindi un pezzo di establishment capitalistico...
«È in prigione che si capisce l’Egitto»
di Costanza Spocci
«La prigione è il microcosmo della società», scriveva nella sua prima lettera dal carcere Mahienour El Massry, «I prigionieri discutono di ciò che succede nel paese, puoi trovarci l’intero spettro politico qui». Era il maggio del 2014 quando El Massry, avvocatessa di Alessandria e...
La «Milli Muslim League» ci sarà
di Francesca Marino
Ogni tanto il Pakistan si sveglia garantista e ligio alle libertà costituzionali. Il che avviene di solito, purtroppo, quando materia del contendere sono i cosiddetti «assetti strategici» orgoglio e vanto dei servizi segreti e dell’esercito. Quegli assetti strategici, tanto per...
Che cosa farà Mattarella?
di Alfredo Venturi
Schwierige Regierungsbildung, sintetizza lo «Spiegel», e stavolta non si riferisce alla laboriosa gestazione del nuovo governo tedesco. Il governo difficile da mettere insieme non è a Berlino ma a Roma, dopo un esito elettorale che ha visto il trionfo delle forze anti-sistema a...
Due ex pesi massimi
di Alfio Caruso
Dirsi addio senza neanche potersi incontrare un’ultima volta. Non è l’epilogo di una struggente storia d’amore, bensì di una contrapposizione politica lunga venticinque anni. Silvio Berlusconi e Massimo D’Alema, sonoramente bocciati il 4 marzo e ormai al termine della loro parabola,...
Putin senza rivali
di Anna Zefesova
Una dichiarazione di guerra: il discorso annuale sullo stato della nazione di Vladimir Putin, che è stato contemporaneamente il suo più importante discorso della campagna elettorale, a qualche giorno dalle presidenziali del 18 marzo, è stato uno sfoggio minaccioso di potenza...
Un’Italia debole alla mensa europea
di Lucio Caracciolo
La vittoria nelle elezioni italiane del Movimento 5 stelle e della Lega, nel contesto di una coalizione di centro-destra di cui Matteo Salvini è oggi il primattore, avrebbe dovuto provocare in Europa un allarme generale, forse anche uno sconvolgimento nei mercati con riflessi sul...
Prima il metallo americano
di Federico Rampini
Donald Trump ha varcato la nuova tappa della sua offensiva protezionista. I settori da difendere stavolta sono l’acciaio e l’alluminio, il presidente infligge sulle importazioni dall’estero un dazio doganale del 25% per il primo, del 10% per il secondo. Sceglie di usare l’articolo di...