Quattro inverni per un nuovo Generoso
di Simona Sala
Quattro anni, anzi, quattro inverni. È questo il tempo trascorso dall’inizio dei lavori di ristrutturazione dei binari della cremagliera che – da 133 anni – dalla stazione di Capolago-Riva San Vitale porta in vetta al Monte Generoso (lo ricordiamo, è l’unica cremagliera su...
L’imprendibile (o quasi) Setenil de las Bodegas
di Simona Dalla Valle, testo e foto
Septem nihil (in latino: «sette volte niente»). Il nome del borgo andaluso di Setenil de las Bodegas farebbe riferimento al numero di volte in cui fu assediato dai cristiani senza successo, mentre le bodegas rimandano alla tradizione vinicola locale. Numerosi siti archeologici...
Dall’altra parte del Duomo, la dattilografa
di Manuela Mazzi
Sono trascorsi quasi vent’anni da quando Aldo Nove – intitolando Milano non è Milano la sua «guida d’autore alla metropoli più metropoli d’Italia», come si legge in quarta di copertina – affermò che «non è possibile andare a Milano due volte». Eppure, a noi che Milano la frequentiamo...
Palermo, va in scena la contraddizione
di Tommaso Stiano
Giuseppe Verdi nel secondo atto de I Vespri Siciliani fa cantare «O tu, Palermo, terra adorata…» e per chi s’interessa di storia, arte e architettura, proprio il capoluogo siciliano offre due corposi percorsi che impegnano su più giorni e fanno «adorare» la città. Dapprima...
Hallstatt, lungo i cunicoli della città del sale
di Simona Dalla Valle, testo e foto
Un arco di tempo che dura da settemila anni e non accenna a concludersi. È la stima del periodo in cui il sale estratto dalla montagna di Hallstatt ha offerto alle comunità locali un’opportunità di conservare provviste, oltre ad averne migliorato le condizioni di vita e reso...
A Zurigo, a bordo del bus numero 32
di Simona Sala
Visitare Zurigo significa sempre fare un’indigestione di opulenza. Di impressioni, di design, di cultura, di formazione, di architettura, di negozi e di ricchezza. Dalla Bahnhofstrasse si può ad esempio prendere la strada medievale Rennweg che porta nel cuore più antico della città...
Il vuoto creato dagli scalpellini è un capolavoro
di Carlo Silini, testo e foto
Il vuoto, a volte, è un capolavoro. Strano, a pensarci. Di solito avviene il contrario, prendi del materiale – poniamo delle pietre – e le assembli per realizzare qualcosa che prima non c’era: una scultura, una scala, i fregi di un camino, i capitelli di una colonna… A chi verrebbe...
Arrampicarsi fino al Sass de la Scritüra
di Romano Venziani, testo e foto
«Mio nonno quando ero piccolo mi ha regalato un agnellino. Chissà perché… Forse voleva che mi prendesse la passione per le bestie e facessi il pastore, come lui…». Fiorenzo rimane un attimo come assorto, si passa una manona sulla barba ispida, spilla un bicchiere di rosso da un...