Il passato è passato
di Maria Bettetini
Non è stata la prima casa che abbandonavo, non il primo trasloco di mobili e oggetti. Ma che tempesta l’abbandono e la chiusura della villetta dei trisnonni, peraltro venduta a un ottimo vicino che ne avrà buona cura. Il primo malessere l’ho avvertito qualche mese fa, quando una...
Elezioni storiche, senza storia
di Peter Schiesser
La sorpresa è che questa volta non c’è stata sorpresa: il 5 dicembre la popolare democratica vallesana Viola Amherd e la sangallese Karin Keller-Sutter sono state elette in Consiglio federale al primo turno, con 148 e 154 voti. La consigliera di Stato urana Heidi Z’graggen e il...
La fine delle fiere
di Angelo Rossi
La città, afferma Renzo Piano, il grande architetto genovese, è un luogo d’incontro. I punti d’incontro urbano sono numerosi. Tra di essi quelli che mettono in contatto fornitori e clienti hanno un’importanza speciale. Negozi, centri commerciali, agenzie, punti di vendita, luoghi di...
Rimettere il cantone sui binari
di Orazio Martinetti
Ticino e ferrovia sono cresciuti insieme, fin dalla seconda metà dell’Ottocento. Treni e binari, stazioni e depositi, e poi il personale, con il suo ampio spettro di funzioni e mansioni: macchinisti, frenatori, scambisti, guardalinee, verificatori, bigliettai, manovratori, meccanici,...
Non è tempo per la moderazione
di Aldo Cazzullo
È il momento di Matteo Salvini. Mezza Italia pende dalle sue labbra. Certo, la situazione economica e sociale del Paese è talmente grave che i cicli politici si sono abbreviati: gli italiani si infatuano e si disilludono molto rapidamente, e a Salvini potrebbe toccare la stessa sorte...
Quando l’indignazione è sospetta
di Luciana Caglio
A prima vista, è potuto sembrare un fatto grave, tanto da meritare l’indignazione generale, sentimento oggi più che mai mobilitabile. Stiamo parlando dell’incidente di cui sono stati protagonisti, e poi vittime, Stefano Gabbana e Domenico Dolce, a Shanghai, lo scorso 21 novembre....
L’importanza del padre
di Silvia Vegetti Finzi
Cara Silvia, mi ha molto colpita la lettera di Estella, la «mamma cattiva», perché anch’io ho rischiato di comportarmi allo stesso modo. Ma quello che mi ha mosso a scriverle è la constatazione che, nella vita di quella donna, non c’è posto per il padre di suo figlio. Persino lei,...
...nella tomba là nel pian…
di Cesare Poppi
«Ora, se si dovesse rendere necessario che io rinunci alla mia vita per portare la giustizia oltre i limiti attuali e che io mischi il mio sangue col sangue dei miei figli e di quei milioni di persone in questo paese di schiavisti i diritti dei quali sono violati da leggi malvagie,...