Viale dei ciliegi

/ 08.08.2022
di Letizia Bolzani

Carol Roth-Valeri Gorbachev, Coniglietto non riesce a dormire, Edizioni Arka (Da 3 anni)

Non può che rallegrarci la ricomparsa, finalmente, di un albo illustrato bellissimo, un vero e proprio classico nell’ambito delle storie della buonanotte, che immancabilmente incontrava l’entusiasmo di ogni piccolo lettore/ascoltatore (e so di cosa parlo, perché l’ho presentato in letture animate, per anni, a centinaia di bambini). Si intitolava La notte in bianco di Tommaso ed era pubblicato da Nord-Sud, ma era fuori catalogo da tempo.

Ora, grazie all’intelligente recupero della casa editrice Arka – di lunga e alta tradizione nell’ambito dell’albo illustrato di qualità – torna, per la nostra gioia, in libreria, con un titolo più immediato e una traduzione rinnovata, più leggera, più scorrevole. Scritto da Carol Roth e illustrato da Valeri Gorbachev, noto autore/illustratore ucraino emigrato trent’anni fa negli Stati Uniti, racconta la storia di Coniglietto che, nonostante abbia una bella cameretta tutta per sé, non vuole stare da solo nel suo lettino e saltella nelle case degli altri animali del bosco chiedendo di poter dormire da loro. Ma ogni volta sorge un problema a disturbargli il sonno: Scoiattolo sgranocchia rumorosamente nocciole nei suoi spuntini notturni, Puzzola fa puzzette, gli aculei di Porcospino pungono… e così via, di casa in casa, fino a scoprire che forse il suo lettino non era poi così male!

Oltre al valore rappresentativo delle frequenti difficoltà dei bambini nell’accettare di dormire tranquilli nel loro lettino – e a funzionare quindi come potente rassicurazione e incoraggiamento a farlo, invece, perché nel lettone si sta più scomodi, come nelle tane degli altri animali – questa semplice, vivacissima, storia, ha ulteriori punti di forza. Soprattutto perché è una di quelle storie a schema iterativo: Coniglietto bussa a una porta–viene invitato a entrare–prova a dormire–sorge un problema legato a una particolarità dell’animale ospite–Coniglietto ringrazia e cerca un’altra casa; e lo schema iterativo è perfetto per i più piccoli, che possono fare ipotesi sul proseguimento della storia e vedere le loro ipotesi confermate, rafforzando così la loro autostima di fruitori narrativi, e futuri lettori, e mantenendo concentrata l’attenzione per lo svilupparsi della storia.

Ma questo schema iterativo è ben vivacizzato da sorprese continue (il bambino si aspetta che Coniglietto incontri un problema, ma non sa quale) ricche di humour che immancabilmente scatenerà le risate (ahi come mi pungono il sedere gli aculei di Porcospino! Che versi fa Orso quando russa!). Da leggere e rileggere ad alta voce, per addormentarsi ogni volta con un sorriso.

Brigit Young, La più bella. Tu non sei un numero, Edizioni Giunti (Da 11 anni)

Alla scuola media Ford qualcuno ha stilato una lista che arriva a tutti i cellulari degli studenti. La lista delle 50 ragazze più belle della scuola. Da quel momento i rapporti tra le persone vanno in crisi, ognuna prova profondo disagio. Chi è esclusa perché è esclusa, chi è al numero 2 perché non è al primo posto, chi è al primo posto perché si sente al centro dell’attenzione e del sospetto di essere stata lei a scriverla. E soprattutto perché è umiliante e inaccettabile sentirsi giudicate per il proprio aspetto. Un romanzo che invita gli adolescenti a chiedersi quanto della propria unicità si sacrifichi per adeguarsi alle aspettative degli altri, e quanto si perda di vista il rispetto per le persone facendo confronti o dando giudizi su come si appare. Tre ragazze sono le protagoniste di questa storia: Eve, colei che non avrebbe mai voluto finire al primo posto, riservata, grande lettrice, schiva. Sophie, la bella, che mal sopporta lo smacco di essere la numero 2. E Nessa, che non è nella lista, ma sembra non curarsene. Si uniranno, diverse come sono, per scoprire chi ha stilato il famigerato punteggio. Ma al di là della loro indagine, pur appassionante, quello che importa in questo libro sono le relazioni tra queste ragazze e ragazzi, l’onesta franchezza delle loro riflessioni più intime (sono sicura che non mi importi essere considerata la più bella? Cosa ho fatto per difendere la mia amica quando veniva umiliata?). Per scoprire, come recita un verso di Walt Whitman che ha colpito Eve, che «ognuno di noi è vasto e contiene moltitudini».