Viale dei ciliegi

/ 07.03.2022
di Letizia Bolzani

Katherine Applegate - L’ultima Dairne - Il Castoro (Da 11 anni)

«Gli umani sprecano le parole», diceva il gorilla Ivan, dalla sua gabbia in un Centro Commerciale, nel bellissimo romanzo L’unico e insuperabile Ivan, con cui l’autrice americana Katherine Applegate ha vinto la prestigiosa Newbery Medal. Ora, dopo molti altri romanzi e dopo la nota serie «Animorphs», Applegate ci propone una saga fantasy, «Il regno di Nadarra», di cui quello che vi presentiamo è il «Libro Uno».

Gli umani sprecano le parole, è vero, e allora anche qui la voce narrante è quella precisa e limpida di un animale; ma gli umani, verrebbe da dire, sprecano molte altre cose oltre alle parole. Sprecano le risorse del loro pianeta, lo impoveriscono di biodiversità, di specie. Fortemente impregnato di etica ecologista, ma senza dimenticare il registro avventuroso ed epico proprio del fantasy, questo romanzo ha come protagonista Byx, una «dairne», ossia una creatura fantastica molto simile a un cane, ma in grado di parlare, di camminare in posizione eretta, e con un dono (o un tormento) speciale: riconoscere quando qualcuno mente. Byx è una «endling», ossia l’ultima della sua specie. Già in ciò risiede un aspetto struggente di questa cagnolina, che decide tuttavia, dopo che la sua famiglia viene sterminata, di mettersi sulle tracce di una leggendaria colonia perduta di dairne, che nessuno ha mai visto.

Altre creature la accompagneranno: Tobble, uno «wobbyk», ossia un animaletto che incarna il topos del compagno di viaggio buffo, ingenuo, piccolino e molto in basso nella catena alimentare, eppure coraggioso e valoroso in modo commovente. Si unirà poi a loro anche Il Giocatore, un «felivet», ossia un grande felino di una specie dominante, potenzialmente molto forte, un personaggio interessante, sarcastico e malinconico. E non mancano, in quest’avventura, gli umani, amichevoli o ambigui, «imprevedibili», come nota Byx, attenta a non fidarsi di loro. Una piccola «Compagnia» di senza famiglia derelitti e forti (com’erano, in Ivan, quella costituita dal gorilla, dall’elefantina Ruby e dal cagnolino Bob), di cui vedremo svilupparsi gli accadimenti nel seguito della saga.

Jess Wade-Melissa Castrillón - Nano. La spettacolare scienza del molto (molto) piccolo - Editoriale Scienza (Da 7 anni)

Dimenticatevi (almeno per lo spazio di questa recensione) i nanetti di Biancaneve. Nano non è solo un personaggio di fiabe e fantasy. Nano, come prefisso, può significare qualcosa di dimensioni microscopiche (anche se l’etimo è comunque quello dei nanetti: deriva dalla parola greca νάνος, nànos, che significa appunto nano, cioè persona molto piccola). Ma microscopico non vuol dire solo «piccolo»: «significa milioni di volte più piccolo di un granello di sabbia».

È indubbio che la scienza del molto piccolo sia spettacolare, come ci conferma il titolo di questo libro di Editoriale Scienza, scritto da una scienziata dell’Imperial College di Londra. Un libro la cui predominanza di illustrazioni e la coinvolgente semplicità del testo lo rendano adatto a lettori anche loro un po’ nanetti, già dai 7 anni. Apri il libro, e sei condotto per mano (anche tu adulto) a capire. Nella prima doppia pagina c’è una casa, in sezione, con ben evidenziati tutti i materiali di cui è fatto un appartamento. «Guardati intorno. Tutti gli oggetti nella tua casa sono fatti di qualcosa (…) Gli scienziati li chiamano materiali».

I materiali che vediamo in quella casa, che può essere anche la nostra, sono vetro, legno, cotone, carta, plastica, metallo, pietra, cemento… Il mondo, ci racconta il libro, è composto da microscopici mattoncini chiamati atomi: da qui procede la narrazione, che è anche – in linea con il profilo della casa editrice – divulgazione scientifica. Scopriremo il grafene, ottenuto dalla grafite e formato da un solo strato di atomi di carbonio messi a esagono. È affascinante per noi lettori scoprire che il grafene, pur così sottile da essere trasparente, è il materiale più resistente che gli esseri umani conoscano. E scoprire per quanti usi il nanomateriale grafene possa essere impiegato! I nanomateriali sono materiali talmente piccoli da avere lo spessore di un singolo atomo. Piccoli ma capaci di fare cose grandissime. Come i bambini.