Viale dei ciliegi

/ 25.07.2022
di Letizia Bolzani

Alex G. Griffiths, Il collezionista di insetti, Edizioni Clichy (Da 3 anni)

George va con il nonno al Museo di Storia Naturale, ma non è la scontata sala dei dinosauri che il nonno vuole fargli ammirare: l’illustrazione in doppia pagina mostra il bimbo che ovviamente resta colpito da queste creature enormi, e il nonno che però è impaziente di portarlo a vedere altre creature, molto più piccole e, come dire, meno vistose, ma altrettanto stupefacenti. E meno trattate nelle storie per l’infanzia: gli insetti. Il nonno li fa apprezzare a George, il quale, il giorno successivo, comincerà subito a dar loro la caccia in giardino, per acciuffarne più che può, metterli in barattoli e poterli così ammirare come una variegata collezione. Peccato che il giardino ora sia triste e silenzioso, nulla più che «ronza, svolazza o striscia». Ovviamente il nonno spiegherà a George che gli esseri viventi non devono essere rinchiusi in barattoli e lo convincerà a liberarli, sottolineando «il ruolo importantissimo che gli insetti svolgono nel mondo esterno» e tutto finirà bene, con gli insetti osservati e non catturati. In realtà, da questa semplicissima storia trapelano contenuti molto rilevanti: al di là del messaggio etico sul rispetto di ogni creatura, è essenziale trasmettere ai bambini il valore enorme che gli insetti hanno per l’ecosistema, di cui favoriscono l’equilibrio. Gli insetti sono elementi fondamentali della biodiversità.

Il giardino silenzioso di George fa venire in mente quel notevole (e non abbastanza ricordato) Silent Spring, saggio uscito nel 1962 della grande (e non abbastanza ricordata) Rachel Carson (1907-1964), la scienziata che lanciò il movimento ambientalista, subendo, a differenza delle ragazze di oggi, oltraggi maschilisti, umiliazioni, campagne denigratorie da parte delle grandi aziende americane produttrici di pesticidi, poiché lei ne sottolineava l’impatto sull’intero ecosistema. Da qui il titolo, Primavera Silenziosa, che deriva dalla constatazione del maggior silenzio nei campi primaverili, rispetto ai decenni passati: l’utilizzo massiccio di insetticidi causava la diminuzione di uccelli canori. E di vita. Tornando al nostro bell’albo, scritto e illustrato da Alex Griffiths, sono certa che piacerà ai bambini, proprio perché è una storia semplice, in cui anche i più piccoli potranno identificarsi, ed è una storia che nella sua semplicità dice tantissime cose. A cominciare dal fatto che i dinosauri sono meravigliosi, ma gli insetti, nel loro piccolo, non sono da meno.

Irene Borgna, Manuale per giovani stambecchi, Salani Editore (Da 10 anni)

Il libro perfetto per i ragazzi che amano la montagna, o che potrebbero amarla. Irene Borgna, l’autrice, ha «fatto della montagna la sua passione e il suo mestiere». Dopo aver conseguito un dottorato di ricerca in antropologia alpina, si occupa di divulgazione ambientale e fa la guida naturalistica. Ha pubblicato già dei libri per adulti, da Ponte Alle Grazie, e ora, con questo manuale, ci mostra la sua capacità di rivolgersi con brillante immediatezza anche ai ragazzi. Scritto benissimo, con intelligenza e humour, oltre che con competenza, questo manuale fornisce informazioni utili e preziose, ma non regole rigide da seguire alla lettera. Come ben sa l’autrice, molte cose col tempo diventano desuete, e poi ognuno deve adattare le regole alle proprie specificità. Quindi non un regolamento, ma una traccia. Però che traccia! Da come progettare l’escursione, a come leggere le mappe, all’equipaggiamento, al come camminare, al mangiare e bere, al trascorrere la notte in montagna, in rifugio o in bivacco, all’imparare a osservare (le rocce, le acque, il cielo, le piante, gli animali) fino all’importante capitolo sulla sicurezza, quali sono i pericoli e come evitarli, questo libro è una miniera di informazioni, approfondimenti e consigli. E non mancano sintetici box denominati «piccole astuzie» (suggerimenti utilissimi) e «l’enciclopedia degli errori» (le stupidaggini più comuni da non fare in montagna, basate sull’esperienza dell’autrice, «così potrai evitare di fare gli stessi pasticci, inventandone altri nuovi di zecca»). Il tutto con un atteggiamento di responsabilità nei confronti dell’ambiente, minimizzando il nostro impatto. Perché «se hai intenzione di scorrazzare fuori dai sentieri strappando fiori, molestando animali, spargendo rifiuti e starnazzando […] è meglio che posi questo libretto e resti con il sedere saldamente piantato sul divano».