Alice James-Louie Stowell, Piccola guida al benessere mentale, Edizioni Usborne. Da 12 anni.
Gli amici, la famiglia, il proprio corpo che cambia, i social media, le pressioni del mondo esterno e il tumulto di quello interno: essere adolescenti non è (mai stato) facile, ma per crescere si deve passare di lì. Ben vengano, comunque, delle guide che possano fungere da supporto, da orientamento e da aiuto nello sciogliere il groviglio di pensieri che a volte appesantiscono la mente. Se queste guide sono, come dire, in carne ed ossa, costituite da adulti responsabili, saggi e capaci di ascoltare, l’aiuto può essere ottimale; ma anche le pagine di carta di una «piccola guida», come si autodichiara questo manuale, possono risultare preziose.
Le due autrici, con la consulenza di una psichiatra e di una psicologa, affrontano – con pacatezza ma anche senza censure o infingimenti – le tante questioni che possono diventare problematiche nell’adolescenza. In certi casi ridimensionandole, o rassicurando su come sia normale a volte sentirsi inadeguati, o avere una famiglia che non corrisponde ai canoni tradizionali; altre volte invece sottolineando con forza la pericolosità di alcuni comportamenti e la necessità di chiedere aiuto. I vari capitoli affrontano ad esempio le emozioni e come gestirle; il rapporto con se stessi e con il proprio corpo; gli amici; la famiglia; le tematiche legate alle prime pulsioni sessuali e all’amore; il mondo di internet. E anche temi più complessi, come depressione, ansia, problemi alimentari. Ogni capitolo è snello e conciso, dopo una breve introduzione esplicativa ci sono alcuni consigli pratici per stare meglio; mentre ovviamente nel caso di problematiche più gravi il consiglio è quello di rivolgersi a un adulto di fiducia.
D. Hugues, R. Gaughan, Alice-May Bermingham e T. Moore, Mamma, ti voglio bene, Ape Junior. Da 1 anno.
È uno di quei libri che magari non catalizza l’attenzione delle raffinate giurie critiche, perché è (apparentemente) semplice e non è (particolarmente) innovativo. Però è uno di quei libri che, statene certi, i piccolissimi adoreranno. Magari si sporcherà di pappa, magari si usurerà un po’, ma non si romperà, nonostante sia fatto per venire agguantato infinite volte da manine impetuose. Le sue pagine sono robustissime, e gli effetti da «paper engineering» – finestrelle da trascinare, rotelline da girare, alette da sollevare – creano sorprese ad ogni pagina. Non c’è una vera e propria storia, ma è giusto così, perché da 1 a 3 anni quelle che si propongono ai bambini sono piuttosto delle proto-storie. C’è però un tema, e che tema: il legame tra madre e figlio, declinato simbolicamente nel rapporto tra le mamme animali e i loro cuccioli.
Ad ogni pagina un diverso animale, con frasi scandite ogni volta dallo stesso incipit, che sancisce il legame d’amore: Ti voglio bene mamma. E poi, ogni volta, un’affermazione correlata allo specifico animale ma anche a sentimenti universali di protezione, rassicurazione, cura. E ogni volta l’immagine si anima, e sarà il bambino, con grande divertimento, a farla animare. Si solleva l’aletta e il cucciolo di lontra, che prima si intravvedeva tra le canne, appare placidamente addormentato sulla pancia della mamma: «mi stringi forte così non mi bagno». Si fa scivolare verso l’alto la levetta e la mamma foca spunta dall’acqua per dare un bacio sul naso alla sua fochina accoccolata sul ghiaccio. Si fa scendere una finestrella e siamo sottoterra nella tana dei coniglietti... tante mamme, tanto amore, fino all’ultima pagina, scintillante nella notte, con l’orsetto che dice: «ti voglio bene , mamma. Sei forte davvero e io dormo al sicuro senza un pensiero». Un libro per tutti i momenti della giornata, fino alla nanna.