Viale dei ciliegi

/ 04.04.2022
di Letizia Bolzani

Arnold Lobel, Favole, Babalibri (Da 5 anni)

«Non potrei immaginare un lavoro più bello che fare libri per bambini»: una naturalezza, quasi un continuo stato di grazia, sembra scaturire dalla matita di questo grande autore americano di origini ebraiche, che grazie all’editore Babalibri viene opportunamente ricordato nella sua vasta produzione, di cui i racconti di Rana e Rospo sono forse la parte più nota. Due amici, Rana e Rospo, dove Rana è quello estroverso e in gamba, mentre Rospo è più introverso, problematico e imbranato. Nevrotico come noi, «just your normal everyday neurotic», come ebbe a dire lo stesso Lobel, che trascorse la sua vita (1933-1987) illustrando e narrando piccoli mondi di profonda saggezza e surreale poesia, apparentemente quieti eppure segnati dalle quotidiane turbolenze dell’animo dei suoi personaggi, specchio di tutti noi. È uno dei pochi autori ad aver vinto sia il Newbery Honor (1971 e 1972), sia la medaglia Caldecott (1981).

Oltre a Rana e Rospo sempre insieme, Babalibri ha pubblicato, di Lobel: Gufo, è ora di dormire; Maialino in fuga, e ora Favole. Queste deliziose Favole hanno vari animali come protagonisti, ognuno alle prese con le proprie quotidiane idiosincrasie: c’è il coccodrillo che trova la pace interiore ammirando i fiori belli ordinati della tappezzeria della sua stanza; il granchio fin troppo prudente che, sollecitato dall’aragosta, si lancia in una piccola avventura; il babbuino alle prese con un ombrello che non riesce a chiudere, e molti altri. Tutti i volumetti di Lobel sono usciti, in stampatello maiuscolo, nella collana «Superbaba», dedicata alle prime letture. Favole si distingue per il formato più grande e per la copertina rigida. Inoltre, al suo interno contiene un codice QR per ascoltare i testi letti dall’attrice Alessia Canducci (ma non tralasciate di leggere personalmente ai vostri bambini, non importa se non siete attori, la lettura ad alta voce è una questione di relazioni affettive!).

Emma Carlson Berne – Ilaria Urbinati, Le avventure di Edith bibliotecaria a cavallo, EDT Giralangolo (Da 5 anni)

Idea interessante e illustrazioni meravigliose: un connubio perfettamente riuscito per questo bellissimo albo illustrato, che racconta la storia di una di quelle giovani, audaci, bibliotecarie del Kentucky che negli anni Trenta galoppavano in sella ai loro cavalli, su e giù per sentieri impervi e scoscesi e valli profonde, attraversando fiumi pericolosi, con tutti i tempi – grandine, neve e ghiaccio inclusi – allo scopo di portare libri alle persone che vivevano in posti remoti, e non altrimenti raggiungibili, dei Monti Appalachi.

Edith, protagonista di questa storia, è un personaggio immaginario, ma le giovani donne (spesso ancora adolescenti) che coraggiosamente trasportavano libri in sella ai loro cavalli, con il sostegno del governo degli Stati Uniti, furono persone vere, a cui l’autrice americana Emma Carlson Berne rende omaggio con questo libro, nato dopo approfonditi studi storici. «I libri venivano trasportati con qualunque cosa ci fosse a disposizione – ci racconta l’autrice nella Nota – sacchi per il grano, federe da cuscino, o bisacce». Queste ragazze credevano fermamente nel potere delle storie, e consegnavano anche molti libri illustrati, per i bambini, o per gli adulti che non sapevano leggere, e che così potevano guardare le figure. Anche noi lettori di questo albo ci incantiamo guardando le figure di Ilaria Urbinati, che ci trascinano dentro l’avventura, facendoci galoppare con Edith, tra le montagne, tra mille pericoli, fino alla casa, lontana molte miglia, del piccolo William, al quale aveva promesso un racconto d’avventura. E dopo gli immensi, selvaggi, spazi aperti eccoci nel calore della baita di William e della sua famiglia, dove Edith, fradicia per la pioggia e il temporale, può riscaldarsi, e dove racconta, incantando chi l’ascolta, storie avventurose. Anche questo libro incanta, e anche questa è una storia avventurosa.