Viale dei ciliegi

/ 30.11.2020
di Letizia Bolzani

Roberta Franceschetti – Elisa Salamini, Youtuber. Manuale per aspiranti creator, Editoriale Scienza. Da 10 anni. 

È curioso pensare che «Youtube» rimandi al tubo catodico delle vecchie tv. Ma in fondo è così. In italiano, il termine televisione (vedere da lontano), indica qualcosa di ancora perfettamente attuale, perché le visioni online sono propriamente delle tele-visioni. In inglese invece l’etimo è più concreto, e quindi più datato: tube in inglese è sinonimo di televisione, ma appunto deriva da Cathode Ray Tube, la tecnologia dei televisori a cubo di una volta. Anche a queste riflessioni porta il manuale delle fondatrici dell’associazione Mamamò, Roberta Franceschetti e Elisa Salamini, rivolgendosi ai giovanissimi aspiranti youtuber, o «creator». E anche creator è un termine che conduce a riflessioni interessanti, sul concetto contemporaneo di creatività, e in ultima analisi di «arte»: creare un video da condividere comporta certamente aspetti tecnici e aspetti artistici.

Su entrambi, e pure su un terzo, non meno importante aspetto, quello dell’uso responsabile e cosciente della piattaforma digitale, si incentra questo libro, e lo fa con vivacità ma con precisione, avvalendosi dell’esteso apporto visivo delle illustrazioni di Maria Gabriella Gasparri e dell’agile e colorato progetto grafico di Alessandra Zorzetti. Dopo un po’ di informazioni storiche (quando è nato Youtube, chi l’ha inventato, cosa c’era prima, quando è stato acquistato da Google), di interessanti curiosità e di utili ragguagli sul funzionamento di Youtube («sul web vale una regola: se qualcosa è gratis, la merce sono i tuoi dati», senza allarmismi o demonizzazioni, ma solo per esserne consapevoli) si entra nel vivo della progettazione: come aprire un canale, di cosa vuoi parlare, a quale pubblico, e poi come realizzare il tuo video. Scaletta, sceneggiatura, luci, set, attrezzatura, montaggio, nessun aspetto è trascurato in questo chiaro manuale, e non mancano neppure alcune interviste a giovani youtuber famosi. Ma soprattutto è interessante l’ottica di cittadinanza digitale che ispira le autrici, da sempre con Mamamò – mamamo.it – in prima linea nel favorire l’uso sicuro e responsabile della rete.

Benji Davies, Fiocco di neve, EDT Giralangolo. Da 4 anni. 

Abbiamo solo questo momento, scintillante come una stella nella nostra mano e si scioglie come un fiocco di neve. In questa frase di Francis Bacon, posta in epigrafe al suo nuovo albo, sta gran parte della poetica dell’illustratore-autore inglese Benji Davies, le cui storie si distinguono sempre per la capacità di andare dritte al cuore, parlando con semplicità delle cose più intense della vita. Che siano ambientate in isole battute dal vento o, come in questo caso, in una realtà cittadina, ciò che raccontano – quand’anche siano venate di delicata malinconia – è sempre la bellezza della vita, l’importanza di apprezzarne ogni istante, proprio nella consapevolezza della sua incantevole fragilità. Le sobrie parole si integrano perfettamente con la forza espressiva delle immagini, sia nei primi piani che nei campi totali.

Anche qui, come in molte storie di Davies, c’è un nonno, e c’è la sua nipotina: insieme attraversano la città, immersa in un’atmosfera natalizia, insieme, a casa, decorano un alberello di Natale. Ma in parallelo si svolge la storia di un fiocco di neve (quintessenza della bellezza struggente dell’effimero), che volteggia sopra la città e che non vuole cadere. Le due storie si congiungeranno quando Fiocco di Neve troverà «un modo per smettere di cadere». A questo finale, già pieno di suggestiva meraviglia, ne seguirà un altro, che risplenderà delicatamente nell’ultima doppia pagina del libro. Un finale leggibile a molti livelli, in cui i bambini potranno abbandonarsi all’incanto, e gli adulti forse a un confortante senso del commiato, perché lassù, oltre, c’è sempre qualcosa che brilla.