Viale dei ciliegi

/ 10.08.2020
di Letizia Bolzani

Clara Vulliamy, Dotty Detective. Il mistero delle impronte, Giunti. Da 7 anni

Un giallo per i più piccoli? Eccolo, in tutta la sua tenera suspence, questo Mistero delle impronte, secondo titolo della serie «Dotty Detective», che speriamo si arricchisca con ulteriori uscite. Speriamo, perché sono libri carini, semplici ma non privi di una loro grazia nella delineazione dei personaggi e delle trame, adatti a lettori non ancora esperti ma desiderosi di misteri e indagini da risolvere. Forse più lettrici, che lettori, come si intuisce sin dai pois brillanti della copertina, per i quali va matta la simpatica protagonista, insieme a tutto il corollario di quelle inutili deliziose kitschissime cose che spesso accompagnano per qualche tempo le infanzie al femminile (collana di graffette, adesivi, oggettini vari di cancelleria...). Ma Dotty non è solo glitter e pallini, è ben altro: è una ragazzina tosta, intelligente, curiosa e intraprendente, attenta a ciò che succede e acuta nel risolvere casi e problemi. Dotty vive con la mamma, due fratellini più piccoli e il cane McClusky. Ha anche un nonno e un amico del cuore, Beans, il quale è suo compagno di scuola nonché suo socio nella segreta Agenzia «Detective Unisci i Puntini» (traduzione difficile in italiano dell’espressione inglese «Join the Dots», che nell’originale permetteva di giocare con il diminutivo di Dottie, Dot appunto). In questa avventura, Dotty coinvolge Beans in un mistero legato a strane presenze – rumori, passi – che lei avverte nella notte, al di là della porta di camera sua. La mamma e i fratellini dormono, e allora chi sarà mai? Che ci siano dei fantasmi in casa? Ma Dotty e Beans hanno metodi scientifici per indagare, e cercano prove. La storia, scritta come se fosse un diario di Dotty, scorre agilmente, anche grazie alle immagini e alla grafica variegata e accattivante (che sempre più nei libri per bambini diventa elemento peculiare, sin da Geronimo Stilton e dalla Schiappa) e non potrebbe essere altrimenti, perché l’autrice (l’inglese Clara Vulliamy, che tra l’altro è figlia della pluripremiata autrice per l’infanzia Shirley Hughes) nasce come illustratrice. E in questa piccola detective story i disegni fungono da vivida punteggiatura.

 

Agnese Sonato – Telmo Pievani, Giganti per davvero, Editoriale Scienza. Da 8 anni

I giganti non esistono solo nelle fiabe, ma anche sul nostro meraviglioso, reale, pianeta. Li troviamo però non nella nostra specie, Homo Sapiens (che spesso anzi ne è diventato e ne diventa predatore e distruttore), bensì tra gli altri animali e tra le piante. È un invito all’esplorazione del mondo attraverso l’incontro con i giganti animali e vegetali che lo popolano, questo libro di divulgazione scientifica, scritto a quattro mani da Telmo Pievani, studioso di evoluzione e docente di Filosofia delle scienze biologiche presso l’Università di Padova, e da Agnese Sonato, esperta in comunicazione della scienza, in particolare per i ragazzi. Altre due mani hanno collaborato al volume – dal grande formato di albo illustrato – e sono quelle dell’illustratrice Alice Coppini, che rende visibili queste creature gigantesche. Il filo narrativo è assicurato dalla presenza di due personaggi, Gully (da Gulliver) e Lilly (da Lilliput) che accompagnano i lettori in questo viaggio, il quale ci porterà, a differenza delle vicende immaginate da Swift, in luoghi reali come le isole indonesiane di Komodo e di Flores, il Madagascar, l’Australia, il Sud America. Per giungere infine vicino a noi, in Italia, al Parco NaturaViva di Bussolengo (Verona), importante centro di tutela delle specie minacciate, che ha collaborato al volume. Perché si parte dalle isole? Perché esse «sono laboratori a cielo aperto dell’evoluzione, perché qui gli animali possono diventare molto più grandi o molto più piccoli rispetto alle dimensioni di specie simili». Qui troviamo ad esempio quella gigantesca lucertola che è il drago di Komodo, lungo tre metri per una settantina di chili di peso, o la cicogna gigante, ora estinta, come i dinosauri o gli altri giganti del passato a cui è dedicato un capitolo del libro. In altri luoghi troviamo altri mastodontici animali, ad esempio tra gli insetti, o tra i cetacei. E non manca qualche osservazione del contraltare al gigantismo, ossia i piccolissimi, come le velenose rane freccia del Sudamerica. Un viaggio pieno di sorprese!