Viale dei ciliegi

/ 19.04.2021
di Letizia Bolzani

Sarah Kuhn-Nicole Goux, L’ombra di Batgirl, Il Castoro. Da 12 anni. 

In uno scorso Viale dei Ciliegi vi presentavo il romanzo Le avventure del topino Desperaux, di Kate Di Camillo, nel quale un ruolo intenso è giocato dall’antagonista dell’eroico topino Desperaux, ossia il ratto Chiaroscuro, il quale, come s’intuisce dal nome, non è propriamente cattivo, ma è un cattivo che cerca la luce, nonostante viva nelle tenebre delle segrete del castello. Chiaroscuro è un cattivo dal cuore spezzato e quindi indurito.

Il libro di oggi racconta tutt’altra storia e appartiene a tutt’altro genere, però la domanda posta con evidenza nella quarta di copertina ha molto di analogo: «può qualcuno cresciuto nelle tenebre diventare un eroe alla luce del sole?» In questo caso le tenebre sono metaforiche, perché Batgirl, ed è di lei che oggi parliamo, è cresciuta nelle tenebre del disamore e della violenza, e tutto ciò che le è stato insegnato è obbedire agli ordini e combattere. Combattere per uccidere. Eppure una nuova vita e un riscatto sono possibili. È su questo che si incentra il recente graphic novel che Il Castoro pubblica nella collana dedicata all’universo della DC Comics, i fumetti americani che hanno fatto la storia dei supereroi: la collana delle Edizioni Il Castoro si intitola «DC Graphic Novel for Young Adults», ed è dedicata ai personaggi femminili.

Questo volume in particolare ci racconta l’adolescenza di una delle più interessanti Batgirls del mondo di Batman, cioè Cassandra Cain, personaggio creato da Kelley Puckett e Damion Scott nel 1999 e su cui ora si concentra l’autrice asioamericana Sarah Kuhn rivolgendosi ai giovani lettori. Nell’introduzione Kuhn scrive: «mi piaceva leggere le storie dei supereroi [...] Cassandra Cain è stata una delle prime ragazze asiatiche che ho visto diventare la eroina. Non era la spalla di nessuno, non era carne da cannone, non era lì per insegnare una Lezione Molto Importante sul razzismo. [...] Mentre scrivevo questo graphic novel, ho compreso che anche Cass ha problemi nel vedere se stessa come un’eroina. Non riesce proprio a immaginarsi così. Crede di essere nient’altro che una persona cattiva...». Con i disegni di Nicole Goux, Sarah Kuhn ha creato una storia che dice ai ragazzi: il tuo destino non è segnato, tu sei chi vuoi essere. Così Cassandra, che «ha guardato dentro di sé per capire chi era e ha cambiato rotta», potrà finalmente dare questa risposta alla domanda posta in quarta di copertina: «sono quella che voglio essere».

Britta Teckentrup, Il germoglio che non voleva crescere, Uovonero. Da 3 anni. 

Sono le illustrazioni a conferire energia a questo albo dell’artista tedesca Britta Teckentrup, di cui l’editore Uovonero aveva già pubblicato L’uovo, e anche qui il grande formato del volume le valorizza, nelle ampie doppie pagine in cui dominano i colori della natura e il susseguirsi delle stagioni. La storia è quella di un germoglio, che faticosamente cerca di crescere, di irrobustirsi, di fiorire. Dapprima le sue foglioline, delicate e fragili, rischiano di essere soffocate dalle altre piante, che gli oscurano la luce del sole. Ma il piccolo germoglio è tenace e si apre faticosamente un varco verso il sole, aiutato anche dai suoi amici insetti. Le foglie diventano sempre più verdi, le radici più profonde, poi arrivano anche i fiori. Ed eccolo diventato una pianta rigogliosa e bellissima, «piena di amore e di vita», visitata da tanti animali, una pianta che campeggia su una doppia pagina da guardare, per l’occasione, mettendo il libro in verticale. Certo, le stagioni cambiano, non sempre è estate, verrà anche il tempo del freddo e del congedo, ma la rinascita tornerà a riscaldare i cuori. Questa semplice storia è anche metafora del lasciar andare e dell’importanza di tenersi aperti alla speranza. Ma soprattutto, in armonia con le linee editoriali di Uovonero, è metafora della fatica di crescere e di come ogni percorso di crescita sia unico. Ogni bambino ha i suoi tempi, e i suoi modi di fiorire. Chi lo accompagna in questo viaggio può donargli rispetto e sostegno, proprio come fanno Coccinella, Formica e gli altri amici del bosco.