Viale dei ciliegi

/ 13.06.2022
di Letizia Bolzani

Paolo Proietti, Il vaso di Peng, La Margherita Edizioni (Da 4 anni)

È un albo molto bello. Tanto per cominciare c’è una storia, cosa non scontata negli albi recenti, dove spesso quello che manca è la presenza di azione, di un plot, anche minimo, insomma. Poi c’è un contenuto etico profondo ma che emerge in modo implicito, attraverso la storia e le illustrazioni, e anche questa è una cosa non scontata, perché troppi sono i libri per l’infanzia costruiti «a tavolino», a partire dal messaggio che si vuole (con proterva pesantezza) comunicare. Invece qui c’è umiltà, eleganza, leggerezza. Già a partire dalla copertina, sui toni di ocra delicato, con il titolo in rosso, rosso come il vaso di Peng, titolo e fulcro del libro. E il nome dell’autore, Paolo Proietti, figura in piccolo e «solo» come illustratore, in omaggio al fatto che la «storia è tratta da una favola tradizionale cinese», ma non è prassi comune. L’illustratrice americana Demi, ad esempio, che aveva pubblicato una sua versione di questa storia (The Empty Pot) nel 1990, poi tradotta da Rizzoli, figura come autrice a tutto tondo. E rispetto a quell’edizione, è più felice anche il titolo di questa, un titolo che mette in evidenza il protagonista, il piccolo Peng, evitando di «spoilerare» la vicenda. Che il vaso di Peng resti vuoto lo scopriamo solo inoltrandoci nella storia, che parte presentandoci i due personaggi principali: il vecchio imperatore alla ricerca di un erede a cui affidare il regno – tema classico delle fiabe – e il piccolo Peng, che ama prendersi cura di piante e fiori. Poi l’editto dell’imperatore a tutti i bambini del regno: «darò a ciascuno di voi un seme. Lo pianterete in un vaso […] tra un anno esatto tornerete qui con il vostro vaso e io sceglierò fra voi il mio erede!». Nonostante tutto l’amore che Peng mette nel prendersi cura del suo seme, nel suo vaso non cresce nulla. «Che cosa ho sbagliato? Perché non cresce nulla?» si chiede. La storia darà a lui, e a tutti noi, la risposta. E ci lascerà nel cuore tanti messaggi profondi: l’importanza di prendersi cura di ciò che si ama, sapendo però anche che ciò che conta è aver fatto del proprio meglio, al di là del risultato ottenuto. E il valore della sincerità e del coraggio. E la condivisione della bellezza, e la sua gratuità.

Chiara Lorenzoni-Margherita Allegri, Zeffirina dove sei?, Collana «Piccole Piume», Edizioni Pelledoca (Da 6 anni)

È nata quest’anno la collana «Piccole Piume», che la casa editrice Pelledoca, specializzata in storie da brivido, rivolge ai lettori più piccoli. Ottima scelta quella di rispondere all’esigenza dei primi lettori di avere dei «gialli» pensati per loro: di lettura semplice, senza contenuti troppo inquietanti, ma con un intreccio non banale, che rispetti le regole del giallo d’indagine e che sappia tenere comunque con il fiato sospeso. Tra i vari titoli finora usciti, segnalo Zeffirina dove sei?, una storia condotta con brio da Chiara Lorenzoni, che già avevamo apprezzato per I misteri del Circo Trepidini (anch’esso edito da Pelledoca ma per ragazzini più grandi, dai 10 anni). Qui invece l’autrice, nel rivolgersi ai bimbi più piccoli, fa leva su un umorismo molto efficace, legato anche alla voce narrante, che è quella del simpatico e intraprendente Sgombro, cane del piccolo Pappi e socio a pieno titolo dell’Agenzia Investigativa P.A.P.P.I & S., da loro due composta. Oltre all’umorismo, è anche ovviamente la storia stessa ad appassionare il lettore, sin dall’idea di partenza, incisiva e originale: la signora Berenice, amica della nonna di Pappi, non si capacita del ritorno dall’oltretomba della sua pappagallina Zeffirina. Eppure le due anziane signore l’hanno amorevolmente sepolta sotto il cespuglio di lavanda del giardino, com’è possibile che ora svolazzi tutta arzilla nella sua voliera? Cane e bambino ascoltano la conversazione delle signore (origliare a volte può essere necessario, recita la regola n.1 del «perfetto piedipiatti»; seguita però dalla regola n.2: «mai origliare più del necessario») e si lanciano all’indagine. Indizi, sospetti, ricerche, inseguimenti, deduzioni… fino alla soluzione del caso! Il carattere ad alta leggibilità, le vivaci illustrazioni di Margherita Allegri, la scansione dei capitoli nelle dieci regole del perfetto piedipiatti (fino alla regola n.10: «festeggia sempre la soluzione di un mistero!») renderanno, se mai ce ne fosse bisogno, questo piccolo delizioso libro ancora più gradito.