Viale dei ciliegi

/ 31.07.2017
di Letizia Bolzani

Vivian French, Le avventure di Otto Cipolla, illustrazioni di Marta Kissi, Il Castoro. Da 8 anni.

La giovane Agata era un’appassionata di fiabe e aveva ben chiaro il suo progetto di vita: sposare un principe e vivere per sempre felice e contenta. I principi scarseggiano nel suo piccolo villaggio ma Agata non si perde d’animo: la sua competenza in materia di fiabe le insegna che in mancanza di principi si può sempre ricorrere a un eroe, e per andare sul sicuro meglio orientarsi, come i libri insegnano, sul settimo figlio di un settimo figlio. Non le resta che trovare un settimo figlio sposabile, candidandosi a diventare, da improbabile moglie di principe, orgogliosa madre di eroe. Garf Cipolla, settimo figlio di un allevatore di maiali, fa al caso suo. Detto fatto: lo sposa e dopo pochi anni eccola madre di sette bambini. Il settimo, a cui per non lasciare nulla al caso viene dato il nome di «Magnifico», riceve ogni amorevole cura materna, perché è in lui che sono riposte le speranze di farli diventare tutti «Per Sempre Felici e Contenti e Ricchi Sfondati».

Il protagonista di questa deliziosa storia però non è Agata, né Magnifico, né tanto meno Garf Cipolla. Il protagonista (stavo per dire l’eroe...) è l’ottavo figlio, l’«Otto Cipolla» del titolo, appunto, accolto con leggero fastidio e allevato di malagrazia da Agata, in quanto figlio inutile, eccedente, buono solo (e sarà la sua fortuna) a fare il servo di Magnifico, quando per lui sarà il momento di partire per un’eroica avventura. 

L’avventura inizia, le pagine si avvicendano coinvolgendo il lettore: ci saranno foreste misteriose, castelli con principesse addormentate, orchi, troll e animali vari. Ci saranno antagonisti malvagi e aiutanti buoni, come in ogni fiaba. E come in ogni fiaba, la generosità, l’amore, il coraggio e la nobiltà d’animo avranno la meglio su chi cerca di imporsi con vile arroganza. In più, in questa fiaba (ben tradotta da Alice Pascutti), si ride anche un bel po’. 

Alex Sanders, L’ora della luna, Babalibri. Da 18 mesi.

Di libri della buonanotte ce ne sono tanti, a maggior ragione quindi va sottolineato il valore peculiare di questo semplicissimo libro, che con dignità si ritaglia una sua specifica ragion d’essere in un panorama già frequentato. È davvero un bel libro della buonanotte, questo: senza effetti speciali, senza velleità a tutti i costi innovative, ma con alcune idee intelligenti e certamente efficaci nella lettura intima, condivisa, che precede il passaggio al sonno. È un libro per piccolissimi, quindi pagine in robusto cartone con angoli stondati. Le pagine si girano per il lato lungo, in orizzontale. Lo sfondo è sempre blu scuro, o meglio blu notte, perché protagonista è la luna, che dà la buonanotte agli animaletti del mondo. Una sorta di pacificante fusione con la natura, tra il cielo, da dove veglia mamma Luna, e la terra, su cui scorrazzano i cuccioli: l’orsetto dà un bacino alla Luna dalla cima della montagna, il coniglietto le parla mentre corre su un sentiero, il delfino la guarda dal mare, e così via. Ogni pagina un animale, ogni pagina una buonanotte, e ad ogni pagina l’intaglio del libro fa sì che i lettini che prima erano vuoti, uno dopo l’altro ospitano i cuccioli che sono andati a nanna. Sette lettini vuoti alla prima pagina, sette lettini con i cuccioli addormentati all’ultima.

Piacerà perché rassicura; perché la luna se protegge gli animaletti proteggerà anche te; perché ci si identifica con il cucciolo che vuole ancora un bacino o che vuole fare ancora una capriola; perché si può leggere a dialogo luna-cuccioli; perché è una storia a progressione-ripetizione, perfetta per fare ipotesi pertinenti sul prosieguo della narrazione; perché si possono nominare tutti gli animali; perché si possono anche contare, da 1 a 7; perché si può far scorrere il dito su tutti i lettini. E per molte altre ragioni, che ogni cucciolo umano saprà certo scoprire.