Steve Antony, Le mani, Signor Panda, Zoolibri (Da 3 anni)
Conoscete il Signor Panda? È il più simpatico insegnante di buone maniere e comportamenti adeguati che si possa proporre ai bambini. Calmo, gentile, ma fermo e risoluto. Se c’è da dire un no lo dice, mette limiti e paletti dove servono, ma senza moralismi né sovrabbondanza di parole. Leggerezza e semplicità. Le sue storie sono umoristiche e non scontate, con un immancabile guizzo ironico finale.
L’autore e illustratore britannico Steve Antony ha pubblicato molti libri, ma è forse con la serie dedicata a Mr Panda (più di un milione di copie in tutto il mondo, tradotte in 17 lingue) che si è fatto conoscere maggiormente a livello internazionale. In italiano, per le Edizioni Zoolibri sono usciti: Per favore, Signor Panda; Buonanotte Signor Panda; Ti amiamo, Signor Panda; e ora questo Le mani, Signor Panda, molto opportuno per non abbassare la guardia in post-pandemia. Il tema, come si può ben intuire, è l’importanza di lavarsi le mani: la storia lo afferma con decisione e ne insegna con chiarezza il motivo e le modalità pratiche: acqua, sapone, strofinio («cica-cica-bum»!), risciacquo, asciugatura. Il Signor Panda espone tutto non direttamente al bambino lettore, ma – ottimo espediente per evitare la pedanteria – ai suoi amici animali, i quali ricorrono in tutte le storie: il lemure, l’ippopotamo, il topino… Nessuno di loro si è lavato le mani, però si sono lavati la coda, il sedere, le orecchie… Adesso che ne hanno capito l’importanza, si laveranno anche le mani, altrimenti non potranno avere le famose ciambelle del Signor Panda, quelle che ritroviamo nei risguardi dei suoi libri, o sul suo pigiamone, e il particolare carino è che anche i risguardi di questo Le mani, Signor Panda le richiamano, le ciambelle colorate, pur nelle rotondità azzurre delle bolle di sapone che ci accolgono appena lo apriamo, e che dai risguardi proseguono, gocciolando, fin nelle pagine successive, quelle del frontespizio. Poi la storia si svolge, ognuno si laverà per bene le mani, e finalmente potrà gustarsi le mitiche ciambelle… non senza averle chieste «per favore»!
Marianna Balducci, La vita nascosta delle cose, Sabir Editore (Da 4 anni)
«Ogni tanto succede che gli oggetti si stanchino di essere quello che sono sempre stati e decidano di prendersi una vacanza»: comincia così La vita nascosta delle cose, libro in cui l’artista riminese Marianna Balducci, disegnando su fotografie che ritraggono oggetti comuni, dà loro un nuovo senso, una nuova vita, appunto, illuminandone altre possibilità di esistere e di essere raccontati. Una sorta di grammatica della fantasia per immagini, sulla scia di Bruno Munari, con sperimentazioni analoghe a quelle di altri artisti contemporanei, come ad esempio Massimiliano Tappari. Del resto è ciò che i bambini fanno ogni giorno, quando giocano a «facciamo che era», e allora una forchetta può diventare una principessa con i capelli un po’ punk, e un tappo può essere una macchinina che sfreccia sul tavolo. Questa «vacanza» degli oggetti dal loro uso stereotipato è possibile grazie a uno sguardo fresco, creativo, capace di illuminarli di inedito, di sorprendente, di nuovo. E questo sguardo è lo sguardo dei bambini e degli artisti. La Balducci è artista a tutto tondo: le sue creazioni combinano linguaggi, in particolare quello fotografico e quello del disegno, e quello materico, tridimensionale, sul bidimensionale della pagina.
Il viaggio di Piedino (Bacchilega), Premio Nati per Leggere 2018, l’ha fatta conoscere al grande pubblico, recentemente ha ottenuto molti apprezzamenti anche L’ammiraglio si è preso il cielo (Clichy), ma ci sembra importante segnalare, tra i vari suoi libri, sempre di qualità, almeno questo La vita nascosta delle cose, uscito nel 2020, in cui a ogni doppia pagina troviamo, sulla destra, l’oggetto nella sua nuova vita (ad esempio un temperino diventa un portone verso l’ignoto, un pennino diventa una canoa, un cavatappi un aereo, illustrazione questa, tra l’altro segnalata ed esposta a Lucca Comics and Games), mentre nella pagina di sinistra c’è una breve narrazione ispirata a questa vita segreta, ora svelata.