Accluso al nostro settimanale trovate il prospetto con il calendario delle manifestazioni sostenute dal Percento culturale di Migros Ticino in questa fine di 2019 e nella prima metà del 2020. Come ogni anno la scelta operata da Luca Corti, responsabile della programmazione, disegna una mappa ricca di spunti e di suggestioni, in vari ambiti dell’attività culturale ed artistica del nostro cantone.
Abbiamo pensato di interpellare Corti e di farci spiegare da lui le peculiarità del nuovo calendario, che segna tra l’altro il 60esimo dell’istituzione creata da Migros.
Luca Corti, cosa caratterizza il programma del Percento culturale di quest’anno?
Posso dire che il cartellone rispecchia il profilo delineato negli scorsi anni, arricchito da piccoli dettagli, in alcuni settori. Per quello che riguarda le manifestazioni di richiamo e di maggiore impegno va sicuramente segnalato il ritorno di «Steps», il festival biennale dedicato alla danza, una manifestazione di livello nazionale che da noi coinvolge tutti i principali teatri. Una grande produzione, articolata, che attira ad ogni edizione un forte interesse da parte del pubblico.
La fisionomia complessiva è quindi all’insegna della continuità col passato?
Sì, anche perché i contributi di Migros Ticino vengono attribuiti con criteri che rimangono validi di anno in anno: la nostra istituzione presta grande attenzione sia a mantenere un buon equilibrio tra le discipline sostenute (danza, teatro, arti visive, musica, ecc.), sia a non privilegiare solo le zone urbane o i grandi attori, sostenendo invece gli sforzi compiuti nelle aree «periferiche» della nostra regione da organizzazioni e istituzioni più piccole. Un ulteriore criterio di scelta, poi, è la garanzia che le manifestazioni proposte vadano a interessare tutte le fasce di età.
Per i giovani si è mantenuta l’ottima offerta musicale garantita in passato tramite il sostegno ad alcuni validi open-air estivi e anzi quest’anno è stata leggermente incrementata, con l’aggiunta del Sun Valley Festival di Malvaglia e del Grin Festival di Roveredo. In generale, è poi evidente che il criterio guida per le nostre scelte è, in fin dei conti, legato alla qualità della proposta, alla serietà dell’organizzazione e all’impegno verso il target di riferimento per ciascuna iniziativa.
C’è qualcosa di particolare che le preme mettere in evidenza?
È sempre difficile operare delle valutazioni di questo tipo: il rischio è di attirare ingiustamente l’attenzione su qualche manifestazione a discapito di altre. Posso segnalare la collaborazione con il Teatro di Locarno. Una scelta che, di nuovo, è stata assunta in un’ottica di equilibrio rispetto alle proposte degli altri teatri nei centri urbani ticinesi, Chiasso, Lugano e Bellinzona. Ci sembra interessante ad esempio uno spettacolo originale: la versione di Romeo e Giulietta messa in scena da Ale e Franz. Una riduzione che, partendo da Shakespeare, è in grado di collegare la cultura «alta» e quella popolare. (Attenzione: nel programma del Percento Culturale allegato a questo numero di «Azione» lo spettacolo è indicato a Lugano, ma in realtà sarà proposto al Kursaal di Locarno).
Nel programma 2019-2020 gli appassionati troveranno ancora i tradizionali appuntamenti di prestigio...
Naturalmente è rimasto il sostegno alle importanti manifestazioni concertistiche legate alla scena musicale antica, classica e organistica, un settore importante che richiama sempre l’interesse di un pubblico molto ampio. Analogo interesse viene mostrato anche alle giornate letterarie. Tra quelle sostenute dal Percento culturale di Migros Ticino conteremo da quest’anno anche il Festival bellinzonese di Babel. Da menzionare anche un buon numero di eventi legati alla cultura dell’immagine. Ne fanno parte le iniziative di Verzasca Foto Festival, i LuganoPhotoDays e la ormai classica Biennale dell’immagine di Chiasso.
Ma c’è un pubblico che, in un certo senso, vi interessa più degli altri?
No, ma ci stanno a cuore a le iniziative pensate per le famiglie e le attività che prevedono il coinvolgimento delle fasce di pubblico più giovane: oltre al Festival delle Marionette, segnaliamo quelle legate alla promozione del contatto con l’arte visiva, come la Ghisla Art Collection di Locarno o il Museo in erba a Lugano. In ambito musicale, ci saranno invece a Locarno il Concerto per l’infanzia promosso dall’AFTA e quello di Natale del Coro Calicantus o ancora il Concerto di Primavera dei Cantori della Turrita a Bellinzona o il concerto-spettacolo per famiglie proposto al LAC di Lugano per la Festa della mamma dall’OSI.
Più in generale, il nostro intento è come sempre quello di mostrare alla popolazione ticinese la volontà di mantenere le tradizioni, grazie a un’eredità e un’esperienza consolidata in sessant’anni di presenza sul territorio, ma con uno spirito giovane e uno sguardo a 360 gradi sulla realtà del Cantone e rivolto al futuro, alle nuove proposte, alle nuove correnti e alle nuove tecnologie. Continueremo a lavorare per garantire il nostro apporto alla cultura in un’ottica di equilibrio e di parità di trattamento per le varie discipline e per le varie classi di età, sempre tenendo alta l’asticella per ciò che riguarda la qualità delle proposte.