Una performance per il nostro clima

Uno spettacolo ecologico per grandi e piccoli sotto l’egida di Lea Moro
/ 29.11.2021
di Giorgio Thoeni

La coreografa e performer svizzera Lea Moro, una delle tante promesse artistiche uscite dalla Scuola di Teatro Fisico Dimitri di Verscio, oggi Accademia, dopo un prestigioso percorso di ulteriore formazione al Laban Center di Londra e il BA Dance, Context, Coreography all’University Center for Dance di Berlino, attualmente è una delle più affermate e prolifiche protagoniste del panorama della coreografia contemporanea.

Basterebbe contare il numero dei professionisti che abitualmente collaborano alle sue produzioni per rimanere storditi dalla quantità (e dai mezzi)! Questo d'altronde è il risultato dei numerosi successi collezionati a partire dal 2013 con lavori che sono stati presentati in numerosi teatri guadagnandosi una diffusione e una rinomanza internazionali.

Recentemente, dopo circa trenta date, il Teatro Studio del LAC ha accolto l’ultima rappresentazione di All Your Eyes Believe, uno spettacolo firmato da Lea Moro e approdato a Lugano grazie al progetto LAC Dance Project alla sua prima edizione con l’obiettivo di contribuire a far conoscere i talenti della scena coreografica svizzera che hanno particolarmente valorizzato il rapporto fra arte, corpo e movimento.

All Your Eyes Believe, creato per il pubblico più giovane, è una proposta dal taglio ambientalista ed ecologico, un messaggio giocoso per illustrare i pericoli che corre il nostro ecosistema apparentemente in caduta libera. Un soggetto d’attualità pensato per essere fruito da piccoli spettatori ma utile anche per gli adulti.

Tre danzatori-performer si svelano come creature ibride, avvolte in stracci che nascondono plastica, forme e colori. Tre corpi animati, ammucchiati uno sopra l’altro su una scena occupata da oggetti: una rete, una tenda, tentacoli che penzolano, una sfera di ghiaccio sospesa che si scioglie a poco a poco… il tutto potrebbe alludere a un fondale marino soffocato, in cerca di vita, o a un paesaggio terrestre dove la natura è circondata, soffocata da rifiuti. Immagini forti rese giocose dalle tre creature in una sorta di simbiosi e di condivisione con il pubblico fra simboli espliciti di una situazione problematica.

Al termine, la platea chiamata a partecipare viene divisa in piccoli gruppi. Guidati dai tre protagonisti, le e i giovani performer vengono coinvolti in semplici esercizi di sensibilizzazione, fra domande e allusioni volte a lasciare impresse le immagini di uno spettacolo evocatore di una terra in pericolo che non vorremmo lasciasse il posto a una catastrofe ambientale.