Una moderna Commedia dell’Arte

Una piccola realtà dalla grande storia fra ombre di crisi e successi
/ 28.10.2019
di Giorgio Thoeni

Il Teatro Dimitri di Verscio pare stia vivendo una stagione difficile. Almeno stando alle voci che si sono rincorse recentemente. E pensare che proprio su queste pagine, neanche un anno e mezzo fa, salutavamo l’ingresso di David Dimitri alla direzione della programmazione. Non conosciamo ancora le ragioni dell’impasse, sta di fatto che alcune persone operanti nello staff sono state in breve tempo silurate dal direttore, che è anche presidente della Fondazione che gestisce il Teatro, il Museo del Clown e il ristorante.

Il terrore corre sul filo, si direbbe, parafrasando il titolo di un celebre film degli anni Trenta alludendo alla specialità dell’artista centovallino famoso per il suo circo one-man-show e per la sua maestrìa funambolica. Ora però l’acrobazia più urgente è quella di riuscire a portare avanti il cartellone a fronte di problemi legati anche a una gestione che assomiglia sempre più a una saga familiare.

Piccoli capolavori da scoprire

Si dice che il Monte Ceneri sia la montagna più alta del mondo. Un paradosso che resiste se confrontato con lo scarso interesse dei sottocenerini nel valicare il passo per vedere gli spettacoli proposti a Verscio. Tranne rare eccezioni. Certo, lo spazio di quella scena è spesso occupato dal teatro di movimento, ma ciò non significa che quel genere non riveli opere di pregio. Come la rivisitazione de Il Maestro e Margherita di Bulgakov proposto dalla Compagnia Bluff con in scena Heike Mählen, David Labanca, Fabrizio Pestilli (autore e regista) e le musiche di Antonio Ghezzani.

La rilettura del classico russo offre ai tre attori una piattaforma che dà vita a 12 personaggi in una giostra di vorticosi cambi d’identità, movimenti acrobatici, dialoghi esilaranti e siparietti musicali. Una sorta di Commedia dell’Arte in versione moderna di grande efficacia nel rispetto del romanzo con al centro il diabolico Woland. Uno spettacolo che non lascia tregua e che trascina lunghi e meritati applausi ai tre esausti ed eccellenti interpreti.

Vogliamo concludere con Champagne!, spettacolo nato come Variété, tradizionale esperienza corale creata ogni anno per gli studenti dell’Accademia. La regia della recente edizione è stata affidata a Marjolaine Minot, parigina, regista, attrice, autrice nonché lei stessa ex allieva brillantemente diplomatasi nel 2007. Sulla falsariga di una festa di fine anno, i facoltosi invitati danno vita a una grottesca satira sul lusso. Un gioiellino che mette a frutto la bravura di 14 interpreti, studenti del terzo e ultimo anno, per due ore di un’affiatata esibizione su musiche di Dario Miranda. Dopo il sold out di Verscio, Champagne! è approdato a San Pietroburgo, Reinach e Stoccarda.