Bibliografia

Giampaolo Dossena, Dante, TEA editore, 2020.


Un Dante confidenziale e avvincente

Ripubblicata la bella monografia di Giampaolo Dossena
/ 04.01.2021
di Alessandro Zanoli

Conoscete l’effetto vortice? Nella vita di un lettore medio si verifica non molto di frequente. È quella sensazione di risucchio mentale che alcuni (pochi) libri riescono a produrre in chi li legge, tanto da dar luogo a una sospensione del tempo reale e una totale immersione nell’esperienza di lettura. L’effetto vortice può farci trascorrere addirittura notti insonni, può cancellare dalla nostra vita interi pomeriggi e serate. È una bella esperienza.

Questo preambolo per dire che se avete voglia di fare un tuffo in un libro (come Bastian nella Storia infinita) forse questo libro di Giampaolo Dossena può darvene l’occasione. L’autore è noto, e lo sono ancora di più le sue capacità di affabulatore. Chi legge questo settimanale da tempo potrebbe aver avuto la fortuna di incontrarlo in uno dei numeri di qualche anno fa (nota a margine: questa è una tipica frase dosseniana. L’effetto vortice nei libri di Dossena deriva anche, soprattutto, dal modo magistrale con cui lui riesce a catturare il lettore e a farlo diventare partner di un dialogo intimo e confidenziale. Come se il libro che stiamo leggendo fosse scritto proprio per noi che stiamo leggendo, solo per noi. La sensazione è di un discorso ravvicinato e pieno di intelligenza, non privo di un certo paternalismo, ma di quello buono, utile per capire. Leggendo Dossena, a volte, si ha la tentazione di voler diventare intelligenti).

Non abbiamo abbastanza spazio per enumerare i libri di Dossena che varrebbe la pena di leggere se invece non lo si conosce: basti dire che è stato un divulgatore eccezionale (unica la sua Storia confidenziale della letteratura italiana), ma, al di là della sua inimitabile, sterminata produzione dedicata al gioco, per noi rimane di grande fascino la redazione delle sue storie letterarie su base geografica: se vi capita non fatevi sfuggire i suoi Luoghi letterari, o l’ancora più intrigante La Brianza dei poeti (è abbastanza raro, purtroppo).

Restano poche righe, alla fine, per parlare di questa nuova edizione del suo saggio sul grande padre della lingua italiana. Basti dire che Dante è costruito in modo originalissimo, cronologicamente e per temi insieme, tanto che per parlare di Alighieri e della sua opera si parte dai Benedettini (p. 14) per arrivare ai Fantasmi (p. 297) in un percorso avanti e indietro nella storia delle vicende umane e della letteratura realmente avvincente, che vale più di molti corsi universitari. E i professori mi scusino.