Dopo il successo ottenuto con Il cappotto di Proust. Un’ossessione letteraria uscito nel 2008, rilanciato dalla casa editrice americana Harper Collins e tradotto in tredici lingue, Lorenza Foschini, giornalista e scrittrice, non pensava si sarebbe mai più dedicata a Marcel Proust, autore che ha anche avuto occasione di tradurre. Galeotta è stata una lettera, rimasta invenduta a un’asta, che è volata, per così dire, nelle sue mani. Da qui prende il via la storia d’amore narrata nel suo ultimo lavoro Il vento attraversa le nostre anime che – in dialogo con Moira Bubola, responsabile dell’attualità culturale di Rete Due – presenterà al LAC, sabato 7 marzo alle 11.00 per il ciclo «Colazioni letterarie».
Protagonista è sempre lui, l’autore di Alla ricerca del tempo perduto e vien da chiedersi se quella di Lorenza Foschini non sia davvero un’ossessione letteraria: «In realtà è l’ossessione di un gruppo abbastanza nutrito nel mondo, quello dei proustiani, che ha una vera e propria devozione per questo autore, uno scrittore straordinario che ha rivoluzionato la struttura del romanzo del Novecento. Ecco, più che un’ossessione è un culto: io l’ho da quando avevo vent’anni e questo libro non l’avrei mai scritto se non mi fosse capitata tra le mani una lettera». La lettera galeotta è quella che Marcel Proust nel settembre del 1907 scrive a Reynaldo Hahn, l’amore della sua vita: «la storia è stata a lungo taciuta per il perbenismo borghese di queste famiglie che mal tollerevano si sapesse che erano omosessuali. Poi il tempo è passato e il perbenismo si è attutito.
Oggi in Francia si sta riscoprendo la figura di Reynaldo Hahn, compositore, pianista e direttore d’orchestra venezuelano, che invece in Italia è poco conosciuta. Poterne scrivere è stata una grande occasione». Entrambi erano ebrei ed entrambi erano omosessuali. Il loro primo incontro avvenne il 22 maggio del 1894 nel salotto di Madame Lemaire, uno dei più rinomati di Parigi, il più ambito dei salons borghesi perché vantava tra gli ospiti parecchi membri dell’aristocrazia, attratti dalla curiosità di incontrare pittori, musicisti, scrittori.
Tra i due c’è subito intesa. «Il loro è un grande amore, un amore che non finisce mai più, continua fino alla morte di Proust e oltre. Hahn e Proust hanno diciannove e ventidue anni, sono due ragazzi straordinari e fuori dal comune. Il primo è cosmopolita parla cinque lingue ed è già considerato una piccola star dei salotti francesi, un piccolo Mozart, mentre il secondo non è ancora sicuro di cosa vuole fare nella vita. È anche la storia di due ebrei nel momento in cui scoppia il caso Dreyfus e lo scandalo di Oscar Wilde. Essere ebrei e omosessuali alla fine dell’Ottocento è una condanna. E se pensiamo alle aggressioni che in Italia ha subito la senatrice Segre, sono temi molto attuali».
Lorenza Foschini ricostruisce l’epoca francese della belle époque, un concentrato di genio e di cultura, raccontandoci la parabola umana dei due amanti che l’esperienza della Prima guerra mondiale trasforma: «Proust, alla fine della guerra, è ritenuto un genio, ha vinto il premio Goncourt e nell’Europa che conta, quella di Virginia Woolf e di Henry James in Inghilerra e di Walter Benjamin in Germania, è uno scrittore rinomato per aver ribaltato e cambiato i canoni del romanzo ottocentesco.
Quando Marcel muore è all’apice della sua gloria mentre Reynaldo è ormai un uomo del passato. La sua musica melodica spiazzata dai nuovi Debussy e Ravel; in seguito l’arrivo del jazz americano e di tutto quello che comporta». Non vogliamo anticipare troppo ma del titolo, meraviglioso, dobbiamo ancora parlare: «Reynaldo Hahn, come fosse un diario, a margine dello spartito de l’Île du rêve, l’opera che sta componendo, appunta queste parole: “sei del pomeriggio, Marcel Proust seduto davanti a me, triste, e poi il vento attraversa le nostre anime”. È in quei giorni d’estate del 1894 che sente esplodere, ricambiato, il suo amore per Marcel Proust».
Per fortuna esistono le lettere, per fortuna Lorenza Foschini, grazie a quella magica proustiana corrispondenza «tra gli esseri e le cose, tra il passato e la vita», si è lasciata ispirare dal contenuto della lettera acquisita decidendo poi di raccontarci il profondo e intenso legame che per ventotto anni ha unito Marcel Proust e Reynaldo Hahn.
Bibliografia
Lorenza Foschini, Il vento attraversa le nostre anime. Marcel Proust e Reynaldo Hahn. Una storia d’amore e d’amicizia, Mondadori, 2019.