Una vita eccessiva quella di Salvador Dalì (1904-89), straordinario talento artistico. Decise che sarebbe stato un grande genio dedicando, con fanatica perseveranza, ogni istante al raggiungimento di una fama planetaria. Il fascino dell’artista catalano non lascia indifferenti coloro che dopo averlo scoperto in gioventù lo fanno rivivere in scena. Ne è un esempio Davide Gagliardi che ha chiesto a Egidia Bruno di scrivere il testo e curare la regia di DA Lì, spettacolo visto al Plaza di Mendrisio.
Un’impresa non da poco per un monologo che contiene l'agguato della narrazione pedante ma che Gagliardi riesce a sfruttare senza eccessi, con una verve misurata, convincente e una buona padronanza scenica grazie anche a una scrittura in cui l’enciclopedismo lascia il posto alla dimensione discorsiva. Il pretesto è l’ennesimo trasloco dove, fra pile di scatoloni, torna fra le mani un vecchio poster dell’Autoritratto molle con pancetta fritta, celebre allegoria dell’eccentrico pittore catalano dai 20 cm di baffi ore dieci e dieci. Si sviluppa così il racconto della straordinaria avventura umana e surrealista di Dalì, una settantina di minuti che scorrono piacevolmente facendo venir voglia di rivedere i faraglioni di Port Lligat.
Asini e buoi dei paesi tuoi…
Attore, autore, drammaturgo e regista, Norbert Ebel potremmo considerarlo una sorta di alter ego tedesco di Ferruccio Cainero. Tradotta e rappresentata in diversi Paesi, Ox & Esel è una riuscita favola teatrale che l’eclettico artista friulano-ticinese ha tradotto, adattato e messo in scena per la Barabba’s Clown di Arese, associazione di promozione sociale, centro di accoglienza per giovani in difficoltà e fonte di animazione culturale. Dopo il debutto al Sociale lo spettacolo era di passaggio al Foce di Lugano per un'unica rappresentazione pomeridiana. La versione di Cainero, dal titolo Boef&Asen, vede in scena due simpatici attori: Gianluca Previato (Boef) e Francesco Giuggioli (Asen).
Racconta di un asino e un bue che, nella fredda notte di Natale, ritrovano nella loro stalla un bimbo in fasce, abbandonato o dimenticato. Fuori è in atto la strage degli innocenti di Erode a caccia del Messia. Il neonato ha fame, va curato e i due decidono di proteggerlo. Già, ma chi se ne occuperà? Parabola laica e natalizia, Boef&Asen ha tutte le caratteristiche di una storia di solidarietà e amore che, seppur intrisa di comicità e buffonerie, accarezza temi sacri con garbo divertendo grandi e piccini. Ancora una replica a Stabio il 24 dicembre.