Regalare storie

Libri – A Natale sotto l’albero non devono assolutamente mancare, ecco alcune proposte dall’editoria per ragazzi
/ 21.12.2020
di Letizia Bolzani

Anche in un periodo complicato come questo, ci rimane la possibilità di andare altrove, in posti dove si sta bene, con una bella storia, magari da condividere con i bambini. E anche quest’anno l’editoria per l’infanzia ne ha proposte molte: ve ne segnaliamo alcune, perfette come strenne natalizie (e oltre).

Il fatto che J.K. Rowling, dopo averci deliziato con la saga di Harry Potter, sia finalmente tornata ad offrirci un romanzo per ragazzi (L’Ickabog, Salani) è un effetto buono del lockdown. Aveva infatti cominciato a scrivere questa storia diversi anni fa, leggendone man mano i vari capitoli ai suoi figli, allora piccoli. Poi altri progetti, prevalentemente di libri per adulti, avevano preso il sopravvento e questa storia era finita in soffitta. È stato proprio il lockdown, e il desiderio di offrire qualcosa che potesse alleviarne il disagio ai bambini, a spingerla a tirar fuori l’Ickabog dalla soffitta, completarlo, riscriverlo in parte e pubblicarlo online a puntate, proponendo anche, ai giovani lettori, un concorso per illustrarlo. Ora esce il libro (con le illustrazioni dei bambini) ed è un gran bel libro, come ci si poteva aspettare da una scrittrice di classe quale Rowling rimane.

Più giovane e meno nota ovviamente di J.K. Rowling, ma già in grado di non sbagliare un romanzo, facendosi apprezzare dai lettori e dalla critica (quest’anno, con Nebbia, ha vinto il Premio Strega Ragazzi e Ragazze), è Marta Palazzesi, di cui ora esce, sempre per Il Castoro, Mustang: un’avventura ambientata in Texas, nel 1850. Le piantagioni di cotone, i paesaggi sconfinati, gli schiavi, gli «indiani», i colpi di scena, i segreti. Su tutto dominano i Mustang, cavalli fieri e indomabili. E i tre ragazzi protagonisti, molto diversi tra loro, ma accomunati dal coraggio di lottare per un mondo più giusto, nel quale trovare la propria strada. Non è un romanzo, ma un libro di racconti, anzi di Storie della buonanotte per bambine ribelli, la fortunata serie di Elena Favilli, autrice e giornalista italiana residente a Los Angeles, fondatrice del gruppo editoriale Rebel Girls, che incoraggia le bambine a credere in se stesse, contro gli stereotipi di genere. Questo nuovo libro è dedicato alle 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo, facendosi strada oltre i confini del proprio paese. Informatiche, chirurghe, musiciste, politiche, sportive, artiste, scrittrici e molto altro ancora, note e meno note, le cui vite potranno ispirare le giovani lettrici a esprimere i loro talenti. Il volume Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo è edito da Mondadori e sostiene la campagna Save the Children per i bambini e le bambine siriane profughi in Giordania.

Anche questo è un libro di racconti, ma tratto «dal» libro di racconti per antonomasia: Le mille e una notte. Le storie più belle delle Mille e una notte (Lapis) sono quelle che Silvia Roncaglia seleziona e adatta nella sua versione per ragazzi della celebre raccolta di novelle orientali. Un adattamento intelligente, attento all’età del pubblico, al ritmo, allo sfrondamento di ridondanze, al linguaggio agile e comprensibile pur nell’eleganza e nel rispetto dello stile narrativo fiabesco. Apprezzabile anche la scelta di sottolineare il ruolo di Sherazade: non solo protagonista dell’espediente del racconto cornice, in cui la fanciulla narra ogni notte al Sultano una storia, per non morire, ma simbolo di quanto le storie, davvero, possano salvare la vita, nonché personale «omaggio di artigiana della parola scritta al potere di quella orale e la sfida, spero riuscita, di far sentire nella scrittura il respiro della parola parlata». Sfida riuscita: il libro si presta all’ascolto di una voce che legge, ma è anche da gradire con gli occhi, grazie alle illustrazioni di Desideria Guicciardini.

I miti sono sempre una fonte inesauribile per chi cerca racconti avvincenti, e l’editoria per ragazzi è ricca di proposte in questo senso. Recente è il volume di Maddalena Vaglio Tanet Il Cavolo di Troia (Rizzoli). No, non è un errore di stampa, di cavoli si tratta! Infatti il sottotitolo recita: «e altri miti sbagliati». Ad esempio, i Greci sgominarono i poveri Troiani (affamati dal lungo assedio) non grazie al trucco del cavallo, ma a quello di cavoli imbottiti di sonnifero. Divertente, a patto di conoscere già la versione tradizionale, come in tutte le parodie. Ad ogni modo, alla fine di ogni racconto è svelato «l’errore»; e comunque – direbbe Rodari – «sbagliando si inventa».

Rebecca Gugger e Simon Röthlisberger sono una coppia di artisti svizzeri che vive a Thun. Il loro albo illustrato Ida e la balena volante (uscito in originale da NordSüd Verlag) viene ora pubblicato in italiano da una giovane e coraggiosa casa editrice palermitana: Glifo Edizioni. Il viaggio della piccola Ida e della balena è all’insegna del fantastico, così come surreale (ma perfettamente reale per un bambino) è tutta la storia, sin dall’entrata in scena della ragazzina che vive in totale autonomia in una casetta sull’albero. Una notte, Ida vedrà affacciarsi dalla finestra il gigantesco occhio di una balena (volante, appunto), che le porrà una semplice e «gentile» domanda: «Ti va di fare un viaggio con me oltre le stelle?». Sarà un viaggio in luoghi mai visti, che apriranno mente e cuore a nuove domande: sulla «normalità», sul crescere, sulla solitudine, sul silenzio, sul conforto dell’amicizia. E sul potere che le storie hanno di farci percorrere strade non battute.

Divertentissima, e tutta da leggere ad alta voce (perché qui il suono delle parole è davvero importante), è la storia de L’UnicorNO! (Emme Edizioni), di Marc-Uwe Kling, che è noto in Germania anche come attore e cantante satirico, illustrata da Astrid Henn. Va assolutamente menzionata in questo caso la traduttrice italiana, Costanza Piccoli, che ha saputo rendere con efficacia i giochi di parole di cui è intessuto il testo. L’UnicorNO è un adorabile unicornino scorbutico, insofferente a tutte le zuccherosità di fatine dorate e graziosi folletti che costituiscono la sua foresta, pardon «cuoresta», di cuori gentili e buoni, «dove splende sempre il sole, tutto è migliore/ non esistono dispiaceri e non c’è nemmeno un cacciatore». L’UnicorNO (NEINhorn nell’originale tedesco) a tutto questo dice NO! No ai caramellosi balletti, no agli arcobaleni scintillanti, no alle mele rosa candite. Risoluto, dà un taglio al buonismo e se ne va per i fatti suoi. Incontrerà stravaganti compagni di viaggio con tic linguistici personalizzati (l’orsetto lavatorEH che dice sempre EH, il San BEHrnardo che dice sempre BEH, la principEHSI’na che dice sempre EH SI’...) e sarà bello andare a zonzo tutti insieme, scontrarsi ogni tanto, e qualche volta (non troppo spesso, beninteso) essere persino di buon umore!

Prettamente natalizio è l’albo illustrato Che disastro di Natale! (Arka Edizioni), in cui le illustrazioni di Bimba Landmann valorizzano il testo di Sylvaine Nahag. A Babbo Natale non ne va dritta una: gli elfi hanno dipinto i camion dei pompieri di verde invece del canonico rosso, ben quattro renne hanno appena partorito e non possono certo lavorare, l’elefante Emilio, chiamato d’urgenza in sostituzione, non è molto esperto di volo e combina un sacco di guai. Babbo Natale è molto arrabbiato, ma basterà la riconoscenza di una bambina a rendere il suo Natale da disastroso a... perfetto!

È un Natale da cambiamento climatico quello che raccontano Elisa Binda e Mattia Perego in Natale Tropicale (Einaudi Ragazzi), con illustrazioni di Leandra La Rosa. In Lapponia, nel regno di Babbo Natale, ci sono problemi, e belli grossi: la neve si è sciolta, le casette degli elfi sono allagate, i regali rovinati...  Quel che è peggio è che non solo il Natale, ma tutto il pianeta Terra è a rischio. Tre elfi intraprendenti partiranno per chiedere aiuto agli umani, ma saranno i bambini i più sensibili alle questioni ambientali. Un libro che racconta ai più piccoli le problematiche del riscaldamento globale, inserendole in un’avventura di Natale. Perché una bella storia può anche renderti più responsabile nei confronti della natura.

Abbiamo presentato romanzi, racconti, albi illustrati, concludiamo con un graphic novel, genere sempre più presente nella letteratura giovanile di qualità. Doppio passo (Sinnos), scritto da Alice Keller e Veronica Truttero (già autrici dell’apprezzato Controcorrente), è dedicato a Lily Parr, prima icona del calcio femminile. La storia è ambientata al tempo della Prima Guerra Mondiale nei cortili operai di St. Helens, in Inghilterra, dove Lily è cresciuta. Ed è raccontata da Martin, ragazzino suo coetaneo, che a calcio, al contrario di lei, era proprio scarso. Martin è un personaggio di fantasia, però «sarebbe stato l’amico giusto» per Lily, come scrivono le autrici in postfazione. Un amico con cui condividere il coraggio di lottare contro ogni pregiudizio.