Uomini che piacciono alle donne è un recentissimo libro che nel titolo promette di trattare dell’attrazione uomo-donna, dei misteri dell’amore e del sesso, dei sentimenti e della passione, dei rapporti di coppia. Mantiene la promessa ma lo fa da un’angolatura ben precisa: Emmanuele A. Jannini è sessuologo, endocrinologo e specialista in andrologia, è stato presidente dell’Accademia italiana della salute della coppia, fondatore della prima cattedra italiana di sessuologia. Il suo, ci avverte, è solo il balbettante linguaggio della scienza, gli è impossibile sostituirsi ai veri cantori dell’amore, i poeti, i romanzieri e gli artisti davanti ai quali si inchina.
Il libro rientra nella collana «Scienze per la vita» ed. Sonzogno, che fa divulgazione scientifica autentica. I 16 capitoli descrivono, è vero, gli uomini che piacciono alle donne ma spaziano su vari e diversi argomenti, come innamoramento, rituali di corteggiamento, poligamia e monogamia, canoni della bellezza, crisi di mezza età, fedeltà e tradimenti, segreti delle unioni lunghe, identikit del nuovo maschio, controrivoluzione del finto macho. Tra biologia e scienza del comportamento, spiegazioni evoluzionistiche e accenni di genetica, traspare lo specchio del nostro tempo dove si ridisegnano i rapporti uomo donna e i ruoli sociali e sessuali, dove tecnologia e cambiamenti sociali sono interconnessi e dipendenti.
Ogni argomento procede su dati statistici raccolti in laboratori di respiro internazionale, su ricerche effettuate dal gruppo di ricerca di Jannini o tratte da articoli di prestigiose riviste del settore. L’impostazione scientifica non impedisce all’autore di usare esempi ricavati dalla sua esperienza clinica, con saggezza e divertita ironia. Ci viene spiegato che per la definizione della malattia e la sperimentazione sui farmaci, fino a oggi ci si è riferiti troppo al modello maschile, mentre dati incontrovertibili dimostrano che donne e uomini sono tanto uguali quanto diversi. Nei 20’000 geni del genoma la variazione fra i sessi è inferiore all’1% ma influenza ogni cellula nervosa che determina le scelte, donne e uomini hanno cervelli diversi dal punto di vista biochimico. Se volete sapere perché le strategie usate dagli uomini per attrarre l’attenzione delle donne non si differenziano molto da quelle del mondo animale, (il pavone, tanto per fare un esempio) si veda il capitolo sui rituali di corteggiamento, mentre analizzando la tipologia maschile apprendiamo che alle donne purtroppo piacciono pericolosi mascalzoni che le faranno soffrire, ma non resistono al loro fascino magnetico. Vengono descritti Don Giovanni, Casanova, Ulisse, gli innamorati di loro stessi o gli allergici alla coppia.
La maggioranza delle donne pare divisa tra quelle sensibili al fascino atavico dell’uomo cacciatore che seduce con l’intraprendenza vincente e quello sempre atavico del contadino antico, capace di accudire e sostenere la donna e la famiglia.
Il libro fornisce conoscenze utili ed evidenze cliniche, vuole sfatare comportamenti stereotipati e qualche luogo comune su quanto viene socialmente ritenuto giusto o sbagliato. Si parla molto di aree cerebrali e di ormoni che scortano i sentimenti: quando la passione si accende, il corpo è sotto l’azione di dopamina, noradrenalina e feniltilamina, quando si calma entra in gioco l’ossitocina, l’ormone dell’attaccamento.
In appendice al libro troviamo alcune significative date sulla rivoluzione sessuale degli ultimi sei decenni. Nel lungo girovagare sui mille aspetti che governano l’attrazione, apprendiamo qual è il modello fallocentrico perdente nella relazione con le donne, ancora dominante in alcune sottoculture: è quello degli uomini che intendono la sessualità solo come erezione, che parlano di «possedere» le donne; alle donne non piace essere possedute ma amate, anche se questa strada è impegnativa e lunga. Il libro conclude che alle donne piacciono gli uomini che le sanno ascoltare e non temono la loro emancipazione che permette anche a loro di crescere, quelli che sono al loro fianco in questa rivoluzione storica che lasceranno ai figli, e ai figli dei loro figli.