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Quando Cuba incontra il Bronx

A Jazz in Bess il 1. dicembre il duo Ortiz – Byron
/ 27.11.2017
di Alessandro Zanoli

Il penultimo appuntamento della stagione Tra jazz e nuove musiche 2017, proposta da RETE DUE Rsi con il sostegno del Percento Culturale di Migros Ticino, propone a Jazz in Bess di Lugano un concerto di grande interesse, aperto alle tendenze più recenti del jazz newyorkese. Sono attesi infatti venerdì 1. dicembre, alle 21.00, due eccezionali solisti, attivi entrambi da tempo nella Grande Mela.

Aruan Ortiz ha poco più di quarant’anni ma sta affermandosi come uno dei giovani pianisti più interessanti attualmente in attività. La sua visione del lavoro musicale è convincente e matura. In particolare ha destato grande interesse la sua attitudine a concepire forti legami tra musica e architettura, idea-guida che ha dato luogo a numerose performance ispirate all’esplorazione delle analogie tra le due arti.

Architetto dei suoni, Aruan Ortiz fonda naturalmente le radici della sua visione artistica nel patrimonio culturale che vien dalla sua isola, Cuba, di cui recupera sia gli elementi ritmici originari, sia la tradizione dei canti popolari, che mescola poi però a stili altrettanto popolari come il blues. Questo suo interesse per l’espressione folclorica va sottolineato: Ortiz esprime attraverso la sua musica la volontà di utilizzare come elementi di ispirazione il carattere umano dei suoi rapporti con il mondo, con i famigliari e con le persone del suo entourage, relazioni che diventano spunti fondamentali della sua composizione.

Come ha affermato recentemente, la musica per lui è un’esperienza di condivisione con il pubblico, a cui Ortiz vorrebbe offrire stimoli di curiosità e di gioco, tanto da suscitare nelle persone il desiderio di riascoltare la sua musica, di capirne i meccanisimi di composizione, di scoprirne le caratteristiche strutturali. Un discorso in questo senso ancora più vicino ai concetti dell’architettura.

Don Byron, per quanto più anziano di Ortiz, è un personaggio dalla carriera straordinariamente ricca e dinamica: la lista delle incisioni a cui ha partecipato è spettacolare, e va dall’hard rock fino al free jazz. Come per Ortiz, comunque, il suo pensiero musicale possiede una base concettuale solida e ragionata, e influenza in modo determinate le sue scelte artistiche. Byron è uno sperimentatore metodico, tanto che alcuni critici hanno sottolineato il carattere monografico di molti dei suoi album. In ognuno di essi ha affrontato una riflessione estetica su un particolare aspetto della musica jazz, vista di volta in volta sotto una diversa luce. Come Ortiz, del resto, non si considera soltanto un esecutore e uno strumentista ma un compositore moderno: molte delle sue partiture sono state premiate e hanno ricevuto importanti riconoscimenti.