Dove e quando
Concerto per i sanitari della Clinica Moncucco, 15 giugno 2022 (20.30), Lugano, Palazzo dei Congressi. Antonio Vivaldi, Le Quattro Stagioni, Arie dall’Orlando Furioso e Farnace. I Barocchisti diretti da Diego Fasolis, con Duilio Galfetti, violino, Lucia Cirillo, mezzosoprano. Nel 2023  è previsto un altro concerto per l’ospedale La Carità di Locarno, l’altro centro dedicato alla lotta al Covid. Biglietti: www.biglietteria.ch


Nuove stagioni con Vivaldi

Un appuntamento con i Barocchisti per ringraziare il personale sanitario attivo nella cura del Covid
/ 06.06.2022
di Enrico Parola

«Scusi, ma in campagna, quando un cane abbaia, se ne sentono altri rispondere con altri latrati o no? Ecco, noi li faremo sentire, e ci sarà da divertirsi».

Ci si creda o no, anche queste annotazioni faunistiche sono frutto delle meticolose ricerche della filologia musicale. E sempre grazie alla «prassi filologicamente informata», come viene dottamente etichettata, mercoledì 15, al LAC, si potranno ascoltare le Quattro stagioni di Vivaldi con flauti, oboi e corni aggiunti ali archi. «Anche se non c’è arrivata nessuna partitura scritta in cui gli strumenti a fiato siano previsti nell’organico, ne parlano le cronache dell’epoca, ad esempio citando un’esecuzione di Pisander, e su quella mi ero basato per incidere le Stagioni vent’anni fa. Nella Primavera i flauti raddoppiano i violini, tanto nella celebre melodia d’apertura quanto nei vari abbellimenti che evocano puntualmente i vari elementi del quadro agreste musicato da Vivaldi; nell’Autunno le scene di caccia non potevano mancare dell’eco dei corni, e altri due oboi aggiungeranno voci e colori all’insieme».

Diego Fasolis si diverte a dettagliare la versione delle Quattro Stagioni che dedicherà con i suoi Barocchisti al personale sanitario della clinica luganese di Moncucco impegnato nell’affronto della pandemia. «I fiati raddoppiano alcune parti degli archi, ma non è solo una questione di timbri e strumenti, sono innanzitutto le scelte esecutive a dare evidenza icastica alle immagini dei quattro Sonetti posti come traccia letteraria per ognuno dei quattro concerti per violino e archi che compongono le Stagioni. Non basta suonare bene, bisogna essere espressivi: in ogni esecuzione si può ascoltare il cane che abbaia nell’afa estiva, ma se eseguite in un determinato modo certe parti dell’ensemble fanno riecheggiare le risposte dei cani dei contadini limitrofi. Anche il bilanciamento agogico è importante: nell’Inverno le intemperie vanno giustamente suonate forte, ma non ci si può dimenticare che sono viste dal dentro di una casa in cui si sta assaporando il tepore del fuoco, quindi è importante che la parte del violino solista, cui Vivaldi affida la «scena domestica interna», suoni piano. Ho chiesto ai musicisti di essere espressivi anche come atteggiamenti e modo di stare sul palco».

Fasolis, che il giorno dopo sempre al LAC affronterà la Messa in si minore di Bach, per poi portarla nella chiesa di Johann Sebastian, la Thomaskirche di Lipsia, intercalerà a ogni stagione arie dall’Orlando furioso e dal Farnace, intonate dal mezzosoprano Lucia Cirillo.