Una delle numerosissime promesse non mantenute che me stesso ha ben pensato di fare a me medesimo è stata quella di tornare a viversi un’estate scolastica, nonostante quei tempi siano passati ormai da un po’ meno che un decennio. E sebbene io non sia riuscito a vestire costume e infradito da giugno a settembre – ma mi riprometto che il 2020 sarà nuovamente l’anno giusto per rivivere quelle emozioni – settembre sarà per me un ritorno ai compiti a casa.
Se in questi giorni vi è capitato di passare da Roma, potrebbe esservi capitato anche di vedere una ragazza bionda in un contesto da annuario del college USA chiedervi se avete fatto i compiti a casa. Ecco, non è una delle campagne di sensibilizzazione della sindaca Virginia Raggi, grazie al cielo – anche se non vorrei mai essere uno studente romano in questi giorni, ricordando l’ansia del periodo – ma la promozione del nuovo nonché primo album di Marina.
Marina altro non è che la fidanzata di Sick Luke, uno dei produttori più interessanti del genere. Ma davvero, definirla esclusivamente come «la fidanzata di» non è per nulla qualificante per lei e addirittura un tantino sminuente. Marina infatti è un’artista, una cantante, una di quelle voci che per sua sfortuna è troppo vicina al mondo del rap per essere considerata scevra da certi canoni, ma è troppo cantante per essere davvero apprezzata dal mondo del rap. Marina è una cantante, dicevamo, e la sua carriera artistica comincia quasi per caso – questo lo dico io ma magari verrò smentito – grazie a una partecipazione al pezzo Caramelle, uno dei primi brani davvero commerciabili dell’ormai celeberrima Dark Polo Gang. Da lì il fatto di avere letteralmente la musica in casa, ha fatto sì che Marina si cimentasse sempre di più nel canto, fino a pubblicare una manciata di singoli che la portano al primo album. Il titolo? Compiti a casa, per l’appunto, uscito il 6 settembre.
Ma in che modo questi compiti a casa diventano per me degli obblighi settembrini, di un settembre che fa sì che il termometro ti faccia sentire ancora a luglio? Martedì 10 settembre Marina, Sick Luke e io – all’incontro parteciperà anche Lola, art director – ci incontreremo all’Apple Store di Milano, in Duomo, per discutere di questo disco, ma non solo. Moderare un incontro è sempre una responsabilità molto grande, almeno per il sottoscritto: bisogna comparire senza essere protagonisti, davvero un compito (a casa) molto difficile. Ma il motivo per cui scrivo queste righe non è ovviamente l’auto-promozione – anche perché l’evento è sold out da pochi minuti dopo l’annuncio. Il motivo è sfogare l’entusiasmo per l’immaginarsi la musica che arriva a babbani del genere. Assisterò a Sick Luke che insegna a produrre a dei ragazzini. Forse è stato un bene avere dei compiti a casa, dunque.