Dove e quando

Esplorare il sogno, Sala Aragonite, Manno. 7 ottobre 2022, ore 20.30. www.manno.ch

Laura Curino (Simona Cresta)

L’esplorazione del sogno

L’iniziativa promossa dal Comune di Manno festeggia il decimo anniversario con due originali serate a cavallo tra teatro e narrazione
/ 03.10.2022
di Giorgio Thoeni

Il successo di un’iniziativa si misura in base alla sua formula e al successo che ne deriva. Esplorare il sogno, la manifestazione autunnale organizzata dal Comune di Manno, raggiungendo il suo decimo anno di vita, compreso l’inciampo pandemico e può ormai considerarsi fra gli appuntamenti che si distinguono dopo l’abbuffata estiva. A partire dagli ingredienti principali che ne costituiscono l’originalità: l’incontro con un autore letterario di spessore, una parentesi gastronomica e l’appendice teatrale. Per celebrare l’anniversario, la Sala Aragonite ha recentemente accolto un numeroso pubblico, certamente richiamato da personaggi che avrebbero animato l’occasione.

A partire da Hans Tuzzi, prolifico e raffinato autore di gialli e saggi dedicati alla bibliofilia, critico letterario e affabile oratore. Il suo eclettismo ha trovato la serata giusta per esprimersi al meglio nell’incontro condotto da Fabrizio Quadranti, già creatore e organizzatore di Tutti i colori del giallo. Apparentemente una combinazione perfetta per chi si aspettava approfondimenti sul tema del giallo. In realtà Tuzzi, complice Quadranti, ha utilizzato il tema del sogno come pretesto per un’affascinante scorribanda, farcita di colte citazioni e dotti riferimenti, lungo una traiettoria dove la letteratura si è nutrita della dimensione onirica. Già a partire dai poemi omerici che, oltre a contenere già tutti gli ingredienti della narrazione, presentano chiari riferimenti al sogno. Come all’inizio del secondo libro dell’Iliade dove Zeus manda ad Agamennone un sogno menzognero e ingannevole che finirà col coincidere con l’inizio della guerra di Troia. È la base di tutte le storie letterarie dell’Occidente. Il sogno, spiega Tuzzi, rende la realtà più vera, autentica, decifrabile.

Da Shakespeare a Levi Strauss, che diceva che i sogni parlano fra loro. Dalle città come sogni di Calvino al Sogno di Leopardi nel ricordo di una ragazza morta. Dal sogno di Gonzalo Pirobutirro, personaggio centrale nella Cognizione di Gadda, proiezione della figura materna, agli incubi di Füssli fino ai fiumi sotterranei di Kafka nella contrapposizione tra uomo moderno e mondo ebraico. Esistono anche dicotomie simili fra sogno e incubo sia nella letteratura classica e moderna sia nel giallo, dove il confronto tra bene e male ci mostra la sua rappresentazione più estrema.

Potremmo continuare a lungo nel riferire sul piacevole divertissement onirico di Hans Tuzzi, una personalità di successo che farà il paio, il 7 ottobre prossimo con Maurizio Di Giovanni, un’altra prestigiosa presenza in ambito giallistico, chiamata a sottolineare il decimo anniversario di una manifestazione nata fra parole, sapori e spettacolo.

Dopo il tradizionale buffet, questa volta a tema piemontese, la serata è stata siglata da Laura Curino con la lettura interpretata de La diva della scala, un testo autobiografico già di qualche anno fa ma sempre avvincente grazie alla collaudata bravura e empatia dell’attrice.

Creato nel 2014 con Alessandro Bigatti, lo spettacolo è il racconto dei primi passi sulla scena della Curino fino alla sua consacrazione: una sorta di monologo a più voci dove la dirompente teatralità dell’artista torinese incontra riflessioni legate all’attualità di una professione sempre difficile, faticosa e impegnativa, ancora avvolta nell’ignoranza di chi non rispetta le necessità dello spettacolo, a partire dagli spazi, gestiti da una società più sensibile a esigenze di mercato che a tutela dell’arte. È stata una lettura a leggìo alleggerita dall’energia della Curino, davvero in gran forma e felice di tornare a raccontarsi attraverso i ricordi dei suoi inizi, con ironia e con una punta di intelligente sarcasmo ricordando situazioni e tipologie del mondo dello spettacolo che, tutto sommato sono rimaste immutate. Palpabile la soddisfazione della platea di Manno in attesa della chiamata di un altro prestigioso giallista, Maurizio Di Giovanni. In scena fra pochi giorni, sullo stesso palco.