Si tratta di un volume celebrativo, che però può fungere (anche per un lettore non specialista) da agile introduzione allo studio di un tema economico di grande importanza per il nostro cantone. Se non è forse particolarmente originale l’idea che l’Associazione Bancaria Ticinese, la quale riunisce 28 banche ticinesi, cioè il 90% del personale attivo nel settore, abbia deciso di sottolineare il proprio secolo di vita con una pubblicazione, è però significativo che abbia pensato di affidare a un valente storico il compito di tracciare il percorso evolutivo del mondo bancario ticinese, dal 1920, data della fondazione dell’ABT, ad oggi. E soprattutto, è interessante che il volume non si configuri solo come un documento rivolto al passato, ma come un’occasione di riflessione per fare il punto sulle sfide future che le banche ticinesi dovranno affrontare domani.
Lasciando da parte gli aspetti encomiastici, infatti, il volume affronta di petto, grazie a vari contributi e ad alcune significative interviste, i temi fondamentali che caratterizzeranno l’attività bancaria del futuro. La sezione storica di Pietro Nosetti (studioso che ha di recente pubblicato il bellissimo Le secteur bancaire tessinois, volume di cui parleremo più sotto) sottolinea come l’attività degli istituti e l’evoluzione del settore sia stata eccezionale nel corso del secolo scorso, fondamentalmente grazie alla prossimità del Ticino con la realtà economica della vicina Lombardia.
Al saggio di Nosetti seguono poi i contributi di Tamara Erez, Direttrice del Centro Studi Villa Negroni, e di René Chopard, che ha occupato la stessa carica in precedenza. Il testo della Erez, intitolato La normativa dei mercati finanziari in Svizzera, vuole sintetizzare la complessità delle regole che occorre osservare per operare sui mercati ottemperando alle nuove regolamentazioni internazionali. Chopard, invece, nel suo La formazione: da conoscenze finanziarie individuali a fattore d’integrazione interdisciplinare, dimostra quanto la formazione continua e la creatività operativa che nasce dalla preparazione professionale siano carte vincenti nel nuovo contesto dell’attività finanziaria attuale.
In questo discorso viene così posto l’accento sulla funzione del Centro Studi Bancari stesso, che è forse l’istituzione più conosciuta e prestigiosa messa in opera dall’ABT. Il volume si conclude con tre interviste, a loro modo molto significative, perché anch’esse cercano di scandagliare il futuro, più che celebrare il passato. Ignazio Cassis, nelle sue vesti di Consigliere federale disegna con un certo ottimismo (e non potrebbe fare altrimenti) le possibili prospettive nell’evoluzione del settore, determinata dall’enorme know-how sviluppato nel corso degli anni dalla Svizzera. Dal canto suo, Sergio Ermotti, CEO di UBS Group, riprende il leitmotiv dell’importanza della formazione, ricordando quanto la passione per la propria professione possa permettere ai giovani di intraprendere una carriera con ottime possibilità di evoluzione. Infine, Thomas J. Jordan, Presidente della Banca Nazionale Svizzera, chiarisce il punto di vista «regolatore » della BNS, che ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere l’attività economica nazionale, tenendo in considerazione le esigenze dei vari settori economici, tra cui appunto, l’attività bancaria.
La lettura del volume è, secondo il nostro modesto avviso, utile e consigliata. Forse più che per queste sezioni in un certo senso specialistiche e motivazionali, per la precisione e la stringatezza che caratterizza la ricostruzione storica di Nosetti. Sicuramente il suo volume scientifico, Le secteur bancaire tessinos. Origines, crises et transformations (1861-1939), di tema analogo ma diverso per taglio cronologico, è più completo e circostanziato e vale la pena qui di soffermarsi un momento per segnalarlo ai nostri lettori. Pubblicato nel 2018 dalle Editions Alphil – Presses Universitaires Suisses, il libro è nato innanzitutto come una tesi di dottorato discussa dall’autore nel 2017. Rielaborata nella sua forma per renderla più adatta a una pubblicazione vera e propria, la ricerca di Nosetti si può dire rappresenti il primo studio approfondito sulla nascita in Ticino di un settore economico che con il passare degli anni è diventato di fondamentale importanza e di respiro internazionale.
Al di là dei suoi aspetti più specificamente legati alla riflessione sulla dinamica del settore, il testo è senz’altro fondamentale per ogni storico il quale voglia conoscere meglio gli enjeux economici che sottendevano, ad esempio, ai rapporti tra Ticino e Italia fascista. Nelle sezioni dedicate da Nosetti all’argomento, sarà possibile comprendere ancora meglio i legami finanziari che legavano le due realtà, ciò che sicuramente contribuirà a gettare qualche luce, di riflesso, anche sui legami culturali che tali stretti contatti economici avevano provocato.
Ma per tornare ora al volume dell’ABT, Nosetti, disegnando il suo «specchietto riassuntivo» L’evoluzione della struttura e dell’attività bancaria in Ticino (1920-2018) e ripercorrendo la storia delle banche ticinesi dalla fine della Grande guerra fino al presente, offre spunti di riflessione utili sia a rinfrescare la memoria, sia a disegnare una immagine più chiara e concreta della nostra realtà economica e sociale. Ad essa il mercato bancario e finanziario ha dato, nel secolo scorso, e dà oggi, un impulso assolutamente determinante e, senza alcun dubbio, straordinario.
Bibliografia
Un secolo di storia bancaria ticinese, Lugano, ABT, 2020