La lodevole, necessaria, straordinaria decisione del Consiglio Federale di aiutare il mondo della Cultura (Danza, Teatro, Cinema e Letteratura) lascia ben sperare in attesa di prossime ulteriori importanti decisioni. Nel frattempo l’offerta digitale per salvare il salvabile del mondo dello spettacolo continua a reggere e produrre su più fronti e dimensioni. Un impegno per dare prospettive in un contesto di fruizione dove lo spettatore è unico e incontestabile protagonista nell’arena dell’interesse. Se lo vuole, ovviamente, e se riesce a vincere la catatonia da video-dipendenza…
Così i Teatri di Chiasso e Locarno hanno concluso la rassegna 2 teatri in salotto mettendo a disposizione gratuitamente in rete le ultime due proposte: Ri-Chiamerolla Milano dei DuperDu e una standup comedy di Ippolita Baldini con Mia mamma è una marchesa. Un’ora e mezza di duetto a spron battuto per camera fissa (o quasi) ha contraddistinto la prima offerta, una sorta di teatro-canzone-urbano scritto e interpretato da Marta Maria Marangoni e Fabio Wolf, coppia d’arte e nella vita con all’attivo molte partecipazioni e collaborazioni artistiche di pregio.
Estro e verbosità conditi da canzoni su misura al pianoforte nutrono la lunga performance dei due artisti nella veste di improbabili ciceroni. Guide turistiche per un tour attraverso una Milano da riscoprire fra luoghi, aneddoti, leggende, abitudini, personaggi e curiosità con l’aiuto di interventi videoregistrati di Leonardo Manera alle prese con interviste a passanti su svariati temi: da cosa pensano dei famosi tagli su tela di Lucio Fontana o dello ius soli, rasentando il politically correct alla ricerca della comicità fino a come rimpicciolisce il membro dell’uomo con l’avanzare dell’età… Un passatempo a buon mercato per una non facile prova di nostalgica mediolanità in stile cabarettistico nonostante un instancabile duo per cui l’assenza di reazioni della platea si traduce in una linfa vitale tutta da reinventare.
Coraggio e verve anche con la proposta di Ippolita Baldini (nella foto). Di solida formazione accademica (la Silvio D’Amico di Roma) e di discendenza nobile (la mamma è una marchesa), l’attrice si è fatta le ossa con i monologhi nelle scuderie televisive di Zelig e Colorado. Non nega di ispirarsi alle grandi del teatro italiano che fu, come Anna Marchesini (di cui è stata allieva), Franca Rame e Franca Valeri. In Mia mamma è una marchesa, scritto con la collaborazione di Emanuele Androvandi, ritroviamo similitudini stilistiche delle compiante artiste. C’è un po’ di tutto, dalla sdrammatizzazione di ambienti aristocratici, ricordi autobiografici, ironia su contesti mondani… Protagonista è Roberta, il vero nome della Baldini, attrice da loft, personaggio eclettico e talentuoso, nutrito da enfasi generosa ma farcita di ingenuità teatrali e, crediamo, dalla consapevolezza di dover ancora macinare esperienze oltre i clichés monologanti nati dal sogno americano. Nonostante un’indubbia bravura, ci vuol farina del proprio sacco, come canta la Vanoni.
Chiudiamo ricordando che Book is a Book is a Book di Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl della compagnia Trickster-p è stata selezionata per le giornate 2021 dell’Incontro del teatro svizzero previste a Friburgo dal 5 al 9 maggio: un’importante vetrina nazionale a cui la compagnia ticinese aveva già preso parte nel 2017 con l’installazione teatrale Twilight.