Dopo cinque incredibili stagioni, torna la serie TV creata da Raphael Bob-Waksberg e distribuita da Netflix che ha rivoluzionato il mondo dell’animazione, permettendogli di raggiungere vette di drammaticità e coinvolgimento mai viste prima. Su quest’ultima sesta stagione si chiuderanno i battenti di un cult televisivo che rimarrà scolpito e inciso nella storia della serialità. Ma il pubblico sarà d’accordo con la fine che faranno l’amato, e al contempo velenoso BoJack e gli altri personaggi?
BoJack Horseman è la serie TV che meglio di tutte le altre concorrenti animate riesce a rappresentare tramite lo spietato mondo dello show business temi come la depressione, la responsabilità e l’egoismo, delineando personaggi stratificati e imprevedibilmente umani. Fin dalla prima stagione il rapporto di empatia che si crea fra lo spettatore e BoJack è sempre molto altalenante: BoJack è un personaggio sotto accusa per le sue scelte, ma che si finisce per perdonare poiché non è malintenzionato. All’inizio della sesta stagione è in riabilitazione e cerca a tutti i costi di uscire dal tunnel dell’alcolismo che lo ha portato ben più di una volta a toccare il fondo della sua vita e della sua carriera. Una volta disintossicato decide di andare a insegnare recitazione, lasciando quindi una volta per tutte i riflettori di Hollywood, e dedicandosi finalmente a ciò che gli piace, conducendo una vita sana e umile… Non fosse per i demoni del passato.
Quest’ultima pagina del libro della vita di BoJack & Co. evidenzia come non si possa sfuggire ai propri errori, anche se lontani nel tempo. E per quanto una persona possa migliorare e finalmente trovare la propria giusta strada, ci sarà sempre chi cercherà di riportare a galla i suoi fantasmi. La modalità di rappresentazione operata da Bob-Waksberg è quella degli scandali di Hollywood che hanno portato, ad esempio, alla creazione di movimenti contro le molestie sessuali, come il #MeToo, e quella dell’influenza negativa della stampa manipolatrice della realtà che sovverte i fatti trasformandoli in accuse schiaccianti in grado di distruggere le persone coinvolte.
Alla fine BoJack rimane solo. Tutti i suoi «amici» sono riusciti ad andare avanti, e non hanno più intenzione di stare al fianco del cavallo antropomorfo che, volontariamente o meno, ha causato loro del male. Sta allo spettatore scegliere che fine farà BoJack. Prenderà finalmente in mano la sua vita, oppure ricadrà nel limbo della sofferenza fino ad autodistruggersi? Una cosa però è certa: questa serie è riuscita a emozionare e a far riflettere sui diversi aspetti della depressione, e non solo. Il tutto con una conduzione artistica senza rivali che ha dettato dei nuovi standard nel mondo della serialità.