Bibliografia 
Laura Freudenthaler, Anne e i fantasmi, Roma, Voland, 2021


Anne e la ragazza (o il suo fantasma)

Il fortunato romanzo di Laura Freudenthaler si inserisce nella migliore tradizione letteraria austriaca
/ 20.09.2021
di Stefano Vastano

La concentrazione, il controllo dei polsi, la posizione del busto verso il piano. Anne sa bene quanto il pianoforte sia difficile, e duro. Per questo nella scuola di musica in cui insegna ha stabilito con gli allievi dei segnali per fargli capire al volo quando sbagliano, correndo o indugiando sui tasti. «Gli allievi di Anne sanno benissimo che quando la mano destra di Anne si poggia sulla loro coscia e Anne dice basta devono sospendere immediatamente. Tu dove sei? chiede Anne».

All’inizio del romanzo di Laura Freudenthaler, Anne è una brava insegnante, di quelle innamorate del loro strumento, e della musica classica. La vita di Anne è tutta strutturata intorno alla musica, e a suo marito Thomas, con cui vive in un bell’appartamento probabilmente al centro di Vienna. Thomas invece lavora come un pazzo per organizzare i suoi festival. A casa lui non c’è mai, o solo per rinchiudersi nel suo studio, dove riposa sullo scomodo divano. Non sul letto coniugale. Ma i veri protagonisti di Anne e i fantasmi, appena pubblicato da Voland, nella splendida traduzione di Paola Del Zoppo, non sono Anne e Thomas, né i loro progetti. Sì, lei si è presa finalmente l’anno sabbatico per scrivere un manuale per il piano. E per riprendere a casa a suonare cercando di ripulirsi la mente, e le mani, dagli errori che gli studenti ripetono in continuazione. No, il vero protagonista nella vita di Anne e Thomas è «la ragazza», come la chiama Freudenthaler: una giovane che lui frequenta da un po’ e con cui passa sempre più spesso le serate, a volte anche i week-end.

E Anne, la francese Anne è sola, sempre più sola. Passa le sue giornate rifugiandosi la mattina nei bar, o vagando sino a sbucciarsi i piedi per quartieri sconosciuti della città. L’appartamento dove il loro amore è cresciuto con la massa delle loro abitudini (Thomas è quello che guadagna di più; Anne quella che mette in ordine, persino le ricevute del distratto compagno) si sta sfasciando, come i loro colloqui e incontri ormai rari, quasi sempre sulla soglia delle rispettive stanze. «Venti, dice Thomas. Vent’anni. Ne avevi trenta, aggiunge lui. Sì, dice Anne, anche tu. Vent’anni, dice Thomas, attraversare ogni giorno la stessa porta, uscire sempre sulla stessa strada. Da venti anni usiamo lo stesso bagno».

I capitoli del testo sono brevi, ma Freudenthaler vi descrive con spietata precisione l’agonia di un rapporto. I bei ricordi – il primo incontro, al cinema; la fotografia che Anne scattò di spalle al fresco volto di Thomas – affogano in un mare di menzogne, soprattutto di cupi fantasmi. In tedesco il romanzo s’intitola Geistergeschichte: storie di fantasmi, appunto. È il secondo romanzo con cui la scrittrice di Salisburgo ha spuntato, nel 2019, il Premio dell’Unione europea per la letteratura. Premio più che meritato, vista la scrittura così raffinata con cui l’autrice ci trasporta dentro le spirali e nevrosi di un fallimento.

Nelle allucinazioni di una coppia in dissolvenza. Anne, che non riesce più a suonare, neanche ad aprire il coperchio del suo adorato pianoforte, muta nella «donna senza nome». Così la chiama «la ragazza» che conquista sempre più spazio nella vita dell’ex insegnante di musica (un omaggio a La pianista di Elfriede Jelinek). A metà romanzo la ragazza compare ovunque: Anne la vede in bagno, nel salotto, per strada. Di notte e di giorno. E arriva persino a ricostruire, con lucida acribia, i locali in cui lei e Thomas trascorrono le serate (tramite le ricevute che lui, come al solito, lascia nelle giacche).

Ma nella mente di Anne quanto è allucinazione, depressione o amara realtà? Un enigma che Freudenthaler lascia in sospeso a noi lettori che seguiamo abbacinati questo piccolo capolavoro, in cui il piano dell’introspezione e quello dei fantasmi sono intrecciati. Come nella migliore tradizione d’altronde della grande letteratura austriaca.