Da diversi anni il Festival di musica di Berna si svolge in autunno, quest'anno dal 6 al 10 settembre , attorno a un tema che coinvolge non solo altre arti, ma che spazia ,con un ricchissimo programma , anche in altri settori della cultura.
Il tema scelto per le giornate del Musikfestival di questo settembre, è LA RADICE, presentata graficamente con la scrittura del segno dei radicali matematici, ma intesa in modo esteso, nelle svariatissime maniere collegate al mondo attuale del fare creativo nella musica.
Il programma del Festival è per la maggior parte commissionato a musicisti che hanno accettato di creare una musica originale in relazione ai diversi aspetti anche scientifici come a quelli della musica stessa nei diversi generi e delle varie epoche della storia.
Sin dall'inizio si capisce questa impostazione. Ad esempio in uno dei primi concerti, la pianista e compositrice Katharina Weber presenta una composizione sulle radici della vita, tra testo, immagini e musica, in dialogo con la direttrice di un Nuovo Istituto per levatrici. Mentre In canzona ad astra, la compositrice Bettina Skrzypczach collabora con un astronomo attorno alla meccanica celestiale su poesie di Keplero. Altri si presentano in collaborazione con un geografo per l'identità dei ricordi sonori del proprio paese d'origine, oppure con una biologa per trovare le sonorità delle radici con elementi naturali provenienti da sotto terra. Anche l'origine delle speci di Darwin viene affrontata in una sorta di processione musicale da parte dell'importante compositore Georges Aperghis.
È da notare che queste musiche si svolgono anche in luoghi particolari dove di solito si svolgono tutt'altre attività, come il Giardino botanico, il Parco degli animali o l'Osservatorio astronomico, dove sono presenti anche istallazioni sui vari temi che si possono visitare liberamente o con una guida in determinate ore.
Le radici vengono musicalmente esplorate anche negli stessi calcoli dei radicali matematici fino a toccare la grande e misteriosa creatività numerica attraverso i numeri «immaginari», «irrazionali» o «infiniti» prendendo spunto dalla famosa artista Meret Oppenheim che da ragazza giocava in modo assurdo con le equazioni matematiche.
Viene offerta anche la possibilità di salire con la funivia fino al Gurten, la collina sopra Berna, per trovare i suoni amplificati di un aquilone mosso dal vento. A tutti è data anche la possibilità di seguire un corso di improvvisazione musicale, previa iscrizione, basato sulla coscienza dei vari tipi di casualità nella prassi musicale, partendo dalla storica esperienza di John Cage.
Ma le radici vengono toccate anche all'interno della musica stessa, della sua storia e della cultura odierna dei musicisti e dello stesso pubblico.
Il motto impiegato è “andare alle radici per andare avanti”.Un concerto per esempio si articola attorno ai compositori che si sono lasciati ispirare da Johann Sebastian Bach. Altri presentano opere che hanno lasciato tracce profonde nella nostra storia, come i famosi Vespri della Beata vergine, uno dei capolavori di Claudio Monteverdi,oppure i complessi Lieder dell'antica “ars subtilior” del '400, e il più vicino capolavoro Lied von der Erde di Gustav Mahler per la sua misteriosa profondità.
La profondità della morte, pure come radicalità della nostra vita, viene proposta sia in Tenebrae di Gesualdo da Venosa che nella Trilogia della morte per sintetizzatore della compositrice franco-americana, Eliane Radigue, compositrice in residence al Festival, lavoro quest'ultimo ispirato, come nelle sue, pure in programma, Biogenesis, dalla sua esperienza buddista e dal Libro tibetano dei morti. Presente personalmente al Festival, Eliane Radigue terrà anche un corso sulla domanda universale: Cos'è la musica?
L'Ensemble, pure in residence, sarà il gruppo vocale fondato nel Belgio nel 1999, Graindelavoix che si presenterà anche con le loro originali reinterpretazioni di tutta una serie di musiche del passato in programma.
La città di Berna possiede poi essa stessa una radice di sperimentatori , musicisti, compositori nell'ambito musicale di gran pregio a livello non solo svizzero, che sono stati attivi fin dalla metà del '900 , ai quali sarà dedicato un concerto con le musiche di Wyttenbach, Holliger e Moser.
Una bella e importante particolarità del giorno , 8 settembre, consisterà nella consegna da parte nientemeno che di Alain Berset dei Premi che i musicisti hanno vinto all'importante Concorso musicale svizzero del 2023, musicisti che parteciperanno come interpreti ai molti concerti accanto a famosi gruppi come il Quartetto Arditti.
I concerti avranno luogo anche in sale frequentate tradizionalmente, dal Conservatorio , alla Dampfzentrale, al Forum Yehudi Menuhin, a varie chiese e anche alla grande Cattedrale , il famoso Münster di Berna.