Delta è una pipistrellina di Chirotteropoli. È simpatica, curiosa e determinata, dolcissima. Assomiglia tanto a una bambina che sta per scoprire il mondo, si pone domande e imprime tutto quello che vede nella sua eccezionale memoria. Vive nei pressi di un salice piangente, ha un amico del cuore che si chiama Hypsi e che vola strano, e un grande senso di giustizia. Una serie di incomprensioni la rattristano e per questo partirà per un lungo viaggio, che sarà alla base di questo originale Bildungsroman per l’infanzia.
Di traverso è un libro ad opera del collettivo DELTA e dell’illustratore Baptiste Cochard. Non è solo un volume, è un ideale, un sogno, trasformatosi in progetto, e oggi realizzato sottoforma di pubblicazione trilingue, progetto d’istituto per scuole dell’infanzia e elementari, e materiale di formazione continua.
Tutto parte dall’intuizione di un’equipe friborghese di ricercatrici e ricercatori in ambito educativo: perché quando si parla di diversità lo si fa sempre con ottimismo sfacciato, come se questa arrecasse solo gioia e ricchezza d’animo? Di certo a noi piace dipingere così la realtà, ma attenzione, perché mostriamo un mondo tutto rose e fiori ai bambini negando loro la rabbia, l’incomprensione, la paura, e dando per scontata l’accettazione. Non è forse meglio insegnargli a riconoscere emozioni e reazioni, provare ad accoglierle e vedere insieme che farne? Perché a volte, capita di pensare cose brutte, di arrabbiarsi senza ragione. A volte ci si comporta in maniera ingiusta con chi ci vuole bene. E così, ritrovandosi anche in un mondo un po’ più ombroso, aumenterà forse l’empatia, e insieme ai bambini sarà possibile immaginare alcune azioni per contrastare le ingiustizie. Il bello di questa avventura, è che come un’onda ha smosso anche gli animi di altri, e da Friborgo è approdata con entusiasmo in Ticino. Di traverso è diventato così parte del programma prima nell’istituto di Brissago e quest’anno a Biasca, grazie ai corsi di formazione continua al Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI. In occasione di una giornata proprio nell’istituto biaschese lo scorso dicembre, parte dell’equipe Delta (formata da Emeline Beckmann, Alexandre Duchêne, Daniel Hofstetter, Sophie Korol, Stefanie Meier, Tibère Schweizer e Mariana Steiner) insieme a Marina Bernasconi, Jone Galli e Lara Magrini (docenti-ricercatrici SUPSI-DFA) hanno presentato il mondo di Traverso alla Biblioteca Cantonale di Bellinzona.
«Il termine diversità, nella scuola, si è imposto negli ultimi anni – dice Tibère Schweizer, ricercatore all’Università di Friborgo – La maggior parte delle volte però viene presentato nei testi scolastici come qualcosa da celebrare. Ma la celebrazione non mostra in realtà il vero problema delle disuguaglianze sociali legate alla diversità. Per noi era quindi necessario proporre un approccio che mettesse l’accento sulle relazioni, i meccanismi sociali, i rapporti di potere che portano alle disuguaglianze».
Problematizzare le relazioni, i rapporti tra classi sociali, razze, handicap, orientamento sessuale e di altri fattori insomma, ma come insegnarlo a scuola? Attraverso una storia…. Continua Tibère Schweizer: «Quattro anni fa siamo tornati su questa idea, nata già prima in un corso sulla diversità. Abbiamo proposto un testo, che con il tempo e le discussioni si è inizialmente trasformato in un dossier corredato da attività pedagogiche da fare in classe per poi concretizzarsi in una formazione e in un libro. Al progetto hanno partecipato anche molti amici e colleghi, che hanno detto la loro. Per questo abbiamo utilizzato il nome d’arte DELTA, con il quale rivendichiamo un lavoro collettivo che richiama lo sforzo di comprensione e apprendimento dei processi sociali che abbiamo fatto figurare nei personaggi della storia».
Un prodotto editoriale corredato da una quantità di illustrazioni raffinate (ne trovate esempio in questa pagina) ad opera di Baptiste Cochard, che dialogano col testo senza mai essere ridondanti, forniscono anche visivamente l’idea dei diversi punti di vista dei personaggi, e il tenero stupore dei più piccoli di fronte alla vastità e varietà di mondi.
La pipistrellina Delta è poi volata in Ticino. Dopo la traduzione e l’adattamento ecco che Di traverso diventa anche «un progetto per rafforzare la collaborazione e gli scambi di un team di docenti». Come ci racconta Marina Bernasconi: «Il libro è pensato per allievi dalla scuola dell’infanzia alla quinta elementare. Il ruolo del docente è quello di calibrare come raccontare le avventure. Uscendo dalla logica “diverso è bello” vengono messi in luce sentimenti contrastanti». Abbiamo un bel dire siamo tolleranti, amiamo le differenze, stiamo bene in contesti diversi, ma in realtà noi tutti viviamo i tanti sentimenti che vive Delta. «Lei non è un’eroina classica che rimane sempre positiva. Incontra molte difficoltà, e questo aiuta le bambine e i bambini a riconoscere i diversi punti di vista». Non c’è un lieto fine, Delta non risolve la questione di Hypsi, non è l’obiettivo della storia. «Deve mantenersi aperta. Scopriamo che in ogni società ci sono norme diverse e che queste possono escludere o includere persone. Il libro dà molta fiducia ai bambini, alle loro proposte».
Qualcosa stride nel racconto, sconcerta. È l’utilizzo del femminile generico. Si parla di due amiche ma Hypsi è un maschio. Si parla delle pipistrelle, delle rondinelle e delle pantegane, ma ci sono anche molti maschi. Siamo abituati al maschile generico e ora questo testo ci fa riflettere sul collegamento tra norme linguistiche e norme sociali, in maniera esperienziale. «Queste sono solo alcune considerazioni sulla storia, molto si scopre in realtà lavorando con le classi. I due progetti, Brissago e Biasca, ci fanno capire che in ogni contesto succedono cose meravigliose. Si è creata una comunità per riflettere assieme».
Di traverso è anche parte di un corso proposto agli studenti del DFA. Conclude Jone Galli: «L’idea di fondo che proponiamo è legata all’idea dell’accogliere ogni bambino con le sue caratteristiche e con la sua storia per permettergli un’esperienza scolastica all’insegna del benessere e della riuscita. Quest’anno abbiamo discusso con le studentesse e gli studenti dell’avventura di Delta e Hypsi, si sono confrontati su alcuni aspetti, e abbiamo avuto modo di iniziare a immaginare una progettualità per quando saranno maestre e maestri. E la nostra speranza è che ognuno di loro possa entrare un po’ di traverso nella propria classe».
Informazioni
www.delta-atled.org