Venticinque anni di Arcobaleno

Istantanee sui trasporti - Nascita e successo della comunità tariffale che ha semplificato l’uso dei trasporti pubblici in Ticino
/ 29.08.2022
di Riccardo De Gottardi

Oggi arcobaleno non è più solo quel suggestivo arco colorato che compare nel cielo allorché una leggera pioggerella si incontra con i raggi del sole. Oggi Arcobaleno è anche il titolo di viaggio per utilizzare i trasporti pubblici in Ticino. Arcobaleno designa un modo di spostarsi versatile, conveniente, semplice.

Versatile perché con esso ci si può spostare in un determinato comprensorio con tutti i mezzi disponibili indipendentemente dall’impresa che gestisce il servizio. Inoltre il titolo di trasporto è disponibile in tante forme: come abbonamento annuale, mensile o settimanale; come biglietto semplice o carta giornaliera. Con un abbonamento valido per 6 zone o un biglietto per 8 zone Arcobaleno diventa un lasciapassare per l’intero Cantone. Dal 2018 ha pure valicato la frontiera combinandosi con i servizi di Trenord nella Regione Lombardia. Arcobaleno è conveniente, non ha infatti rivali per chi si sposta regolarmente e il suo costo è nettamente inferiore a quello dell’automobile. Presupposto è che si calcolino correttamente i costi, ciò che troppo spesso ancora non succede. Da un lato poiché si sottostima l’onere della propria automobile, dall’altro perché ci si informa ancora troppo poco sulle offerte dei trasporti pubblici. Per chi viaggia saltuariamente la soluzione vincente è l’abbinamento del biglietto singolo o della carta giornaliera Arcobaleno con l’abbonamento per biglietti a metà prezzo.

Arcobaleno compie nel 2022 il suo venticinquesimo compleanno. Quello che oggi sembra scontato ha tuttavia dovuto superare non poche difficoltà, di cui sono stato testimone in qualità di funzionario cantonale. L’iniziativa assunta dal Cantone appariva sospetta a talune imprese di trasporto. Qualcuno temeva di dover abdicare alle proprie competenze e di trovarsi disarmato di fronte a perdite di introiti. Alcuni Comuni hanno perorato l’allargamento dei perimetri delle zone per ampliare i propri vantaggi ricorrendo perfino contro la decisione finale del Consiglio di Stato, che doveva a sua volta garantire il finanziamento del progetto. Dal profilo tecnico, inoltre, le esperienze acquisite erano ancora sporadiche. Agli inizi degli anni ’90 le Comunità tariffali in Svizzera si contavano infatti sulle dita di una mano, oggi sono oltre venti. Tutto ciò ha potuto essere superato. Il principio che per progredire occorresse unirsi ha fatto breccia nelle imprese, i Comuni hanno riconosciuto che l’elasticità dei confini di zona ha dei limiti e hanno aderito ad un adeguato sostegno finanziario mentre il Governo prima e il Parlamento poi hanno riconosciuto al settore dei trasporti pubblici una dignità nell’ambito della politica della mobilità che era allora ancora del tutto embrionale. Oggi il costo delle agevolazioni tariffali ammonta a circa 13 milioni di franchi all’anno, ripartito a metà tra Cantone e Comuni. Gli utenti infine hanno accolto la riforma tariffale con molto favore. Il numero delle mensilità vendute nella forma di abbonamenti mensili e annuali è quasi triplicato e la quota di utenti-adulti ha ormai superato il 50%. Nel 2019 erano mediamente in circolazione quasi 49'000 abbonamenti. La corsa al rialzo si è arrestata solo nel 2020 con l’esplodere della pandemia da Coronavirus per poi dare nell’anno successivo un segnale di ripresa. Il recupero prosegue anche nei primi mesi del 2022, grazie anche a una offerta di servizi che dal 2021 ha conosciuto un potenziamento generale in corrispondenza dell’apertura della galleria di base del Ceneri.

Un compleanno non deve tuttavia essere motivo di solo compiacimento. Deve piuttosto diventare l’occasione per stabilire nuovi traguardi e attrezzarsi per le nuove sfide perché «chi si ferma è perduto». Gli elementi cui confrontarsi sono diversi. La pandemia ha allontanato una parte degli utenti, che ora lavorano a casa per alcuni giorni della settimana. Il lavoro a tempo parziale tende a diffondersi. Gli spostamenti per lo svago, in famiglia o in gruppo, hanno raggiunto una quota attorno al 50% degli spostamenti complessivi. La concorrenza dell’automobile è agguerrita e nel prossimo futuro potrà esibire innovazioni in grado di mettere in discussione alcuni degli attuali atout dei trasporti pubblici. Sono dunque necessarie risposte tempestive attraverso innovazioni che possano sposarsi con le nuove esigenze e offrire più flessibilità. Progetti-pilota sono in corso per offrire, ad esempio, abbonamenti validi per 2 o 3 giorni a scelta durante la settimana. Tutto questo senza peraltro perdere di vista che la scelta del mezzo di trasporto è primariamente dettata dalla qualità del servizio in termini di rapidità e di frequenza.