Fare un bilancio delle proprie competenze lavorative, ma anche personali, per muoversi con più sicurezza e determinazione nel mondo del lavoro di oggi. Questo lo scopo del nuovo corso, messo in campo dall’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale del Cantone, che si muove in un’ottica di prevenzione e ha come obiettivo il rafforzamento della persona.
Una modalità nuova, rispetto al passato, che vuole essere più efficace e in linea con il radicale cambiamento del contesto lavorativo. La pratica del bilancio fa parte delle attività previste dal regolamento cantonale fin dagli anni Novanta, ma il nuovo approccio va ad ampliare l’offerta presente sia in Ticino, sia in altri Cantoni della Svizzera.
«Il bisogno oggi è sempre più presente, il bilancio nasce storicamente con il cambiamento del mondo del lavoro, in un periodo dove c’era stata una prima ondata di disoccupazione. L’arrivo della globalizzazione ha imposto una radicale rivoluzione alle aziende e chi ne ha fatto le spese sono stati i lavoratori e le lavoratrici. Da qui il bisogno di nuove competenze per auto orientarsi – ci spiega Matteo Crivelli, orientatore e psicologo dell’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale – Oggi le transizioni nel mondo del lavoro sono sempre più frequenti e nel corso della propria carriera le persone devono essere pronte ad affrontarle. Il bilancio di competenze può aiutare a far fronte a questo bisogno, ma con un cambiamento sostanziale rispetto al passato. Anche se nella società c’è ancora l’aspettativa di trovare, attraverso le attività di orientamento, la soluzione preconfezionata ai propri problemi, va capito che questo non è più possibile. Serve qualcuno che accompagni le persone attraverso l’analisi del proprio percorso personale, per trovare uno sguardo introspettivo. Occorre avere capacità di sintesi per rendersi conto delle esperienze che ci possono regalare competenze, capacità che possono essere trasferite e che possono confluire anche in un percorso professionale, e questo per forza di cose implica un approccio personalizzato che vede l’utente attivo e non passivo all’interno del corso. Inoltre, il lavoro in gruppo, rafforza molto il singolo che non si sente solo, ma capisce che affronta un momento di cambiamento comune ad altri».
Shayda Askari, orientatrice e psicologa, racconta: «Noi ci differenziamo da altri enti privati e pubblici proprio nella modalità d’approccio. Partecipare al bilancio di competenza è una libera scelta della persona. Noi orientatori, che abbiamo spesso una formazione anche come psicologi, siamo gli accompagnatori di questo viaggio. Noi stessi abbiamo seguito un bilancio di competenza per sviluppare in maniera ottimale dei percorsi individuali, che non terminano con un elenco di capacità personali e professionali, ma che sfociano, invece, in uno o più progetti concreti. Facciamo un lavoro sulla persona e per la persona, offrendo tutti gli strumenti che servono loro anche per il futuro. Proporre una possibile applicazione delle proprie competenze è un altro elemento che ci distingue dalla maggior parte degli altri attori presenti sul territorio. Negli ultimi dieci anni abbiamo osservato un cambiamento nella casistica. All’inizio ci occupavamo di semplice orientamento: la persona veniva da noi dicendo che voleva fare l’università o un certo tipo di formazione professionale e si illustravano loro le varie possibilità. Ma con la crescente disoccupazione, la globalizzazione, le nuove tecnologie, sembra che i datori di lavoro cerchino l’impossibile e la gente perde coraggio e fiducia. Ecco allora che, prima di muoversi, è necessario fare un’introspezione ed è da qui che abbiamo deciso di iniziare. L’obiettivo è far fare il punto della situazione ad ogni individuo. Una volta fatto questo, insieme, si può elaborare un progetto per il futuro. A volte non serve nemmeno il progetto. La persona si rinfranca e prosegue con fiducia da sola. Il nostro obiettivo non è dunque collocare o ricollocare».
«La formazione in Svizzera è molto chiara e ben regolamentata – continua Crivelli – questo fa sì che spesso si ragioni in termini di diplomi o certificati. Mi muovo nel mio percorso di carriera grazie ai miei attestati. Quando però non ho modo di acquisire un diploma come faccio? A volte questo blocca la persona. Il bilancio sposta il focus dalla competenza certificata con un diploma alle competenze effettive che è possibile trovare all’interno dell’ambito della propria vita. Una persona acquista competenze anche facendo del volontariato, per esempio. Questo porta dei benefici, ti offre maggiore autostima e migliora la conoscenza di te stesso. Concorre a far sì che una persona si ponga in maniera diversa di fronte alle opportunità».
Il bilancio di competenze necessita un bagaglio di esperienza, e non è quindi rivolto a chi è in cerca di un primo impiego, ma questo non significa che non sia adatto a dei giovani adulti. Ci sono però dei requisiti minimi richiesti dagli organizzatori per poter prendere parte ai corsi, che partiranno il prossimo 27 agosto. Uno su tutti è una buona padronanza della lingua italiana.
«Si usa molto lo scritto come strumento di lavoro – riprende Shayda Askari – e quindi questo ha bisogno di una conoscenza linguistica adeguata. Nel percorso si impara a riconoscere dei momenti importanti della propria vita e a metterci sopra delle parole, a definirli. È un esercizio complesso anche per chi ha una buona conoscenza della lingua italiana. Lo sarebbe troppo per chi non ha una competenza linguistica sufficiente. Un altro elemento fondamentale è il desiderio di mettersi in gioco. È un percorso che implica un impegno personale. La persona deve essere disponibile a lavorare su se stessa, a mettersi a nudo, guardando sia le cose belle sia quelle che piacciono meno. Questo lavoro prevede una strategia a lungo termine, questo dà uno strumento d’azione che è più efficace di un collocamento diretto. A volte il punto è semplicemente il bisogno di una svolta personale per trovare la strada più affine alle proprie esigenze. Da questo percorso, sicuramente, si esce cambiati, ci si arricchisce».
Il corso Bilancio di competenze inizierà il prossimo 27 agosto per una durata complessiva di due mesi. Il numero massimo di partecipanti è di 10-12 persone.
Informazioni
www.ti.ch/orientamento, tel. 091 8146351