Stimolare la crescita di giovani talenti, ma anche costruire un centro di produzione artistica che sappia intercettare i bisogni del territorio e offrire al Ticino una nuova occasione di crescita anche sul fronte economico. Questo è uno degli scopi della Fondazione Claudia Lombardi per il teatro, realtà nata dall’amore della sua fondatrice per la drammaturgia e che desidera dare voce e sostegno anche alle idee di un Ticino giovane e con qualcosa da dire.
Le espressioni culturali sono una parte importante dell’identità di un territorio e offrono occasione per leggere desideri, bisogni e sensibilità della società nella quale viviamo. I luoghi fanno da cornice e sono elementi fondamentali per raccontare storie. Anche le storie di casa nostra. Ed è proprio il valore della storia e dei luoghi quello che ha spinto Claudia Lombardi, Presidente dell’omonima Fondazione, a scegliere come casa per il suo progetto l’ex ostello della gioventù di Figino. Un edificio di grande valore che dice molto della ricchezza e dell’accoglienza del nostro cantone. Una struttura che, come altre, ha negli anni acquistato un significato «altro» diventando simbolo. Villa Branca e La Romantica a Melide, il vecchio Sanatorio di Agra, il Palace di Lugano. Il loro destino è metafora di un Ticino in bilico tra passato e presente, specchio di una società che sta cercando, forse, una nuova identità nella quale riconoscersi. Diverse le sorti, diversi i racconti.
Oggi, l’ex Ostello di Figino, si appresta a diventare segno di un pensiero moderno che vuole coniugare cultura e imprenditorialità.
«La cultura in generale, e il teatro in particolare, sono linfa vitale per il territorio – spiega la Presidente Claudia Lombardi – un territorio che vive la cultura in prima persona è un territorio ricco, fertile e aperto. Ritenevo importante creare qualche cosa che non fosse istituzionale e che potesse diventare un punto di riferimento per i giovani artisti che iniziano una carriera da professionisti. Un’occasione per dare loro alcuni strumenti concreti utili alla crescita, non solo artistica, ma anche organizzativa. Il teatro è la mia grande passione e il Ticino la mia terra. Sono due elementi molto importanti della mia vita: non potrei immaginare di vivere altrove e men che meno senza teatro, per questo ho dato avvio alla Fondazione e per questo mi serviva un luogo adatto dove poter fattivamente sviluppare il progetto. L’ex ostello della gioventù di Figino è il posto ideale per poter dare una “casa” a un centro di creazione e residenza artistica. Una struttura centenaria dove si respira storia. Un valore per il nostro territorio».
Investire nei giovani per dare spinta al futuro. Salvaguardare un edificio antico, ma con un’ottica nuova. Un progetto articolato, quello della Fondazione Claudia Lombardi per il teatro, che intende mettere in campo un connubio tra arte, cultura e turismo in un’ottica di sviluppo del territorio. Uno spazio dove poter toccare con mano la creatività e il fermento culturale presente in Ticino e non solo, offrendo al turista che sceglie il Ticino come meta un’occasione unica.
«La struttura dell’ex ostello verrà ristrutturata e risanata internamente, ma è nostra ferma intenzione mantenere l’aspetto esteriore originale. La mia etica personale è orientata verso la preservazione di quanto di bello già esiste sul territorio e questa casa, con la ristrutturazione, vivrà una seconda vita. Nell’edificio principale verrà crea- ta la struttura ricettiva con la formula garni, ovvero alloggio e prima colazione, che ospiterà turisti, viaggiatori, congressisti e passanti durante la stagione che va da Pasqua a fine ottobre. Nella cascina adiacente, invece, verranno realizzate sale multifunzionali, che potranno essere utilizzate per seminari, conferenze, convegni, ma anche come sale prove per artisti di diverse discipline. Ci sarà posto per tutti ma certamente daremo precedenza al teatro. Da novembre a Pasqua saranno essenzialmente ospitati artisti in residenza che verranno da noi per lavorare ai propri progetti. La struttura sarà aperta tutto l’anno. Sicuramente la presenza di turisti non esclude quella degli artisti e viceversa. Un modo per mettere in relazione, accolti in un unico spazio, viaggiatori e cultura. È nostro desiderio creare una residenza multilingue che s’integri con il territorio.
L’obiettivo, ora, è di progettare il centro nei minimi dettagli affinché possa essere qualcosa di bello per tutti. Che possa essere utile per il territorio e necessario per il teatro. Non abbiamo ancora trovato un nome per la nostra nuova casa, ma stiamo pensando di indire un concorso affinché la gente ci aiuti a trovarlo: perché questa vuole essere la casa di tutti, uno spazio vivo dove accadono cose belle. Un luogo di incontro tra le arti e le genti. Un’oasi di bellezza nel cuore del Ticino» conclude Lombardi.