Un’anziana che non va in pensione

Motori - Per i suoi settant’anni la Porsche si rivela più vivace che mai e, oltre al suo museo, propone agli appassionati un nuovissimo modello pieno di grinta
/ 02.07.2018
di Mario Alberto Cucchi

Compie settant’anni ma non li dimostra per nulla. Stiamo parlando di Porsche, la Casa automobilistica che con le sue sportive ha riempito i sogni di più generazioni. Amata da nonni e nipoti oggi festeggia il suo compleanno con una mostra – www.porsche.com/museum/en/ – e tante novità. «70 anni di auto sportive Porsche» così si chiama l’esposizione speciale allestita presso il Museo Porsche di Stoccarda che resterà aperta sino al 6 gennaio 2019. 

Vi si possono ammirare oltre 75 modelli. Dalla leggendaria Porsche 356 «Numero 1» Roadster del 1948 alla recente Porsche Mission E a emissioni zero. Proprio in occasione dell’inaugurazione della mostra, Porsche ha ufficialmente scelto la denominazione della sua prima auto a trazione esclusivamente elettrica che verrà prodotta in serie. Arriverà nelle concessionarie nel 2019 ed è derivata proprio dalla concept Mission E. Come si chiama? Taycan. Un nome di origine orientale che si può approssimativamente tradurre come «puledro vivace».

Un nome che vuole richiamare l’immagine raffigurata dal 1952 al centro dello stemma di ogni Porsche. Un disegno che raffigura un destriero pronto a saltare. La sportiva a zero emissioni della Casa tedesca è equipaggiata con due motori sincroni a magneti permanenti con potenza complessiva di sistema di oltre 600 cavalli per un’accelerazione da 0 a 100 orari in meno di 3,5 secondi e per un’autonomia superiore ai 500 chilometri. Porsche ha inoltre confermato che raddoppierà a 6 miliardi di euro gli investimenti nella mobilità elettrica entro il 2022.

Se da una parte si guarda al futuro, dall’altra progettisti e ingegneri Porsche hanno deciso per questo speciale settantesimo di fare un regalo a tutti gli appassionati guardando al passato. Si chiama 911 Speedster Concept e con le sue linee mozzafiato conquista al primo sguardo. Si tratta di una cabriolet sportiva con due posti secchi del cui sviluppo si è occupato il reparto Motorsport che ha già dato alla luce 911 GT2 RS e 911 GT3 RS. La carrozzeria larga della concept car realizzata nei tradizionali colori Silver GT e Bianco è stata presa a prestito dalla 911 Carrera 4 Cabriolet. Attenzione però: i parafanghi, il cofano anteriore e il carter posteriore sono stati realizzati in materiale composito in fibra di carbonio ultra leggera. Dettagli da «corsa» come anche il tappo del serbatoio centrale stile anni ’50 posizionato proprio nel mezzo del cofano anteriore.

I numeri sono da far girare la testa. Sotto il cofano si cela infatti un motore sei cilindri da oltre 500 cavalli e che raggiunge i 9000 giri al minuto. La scocca bicolore copre un telaio che deriva dalla supersportiva 911 GT3. Belli i cerchi Fuchs da 21 pollici, per la prima volta proposti con dado centrale. Monolitici i due scarichi centrali realizzati in titanio. Il cambio è un tradizionale manuale a sei rapporti. Guardandola attentamente ci si accorge di una speciale copertura in fibra di carbonio collocata dietro i sedili anteriori che nasconde la struttura di protezione in caso di ribaltamento e crea quell’andamento a «doppia bolla» che da sempre caratterizza la linea di queste vetture sportive. Insomma un richiamo alla 911 Speedster del 1988. 

Due lamelle a contrasto di colore nero collocate fra le due «gobbe» aggiungono un tocco di aerodinamicità, mentre sul deflettore dell’aria in plexiglas trasparente campeggia l’incisione del logo ’70 anni di Porsche. Una decisione sulla trasformazione da prototipo in realtà produttiva di serie sarà presa nei prossimi mesi e in ogni caso la vettura non sarà presentata prima del 2019. Questa Speedster è obiettivamente bella, incrociamo le dita.