Una vacanza per tutti

Turismo Inclusivo – L’associazione, nata di recente nel Locarnese, organizza vacanze senza barriere, con servizi di cura e di accompagnamento per persone con disabilità e anziani
/ 22.01.2018
di Stefania Hubmann

Un concetto innovativo di vacanza che parte dal Ticino per rendere inclusiva non solo la vita quotidiana delle persone disabili e anziane ma anche periodi di svago lontani da casa o dalle residenze che le ospitano. Grazie a soluzioni ad hoc e a una rete di partner cresciuta negli anni è oggi possibile offrire nel nostro Cantone e nel resto della Svizzera vacanze senza barriere, con servizi di cura e accompagnamento. L’associazione Turismo Inclusivo, nata di recente, è il risultato di un impegno ventennale che si è sviluppato nel Locarnese e il cui punto di riferimento è Anna Maria Sury, vicesindaco di Muralto, attiva professionalmente e come volontaria in diversi enti cantonali e nazionali che si occupano del sostegno a persone con difficoltà. Rappresenta, fra gli altri, al Sud delle Alpi la Fondazione Claire & George, che a livello svizzero ha promosso a partire dal 2013 il concetto di hotelspitex.

Ammirare un panorama, compiere una gita sul lago, fare acquisti in centro città sono piaceri che appagano e ai quali non si vorrebbe mai rinunciare. Come realizzarli quando una malattia, un incidente o anche solo l’invecchiamento riducono l’autonomia, in particolare a livello motorio? Per Anna Maria Sury, infermiera con formazione in ambito neurologico, la risposta è venuta dall’esperienza, unendo persone e informazioni provenienti da diverse associazioni. In effetti Turismo Inclusivo, presieduto da Sabina Behmen Iampietro, è composto da rappresentanti dell’Associazione Locarnese e Valmaggese di assistenza e cure a domicilio (ALVAD), dall’Associazione SLA Svizzera (ALS Schweiz) e dalla sezione della Svizzera Italiana (ASLASI), dalla già citata Fondazione Claire & George, dall’Associazione Muralto per Tutti e dall’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia.

Spiega Anna Maria Sury: «Per poter accogliere il turista di ogni età e abilità offrendogli le informazioni e i supporti di cui necessita per motivi di salute, è indispensabile la stretta collaborazione fra più settori, da quello turistico per le strutture a quello sanitario (ALVAD si occupa da anni di utenti in vacanza nella sua zona di intervento), alle organizzazioni specializzate come nel caso della SLA. È proprio organizzando da sette anni nella nostra regione una settimana di vacanza in agosto per persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica, provenienti dal resto del Svizzera ma anche dallo stesso Ticino, che abbiamo capito il potenziale di questa attività. Ora l’associazione ci permette di strutturare queste possibilità, promuovendo nel contempo una formazione mirata destinata ai futuri accompagnatori turistici per persone con disabilità».

Chi sono al momento gli accompagnatori? «Grazie all’associazione Muralto per tutti, impegnata in attività culturali, ricreative e sociali volte a prevenire il disagio, possiamo contare su diversi giovani interessati a partecipare a questo tipo di accompagnamento. In alcuni casi l’esperienza vissuta con la vacanza SLA ha persino permesso loro di maturare una scelta professionale nella medesima direzione. Partecipano inoltre adulti motivati e con tempo libero a disposizione. Grazie agli accompagnatori i turisti con problemi di salute possono muoversi nei dintorni, approfittando delle offerte della regione. Per chi viaggia in famiglia si tratta di un sostegno indispensabile per permettere a tutti i partecipanti di godere la vacanza, facilitando l’organizzazione di attività distinte. Agli accompagnatori avevamo finora assicurato un’istruzione individuale che Turismo Inclusivo ha trasformato in un apposito corso organizzato dalla Croce Rossa». La formazione è suddivisa in due moduli. Il primo, di dieci ore, si è svolto lo scorso novembre con una decina di iscritti. La seconda parte, dedicata all’approfondimento, è prevista la prossima primavera.

Fra i partecipanti al corso anche Lara Mozzettini di Gambarogno, iscritta al terzo anno della Scuola superiore alberghiera e del turismo. «Il corso che ho seguito – spiega la giovane studentessa – è incentrato sul comportamento da seguire quando si accompagnano persone disabili, ad esempio durante un’intera giornata. Indicazioni pratiche permettono di imparare a manovrare la carrozzella, a spostare correttamente gli utenti, ad accompagnarli alla toilette, a verificare il tipo di alimentazione adatto, il tutto a dipendenza della malattia. Quest’ultima può anche essere all’origine di reazioni particolari alle quali bisogna saper reagire in modo adeguato. Molto importante è pure la preparazione dell’uscita. Non si può improvvisare e il lavoro dietro le quinte è intenso ma essenziale». In collaborazione con Turismo Inclusivo Lara Mozzettini sta ora preparando il lavoro di diploma su questo tema nell’ottica però di proporre la formazione ad albergatori e operatori turistici. Una sensibilizzazione in questo ambito ancora manca. Capire quale approccio privilegiare con il turista disabile, sapere gestire al meglio la convivenza con gli altri ospiti, conoscere gli aspetti sui quali focalizzare l’attenzione per facilitare il soggiorno senza mettere a disagio nessuno, sono elementi essenziali di un accoglienza che deve saper bilanciare spontaneità e consapevolezza. Da rilevare, che «Salute e benessere» è uno specifico filone di promozione turistica dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia.

Per trovare in Ticino e nel resto della Svizzera alberghi attrezzati per persone con problemi di salute, si può consultare il catalogo della Fondazione Claire & George, in grado di organizzare soggiorni più o meno lunghi per persone sole o accompagnate. In Svizzera il servizio di cure a domicilio è garantito su tutto il territorio e può quindi essere programmato anche in un albergo fuori Cantone senza costi aggiuntivi. Di qui il termine hotelspitex usato dalla fondazione. Non sono invece incluse le spese per i mezzi ausiliari e per gli accompagnatori, sovente però coperte da enti benefici. «La fondazione – spiega la direttrice e iniziatrice del progetto Susanne Gäumann – è una sorta di agenzia specializzata che offre vacanze su misura, indipendentemente dall’età e dalle esigenze. Rispondiamo, attraverso una consulenza gratuita, ai bisogni specifici dei clienti, organizzando trasporto, soggiorno, mezzi ausiliari e cure».

Il ruolo della Fondazione, con sede a Berna e sviluppatasi a partire da un progetto pilota, è riconosciuto a livello nazionale. Lo scorso novembre è stato premiato con l’attribuzione del Design Price Switzerland 2017 nella categoria Focus Ageing Society. «Questo premio – prosegue la direttrice – ha per noi grande valore, perché ci offre visibilità e rappresenta un incentivo per il turismo senza barriere. Viene infatti così riconosciuta l’esigenza anche da parte delle persone disabili di poter scegliere camere d’albergo non solo funzionali, ma pure curate nel design. Questo aspetto riveste un’importanza crescente in relazione all’invecchiamento della popolazione, realtà che tocca da vicino tutti noi».

Il nome stesso della Fondazione rivela l’attenzione per i dettagli. Claire & George vuole richiamare le figure di chi cura (la versione inglese «care» è contenuta in Claire) e di chi assicura il servizio alberghiero come maggiordomo/cameriere. In quattro anni di attività la Fondazione ha organizzato 10mila notti negli hotelspitex in tutte le regioni del Paese. La clientela, per il momento soprattutto svizzero tedesca, preferisce le zone caratterizzate da un bel paesaggio e della presenza del lago, per cui il Ticino è una meta ambita. Un altro elemento di valutazione importante – aggiunge Susanne Gäumann – è la durata del viaggio con relativi mezzi di trasporto. Importante pure che la destinazione non sia isolata. I clienti cercano svago, cercano vita. Negli ultimi anni Claire & George ha registrato un importante aumento delle persone anziane e grazie ad Internet le richieste giungono anche dall’estero, soprattutto da Germania e Stati Uniti.

Senza un eccessivo aggravio del budget destinato alle vacanze e sfruttando in gran parte risorse esistenti, oggi anche chi è confrontato con problemi di salute può trascorrere le ferie in splendide località con o senza i familiari, vivendo esperienze emozionanti quali la minivacanza con i figli piccoli o la trasferta per una partita di calcio. Iniziative come quelle di Turismo Inclusivo e Claire & George stanno creando offerte innovative che si sviluppano velocemente proprio perché rispondono al bisogno di libertà e autonomia delle persone. Magari per alcune di loro non è più possibile compiere viaggi lunghi, ma possono comunque allontanarsi dalla routine in tutta sicurezza, trovando nel luogo di villeggiatura lo specifico sostegno di cui hanno bisogno.

Informazioni
Turismo Inclusivo, c/o Giacomo Gilardi, Via San Gottardo 38, 6600 Muralto. Tel. 079 2316131