«È il momento di ricordare alle persone il progetto lanciato questa primavera per la posa di nidi artificiali che possano aiutare concretamente la nidificazione delle specie urbane»: così esordisce Célia Diaz, presidente dell’associazione APUS (Associazione Protezione Uccelli Selvatici) per sottolineare uno dei tanti obiettivi che il sodalizio realizza a favore dei volatili. La promozione della posa di nidi artificiali non va unicamente a beneficio delle specie urbane: «Il periodo autunno–inverno è ideale per la loro collocazione perché, in questo modo, gli uccelli iniziano a prendere confidenza e sarà più facile che la cassetta venga utilizzata in primavera. Inoltre, quando i migratori arriveranno, troveranno nuovi spazi per la nidificazione a loro disposizione».
La posa dei nidi artificiali è molto cara alle associazioni che, come APUS, si occupano e sostengono le specie urbane e migratorie, che la ritengono essenziale alla sopravvivenza degli uccelli, il cui habitat è messo sempre più a dura prova dall’urbanizzazione e talvolta dall’intolleranza dell’essere umano: «È appurato che vi sia una carenza dei luoghi di nidificazione alla quale possiamo supplire proprio con la posa di questi nidi». In tal modo, si vengono a creare nuovi luoghi in cui gli uccelli possono nidificare, salvaguardando le specie urbane e accogliendo, come ci ha spiegato la nostra interlocutrice, quelle migratorie. Parecchi i vantaggi offerti da questa soluzione: «Questi nidi offrono una migliore protezione dalle intemperie con conseguente maggiore successo riproduttivo; sono più duraturi e resistenti delle cavità naturali e questo ci permette di offrire un posto protetto per parecchi anni a venire».
I vantaggi non riguardano unicamente i volatili: «Anche l’essere umano ne beneficia, perché con la posa ragionata in luoghi prescelti dall’uomo, si scongiurano le problematiche legate agli escrementi, evitandone la posa sopra finestre o cornicioni, ad esempio. Abbiamo differenti modelli che si adattano alle diverse specie; la loro posa viene studiata anche a beneficio della loro integrazione estetica sull’edificio: sono belli da vedere, le persone ne vanno fiere e gli uccelli ne traggono vero beneficio!». Aderire a questa nobile iniziativa è semplice: «Chiediamo alle persone di prendere contatto direttamente con noi (www.apusapus.ch) per ricevere una consulenza specifica al caso loro; dopo un sopralluogo valutiamo la fattibilità della posa e decidiamo insieme quando agire».
L’unione fa la forza: «Il progetto resta aperto a tutti i richiedenti, ai Comuni e alle scuole; per la nostra consulenza, i sopralluoghi per verificare su quali specie dobbiamo intervenire e quali casette sono più adatte, e il nostro lavoro di volontariato, chiediamo solo un contributo per le spese di fissaggio delle casette, ma ogni offerta è benvenuta e ci permette di proseguire con i nostri intenti a favore degli uccelli». Intenti che, in questa stagione, si focalizzano anche sulle mangiatoie: «Anche in inverno gli uccelli selvatici sanno procacciarsi il cibo da soli, fino a quando nevica o gela. Solo allora dobbiamo aiutarli a nutrirsi offrendo loro il cibo piazzato in posti strategici». Dunque, anche se non è sempre strettamente necessario, rifornire gli uccelli di granaglie durante la stagione fredda può essere davvero di aiuto: «Soprattutto in città, dove spesso lo spazio verde è esiguo».
La signora Diaz rende però attenti sul fatto che non bisogna utilizzare scarti della nostra tavola o prodotti di panetteria perché l’alimentazione sbagliata può portare a conseguenze disastrose e a danni irreparabili: «Nelle apposite mangiatoie è sempre necessario offrire alimenti idonei ed è importantissimo che la struttura della mangiatoia sia adeguata al suo scopo, essendo un luogo di aggregazione per i volatili». Il rischio, di fatto, è dato dal via vai che potrebbe portare facilmente a un possibile accumulo di batteri e parassiti: «La posa delle mangiatoie implica un continuo controllo, costante rifornimento di cibo e pulizia». Per questo, la nostra interlocutrice sottolinea la necessità di dotarle di un dispensatore di cibo con attorno dei posatoi: «Questo impedisce che gli uccelli lascino escrementi sui posatoi o sui semini; inoltre, è davvero indispensabile pulire regolarmente la mangiatoia con acqua bollente».
Tanti gli accorgimenti che bisogna avere qualora si decidesse di aiutare gli uccellini a sopravvivere con maggiore agio alla stagione fredda, compreso il fatto di non dare mai cibo per terra: «Non bisogna mai posare per terra o sui davanzali le apposite palline o le casette, perché i gatti le riconoscono perfettamente e tengono d’occhio gli uccellini che vengono a sfamarsi, con le conseguenze che possiamo facilmente immaginare». A questo proposito, qualche inverno addietro l’ornitologo Giorgio Vanossi aveva affermato che un uccellino che raccoglie le granaglie cadute per terra in effetti esiste: «È la passerina scopaiola, un passerotto con testa e petto grigi, l’unica che becca solo da terra. Ma è molto furba: attende che dalle casette gli altri uccellini facciano cadere le granaglie per terra e si nutre senza farsi acchiappare dal gatto». Ma anche a questo passeroide non bisogna mai offrire il mangime per terra, si raccomandano gli esperti.