Un RiTrovo per tutti

Pro Senectute – A Mendrisio è nato un mercatino che è anche una portineria di quartiere e che con il suo ricavato aiuta l’associazione Alessia
/ 08.11.2021
di Stefania Hubmann

Un RiTrovo per reperire mobili, suppellettili e altri oggetti usati, come pure quale punto d’incontro per residenti e visitatori. Gioca di nuovo sul doppio senso del suo nome la più recente portineria di quartiere aperta dalla Fondazione Pro Senectute Ticino e Moesano nel Mendrisiotto. Come l’osteria sociale BarAtto e l’atelier di sartoria DaCapo di Morbio Inferiore, il mercatino situato in zona svincolo autostradale a Mendrisio (via Borromini 15) al di là della sua funzione pratica ha obiettivi di natura sociale che trascendono il focus di Pro Senectute sugli anziani. Quest’ultimo progetto crea addirittura un ponte con le generazioni più giovani, in particolare con i bambini bisognosi di cure pediatriche. Il ricavato delle vendite viene infatti devoluto all’associazione Alessia che già beneficia dell’incasso di analoghi mercatini nel Sopraceneri.

Due enti con finalità diverse ma animati da un medesimo spirito di servizio hanno a loro volta trovato un punto d’incontro dando vita ad una nuova sinergia. Pro Senectute dal Mendrisiotto guarda alla possibilità di sviluppare una rete di portinerie di quartiere anche nel Sopraceneri, mentre l’associazione Alessia, maggiormente radicata in quest’ultima parte del cantone, coglie l’occasione di farsi conoscere più a sud. Ai primi eventi promossi al RiTrovo – la festa serale di fine estate e la castagnata autunnale – seguirà un aperitivo natalizio organizzato dall’associazione.

Lo spazio del mercatino è messo a disposizione gratuitamente da Alloggi Ticino, proprietaria dei quattro edifici residenziali che ospitano complessivamente oltre sessanta appartamenti. Il grande locale è occupato dall’arredo che Pro Senectute raccoglie attraverso il servizio ConTatto. Quest’ultimo è attivo sull’insieme del territorio cantonale occupandosi di ritirare il mobilio soprattutto di persone in età avanzata che lasciano il proprio domicilio il più delle volte per trasferirsi in casa anziani. In questa delicata fase di spostamento esse apprezzano di poter affidare i loro beni a un ente che li riutilizzerà a scopo benefico. Un deposito a Novazzano permette di gestire il flusso della merce in entrata e uscita dal mercatino. All’esterno di quest’ultimo vi è uno spazio adatto per organizzare animazioni e incontri. Pure presente un parco giochi che sarà ripristinato nella sua funzione. Nel complesso residenziale vivono in prevalenza anziani e famiglie, ai quali si sono aggiunti di recente alcuni studenti del vicino campus SUPSI. A causa di diverse situazioni di fragilità, il tessuto sociale è piuttosto labile e necessita di essere attivato.

«Questo è il primo obiettivo della portineria di quartiere», spiega Carmine Miceli, responsabile del Servizio Lavoro Sociale Comunitario di Pro Senectute. «Come già avvenuto a Morbio Inferiore, la nostra presenza nel quartiere è volta a stimolare l’integrazione facendo in modo che gli abitanti diventino protagonisti della vita sociale locale. L’osteria, la sartoria e il mercatino sono luoghi d’incontro dove vengono promosse la partecipazione e la solidarietà. Fino ad alcuni decenni fa questi comportamenti erano spontanei, mentre nella società odierna in determinati contesti hanno bisogno di essere stimolati e strutturati». Un secondo obiettivo del progetto evidenziato dal nostro interlocutore è l’inserimento sociale. Esso avviene attraverso le misure AUP (Attività di utilità pubblica) gestite dall’Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento. «Queste misure consentono alle persone in assistenza di ritrovare un’attività basata per lo più sulle loro competenze artigianali ma pure sulle loro passioni; una combinazione che permette al mercatino di animarsi».

Quest’ultimo, aperto la scorsa primavera, ha già i suoi fedeli visitatori che tornano alla ricerca di quadri, dischi e altri oggetti che attirano l’attenzione degli appassionati dell’usato. L’apertura verso l’esterno è un aspetto importante del progetto, come sottolineano gli educatori Michele Ferrari e e Jacopo De Pol, ai quali è affidata la gestione della struttura. Precisa Ferrari: «Siamo aperti dal lunedì al venerdì (9-13/14-18), giorni durante i quali garantiamo ai residenti servizi di prossimità senza però essere custodi degli stabili. La presenza di una marcata interculturalità implica la necessità di fornire consigli e informazioni sui servizi a disposizione o sul funzionamento di determinate pratiche. Sovente però queste persone hanno solo bisogno di parlare, di essere ascoltate. Stiamo diventando un punto di riferimento che collabora intensamente con l’Ufficio antenna sociale e l’Ufficio famiglie e giovani della Città».

Sui giovani si concentra Jacopo De Pol che può contare su una lunga esperienza con la prima infanzia. «La popolazione dei bambini è la più semplice da avvicinare. Le attività che abbiamo proposto hanno avuto successo anche se siamo ancora in una fase di monitoraggio. I partecipanti sono stati coinvolti nella visione del parco giochi del comparto e nella più ampia iniziativa comunale organizzata in occasione del Democracy Day lo scorso settembre. È stato loro chiesto di progettare e costruire il loro parco giochi ideale. Un approccio che si inserisce nell’ottica del progetto internazionale “La Città delle bambine e dei bambini” al quale Mendrisio ha aderito».

Ai bambini malati e alle loro famiglie va invece il ricavato del mercatino. La collaborazione di Pro Senectute con l’associazione Alessia risale all’apertura dell’osteria sociale BarAtto, per la quale si è fatto capo ai mercatini attivi in suo favore per buona parte dell’arredo. L’associazione è impegnata dal 2004 principalmente su due fronti: il sostegno materiale e morale alle famiglie con bambini che necessitano di cure particolari in centri specialistici oltre Gottardo (circa 150 ogni anno) e la partecipazione allo sviluppo delle cure pediatriche in Ticino con l’acquisto di macchinari, nuove infrastrutture e materiale. In quasi vent’anni di attività ha colmato diverse lacune con l’incubatrice da trasporto per ambulanza e elicottero, l’ambulanza pediatrica e un simulatore robotico per la chirurgia pediatrica. Ha pure provveduto a dotazioni meno appariscenti ma altrettanto importanti quali le borse pediatriche per le ambulanze e un manichino pediatrico per le esercitazioni del personale.

Ascoltare, fornire informazioni, promuovere l’incontro, assicurare solidarietà come pure sostegno concreto alla creatività del singolo sono i ruoli essenziali della portineria di quartiere di Pro Senectute che li promuove associandoli di volta in volta ad un’attività pubblica. Il desiderio di creare nuove reti sta già prendendo forma con la portineria di quartiere VIAVAI a Bellinzona e l’innovativo cine-caffè che dovrebbe essere aperto entro fine anno a Gordola. Le linee guida del progetto sono sempre le medesime, lo spunto e l’ubicazione dipendono invece dalle dinamiche presenti sul territorio.

Informazioni
Mercatino e portineria di quartiere RiTrovo: tel. 077 4328879
Associazione Alessia: www.associazione-alessia.ch