Un nuovo concetto per la Fortezza

Il progetto di promozione del complesso legato ai tre castelli della capitale viene aggiornato ed esteso alle murate, sulla scia anche del risveglio di interesse riscontrato lo scorso anno
/ 05.07.2021
di Nicola Mazzi

Nel dizionario la Fortezza è «un’opera di fortificazione costituita essenzialmente da una cinta di mura di notevole spessore e di opere addizionali aderenti o avanzate (torri, caponiere, rivellini)». Questo è il significato alla base del nuovo concetto che rinchiude in sé i tre castelli di Bellinzona, la murata e la cinta muraria. Quindi non più le varie edificazioni separate, ma un’unica fortezza con un proprio logo.

Un cambio di paradigma che ha diverse origini. Da un lato la volontà di segnare un nuovo passo dopo alcuni anni (tra il 2010 e il 2017) segnati da alcuni problemi finanziari, con scoperti accumulati di oltre mezzo milione di franchi. D’altro lato è un segnale concreto verso l’iniziale richiesta dell’Unesco secondo la quale il patrimonio storico di Bellinzona va considerato nel suo insieme, e quindi composto dai tre castelli (Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro), ma pure dalla murata e dalla cinta muraria. È utile ricordare in questo senso che il complesso difensivo medievale di Bellinzona con i suoi tre castelli e le imponenti mura merlate è patrimonio dell’umanità dal 2000.

Lo scopo del cambiamento è quello di fare di questo complesso monumentale un luogo privilegiato per l’apprendimento e la divulgazione – anche e specialmente per un ampio pubblico – della storia di questo particolare territorio e allo stesso tempo realizzare un veicolo di efficace promozione turistico-culturale della regione e del Cantone.

La città sta lavorando da tempo al nuovo concetto Fortezza. Infatti, già nel marzo di quest’anno il Consiglio comunale aveva stanziato per valorizzare l’intero complesso un credito di 1,8 milioni di franchi. A questi si è aggiunto un nuovo messaggio del Municipio per un credito di 1,3 milioni. Fondo che servirà per l’ampliamento e un nuovo sistema di illuminazione della Fortezza. Come ha ricordato il sindaco Mario Branda l’attuale illuminazione ha più di 30 anni e oltre il 40% delle lampade non funziona più. Lampade che non possono essere sostituite perché non più fabbricate.

L’obiettivo del progetto non è la sola sostituzione tecnica delle lampade, ma l’impegno è volto a valorizzare maggiormente i monumenti stessi. Si intende perciò potenziare e migliorare le attuali superfici illuminate, mettere in rilevo importanti elementi architettonici che non erano stati presi in esame nel progetto originale, come per esempio i bastioni a valle del castello Montebello. Infine, si prevede l’illuminazione di alcune parti come la murata in Piazza del Sole, che dovrà essere considerata all’interno della nuova illuminazione della piazza, e alle mura della Cervia e inserite nella riqualifica totale a seguito della nuova stazione ferroviaria prevista a Piazza Indipendenza. Un progetto globale, quindi, che dovrebbe essere completato entro la fine del 2022.

Il nuovo concetto inglobante è anche in linea con le proposte marketing dell’OTR Bellinzonese e Alto Ticino. La Fortezza è infatti – più di prima – uno dei principali attrattori turistici non solo del comprensorio, ma di tutto il Cantone. Grazie alla qualità dell’offerta espositiva e a una promozione mirata è stato possibile ottenere nel 2020 dei numeri record per quanto riguarda l’affluenza a mostre ed esposizioni. Nonostante la delicata situazione pandemica, il numero raddoppia se si guarda ai visitatori complessivi del patrimonio Unesco. Turisti che provengono principalmente dal mercato interno e, oltre alla Svizzera tedesca, dallo scorso anno c’è stato un importante aumento anche dei turisti romandi. Secondo i responsabili delle campagne turistiche questi sono ancora i mercati di riferimento principali delle campagne di comunicazione e di promozione dell’anno in corso. Persone che, oltre alla visita, possono godere dei ristoranti presenti all’interno dei tre manieri.

Non da ultimo il Cantone, attraverso l’Ufficio dei beni culturali, ha ideato un’applicazione per smartphone che offre la possibilità di avere una guida in quattro lingue della mostra archeologica situata al castello di Montebello. Il nuovo percorso espositivo ripercorre la storia del maniero medievale e gli interventi di restauro che lo hanno caratterizzato, nonché le principali tappe che hanno segnato la storia dell’uomo ricostruite grazie ai reperti archeologici riportati alla luce nella regione.

I primi risultati positivi stanno arrivando. E proprio nelle scorse settimane è stato presentato il bilancio del 2020, il primo sotto il diretto controllo della città. La gestione della Fortezza di Bellinzona ha infatti fatto registrare un avanzo d’esercizio. L’utile di 204’000 franchi è stato conseguito anche grazie alla numerosa presenza turistica nonostante la chiusura forzata a causa delle misure sanitarie di marzo e aprile. In particolare, è stata azzeccata la programmazione degli eventi per l’animazione dei tre castelli cittadini (in collaborazione con l’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese Alto Ticino) che si è focalizzata tanto sulla qualità degli allestimenti, quanto su personaggi di richiamo quali ad esempio la mostra 3D a Sasso Corbaro dedicata a Leonardo Da Vinci. L’idea di quest’anno è quella di ripetere la formula e, si spera, le cifre record, con l’esposizione dedicata a un altro grande artista italiano, Raffaello, che sarà sempre in 3D e visitabile fino al mese di novembre. Il tutto è simboleggiato dal logo, che attraverso un segno grafico esplicita il nuovo corso. Infatti, oltre alla triade di merli che richiamano i tre manieri della città è indicata anche una piccola porzione di mura a rappresentare la cinta e la murata.