Un futuro da condividere

Festival del Tempo – L’associazione Futuranda si propone di realizzare una rete di conoscenze e rapporti umani fra le associazioni che operano nel Mendrisiotto
/ 14.05.2018
di Stefania Hubmann

Una giornata per divertirsi, ma anche per riflettere. Un’occasione per condividere piuttosto che sentirsi soli. Un filo conduttore che unisce anche se a volte sembra tiranno. Con il Festival del Tempo, in programma il prossimo 27 maggio a Chiasso, l’associazione Futuranda si fa promotrice di un nuovo approccio di collaborazione culturale per favorire la crescita personale in un contesto collettivo. I numerosi enti attivi nel Mendrisiotto sono stati invitati a unire le forze non tanto per coordinare le proposte, quanto per incontrarsi, conoscersi e potersi quindi confrontare sulle rispettive attività e soprattutto a livello umano. Per la prima manifestazione pubblica, Futuranda ha scelto un tema attuale e trasversale alle diverse associazioni: il tempo. Ci sarà quindi l’opportunità per tutti, dai più piccoli agli anziani, di scoprire svariati aspetti di questo concetto in maniera ludica come pure attraverso occasioni più ponderate. Basta scorrere i titoli delle attività per capire quanti stimoli offrirà il festival. Le proposte sono una ventina disseminate in diversi punti della città per incoraggiare il movimento e l’esplorazione di luoghi magari poco conosciuti. Dalla mostra sul tempo al laboratorio «Trova il tempo per ridere», dai ritmi del mondo per i bambini alla bacchetta magica del tempo, dall’impiego creativo del tempo al più concreto tempo di degradamento dei materiali nell’ambiente, alle ere geologiche del Parco della Breggia. Ci saranno quindi angoli per i bambini, giochi, ginnastica, mostre, musica, danze, proiezioni e conferenze.

Un momento comune conviviale è previsto a mezzogiorno con la maccheronata che si svolgerà nella piazzetta davanti alla Posta nella tendo-struttura già posata per un altro evento. Fulcro della manifestazione, la struttura in serata ospiterà la premiazione del concorso fotografico abbinato al festival. Da rilevare, all’interno del programma, le pillole di riflessione ispirate ai TED Talks (brevi presentazioni di esperti per condividere idee interessanti). La Maratona TED chiassese si svolgerà all’aperto, attirando l’attenzione con interrogativi come «Ho tempo, come lo posso usare?», «Qual è il prezzo del tuo tempo?» e chinandosi su sfide presenti e future quali la moneta intera e le criptovalute.

Questi temi ben riflettono lo spirito con il quale è stata fondata Futuranda, gestita da un ampio comitato di cui è portavoce Manuela Pagani Larghi. «Con questa associazione, nata formalmente nell’autunno 2017 ma al cui progetto lavoriamo da un paio d’anni, desideriamo promuovere un lavoro collettivo in una nuova direzione che favorisca l’ascolto dell’altro, la condivisione, la riflessione e la co-creazione. Il compito di realizzare una rete fra le associazioni che operano nel distretto non è limitato alla semplice piattaforma organizzativa, ma è inteso piuttosto quale catalizzatore di incontri e rapporti umani fra i diversi attori. Abbiamo maturato la convinzione di voler agire in controtendenza rispetto alle logiche che dominano la società nella quale viviamo, in particolare l’individualismo e il ruolo del denaro. Per questo motivo desideriamo pure proporre riflessioni su temi universali attraverso un approccio multidisciplinare che permetta di rafforzare lo spirito critico. La tendenza, anche nella promozione culturale, è quella di favorire la specializzazione e di lavorare a compartimenti stagni. Dal nostro punto di vista invece, per comprendere la crescente complessità della realtà, è necessario essere più aperti e sviluppare relazioni autentiche a fini collaborativi».

L’applicazione dei principi chiave di Futuranda parte in primo luogo dallo stesso comitato. Da un lato il lavoro è organizzato secondo un modello orizzontale, facendo tesoro delle esperienze di vita e professionali dei diversi membri, dall’altro i costi sono ridotti al minimo proprio per evitare di accordare al denaro quell’importanza che ha invece acquisito nel funzionamento della nostra società. «La stretta collaborazione fra gli enti che operano sul medesimo territorio – spiega la portavoce di Futuranda – è una necessità condivisa. È infatti sempre più difficile trovare le persone disposte ad impegnarsi nelle associazioni locali, così come diventa arduo reperire i fondi in un contesto economico ancora precario. Notiamo che a mancare all’appello sono soprattutto i giovani. Anche nell’organizzazione del Festival del Tempo non è stato semplice riuscire a coinvolgere gli adolescenti. Speriamo di esserci riusciti con la proposta del parkour (attività atletica basata sul principio di muoversi velocemente e con agilità nell’area urbana superando ostacoli di vario genere) e un laboratorio di ritmi di capoeira. Abbiamo cercato di offrire esperienze per ogni fascia di età, con un’attenzione particolare rivolta all’inclusione, sia essa legata alla disabilità come alla multiculturalità. Sono inoltre stati sollecitati i media e i commercianti locali, invitati questi ultimi a lanciare la manifestazione attraverso le loro vetrine».

Il programma è intenso, con momenti leggeri ed altri più impegnativi in modo da soddisfare le aspettative di tutti e da svelare le due direzioni nelle quali intende muoversi Futuranda: la condivisione e la riflessione. Quest’ultima deve interessare in prima battuta le associazioni che partecipano al progetto, chiamate a loro volta a stimolare il pubblico. Per i promotori l’individualismo, la separazione, la gerarchia, il controllo non sono fonti di benessere. Sentono quindi la necessità di agire prima di raggiungere estremi come quello che ha visto alcuni mesi or sono in Gran Bretagna la creazione del Ministero della solitudine con lo scopo di alleviare la sofferenza generata da tale condizione.

Informazioni
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