Un coach che ti accompagna

Giovani e lavoro – Il nuovo progetto Coaching Trans Fair 2 di SOS Ticino aiuta coloro che a causa della pandemia faticano a trovare un impiego, non sono riusciti a terminare l’apprendistato o hanno abbandonato il percorso di studi
/ 30.11.2020
di Guido Grilli

Giovani lasciati a casa dall’azienda o neppure assunti, causa Covid. La pandemia, oltre alla tragedia sanitaria, può recare con sé un’altra grave conseguenza: la perdita del posto di lavoro. Da qualche settimana chi è confrontato con questa problematica può ottenere il sostegno di Soccorso Operaio Svizzero (Sos) Ticino, che proprio per fronteggiare la disoccupazione giovanile ha inaugurato un nuovo progetto gratuito denominato «Coaching Trans Fair 2» con l’obiettivo di supportare i giovani nella ricerca di un impiego e nel reinserimento professionale. Un progetto destinato a maggiorenni di età compresa tra i 18 e i 30 anni, domiciliati in Ticino, in possesso di un attestato federale di capacità o di un titolo di studio superiore, neolaureati, come pure giovani che hanno abbandonato l’apprendistato o il percorso di studi per propria o altrui decisione a causa del virus.

Alessandro Lucchini, responsabile del settore disoccupazione di Sos Ticino, è alla guida del progetto. «Siamo appena partiti. Al momento sono sei i giovani che stanno aderendo al progetto, il quale è coordinato da Check Your Chance, associazione mantello sostenuta dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco), della quale Soccorso Operaio Svizzero è fra i partner nazionali. La sede è a Bedano, ma ad oggi le attività si svolgono in remoto vista l’emergenza sanitaria. Naturalmente il nostro aiuto viene pure rivolto a quei giovani disoccupati che non necessariamente si trovano in difficoltà per la pandemia, ma anche per altre ragioni. “Coaching Trans Fair 2” durerà fino al febbraio 2022 e il periodo massimo stabilito di ogni programma per giovane è di quattro mesi. Il nostro obiettivo minimo è di riuscire a offrire sostegno complessivamente ad almeno 40 giovani in questo arco temporale».

In concreto, quali strategie mettete in campo per far ripartire i giovani in difficoltà? «Mettiamo loro a disposizione dei percorsi di coaching individualizzato, con sessioni settimanali tenute dai nostri coach, i quali offrono attività di ottimizzazione del dossier di candidatura, sostegno nell’elaborazione di strategie individuali funzionali all’obiettivo di ogni giovane, un’analisi personale e condivisa della situazione personale, simulazioni e preparazione ai colloqui di lavoro, sostegno concreto nella ricerca di lavoro, gestione dei contatti con i datori di lavoro. E, dopo l’assunzione, se ne viene avvertita la necessità, i coach accompagnano il giovane anche durante il periodo di prova. Già dal 2011 al 2013 Sos Ticino aveva realizzato un progetto simile e allora avevamo aiutato oltre 70 giovani».

Ma in termini di tempo, «Coaching Trans Fair 2» quante ore settimanali richiede a ogni partecipante? «Dal momento che il coaching è individualizzato, dipende molto dalle necessità di ogni singolo giovane, dalle proprie risorse e dalla propria autonomia personale, nonché dal proprio percorso professionale e di studio. In questo momento, a causa dell’emergenza sanitaria, su disposizione della Segreteria di Stato dell’economia le attività possono avvenire soltanto a distanza, online, attraverso videochiamata. Per iscriversi è sufficiente inviare una e-mail all’indirizzo ct2(at)sos-ti.ch».

Intanto, per fronteggiare la disoccupazione giovanile, Sos Ticino è da lungo tempo impegnato simultaneamente su altri progetti, che nel tempo si sono consolidati, offrendosi quale valido aiuto per numerose persone. «Abbiamo tre programmi occupazionali temporanei. Il primo si chiama Ri-Sostegno, dove vengono occupati giornalmente una ventina di disoccupati che svolgono attività di sgombero per enti pubblici e per privati: vengono liberati appartamenti, solai, cantine, riciclati gli oggetti funzionanti che poi vengono messi in vendita. E, ancora, piccole riparazioni di mobili e separazione della merce secondo princìpi sostenibili per l’ambiente. Abbiamo inoltre Ri-Cicletta che consiste nel recupero di biciclette prese dagli ecocentri e destinate ad essere gettate e che noi invece aggiustiamo e rimettiamo in funzione. Il programma occupazionale Ri-Taglio contempla invece attività di cucito e lavanderia, servizio di lavaggio e stiro per privati e aziende, nonché riparazione di capi di abbigliamento. Un altro tipo di aiuto è SOS Coaching, un sostegno mirato della durata di cinque mesi per le persone iscritte alla disoccupazione. I tre programmi occupazionali durano tre mesi e si arricchiscono pure di percorsi formativi e di coaching individualizzato, con l’obiettivo di trovare nuovi sbocchi professionali, che talora i partecipanti ai programmi non immaginavano neppure possibili».