Il Cantone ci crede e incentiva i Comuni e le aziende di trasporto pubblico a proseguire su questa strada, mettendo sul piatto un milione di franchi. Stiamo parlando della creazione, dell’ampliamento e della sistemazione di posteggi per biciclette presso le fermate di treni e bus. Il Dipartimento del territorio rende noto che lo scorso 23 settembre è entrato in vigore il decreto esecutivo che regola le condizioni per l’ottenimento dei contributi cantonali.
Occorre anzitutto precisare che la disponibilità di posteggi per biciclette sicuri, confortevoli e accessibili è una delle condizioni fondamentali per lo sviluppo della mobilità ciclabile. Incide, infatti, fortemente sulla scelta della bicicletta quale mezzo per gli spostamenti quotidiani casa-scuola e casa-lavoro e per la sua integrazione nella catena di mobilità (per il primo e l’ultimo chilometro).
Le aree di posteggi per biciclette sono oggi presenti presso 41 delle 58 stazioni ferroviarie ticinesi. Da notare che le linee del Gambarogno e la Centovallina (che hanno comunque una minore utenza) non hanno praticamente posteggi, mentre quelle sull’asse nord-sud e lungo la FLP sono quasi tutte munite di parcheggi, anche se in misura variabile da stazione a stazione. Un rilevamento della qualità svolto nel 2018 ha tuttavia evidenziato la necessità d’intervento presso 37 stazioni ferroviarie, a causa di mancanza e sottodimensionamento degli spazi per la sosta o della scarsa qualità dell’infrastruttura (nessuna possibilità di legare il telaio, nessuna copertura, nessuna illuminazione, promiscuità con i posteggi per motociclette). Inoltre, un precedente studio, svolto nel 2015, aveva rilevato che delle circa 1600 fermate del trasporto pubblico su gomma, solo una decina presentava un posteggio attrezzato per biciclette (fatte salve le fermate bus delle stazioni ferroviarie dove i posteggi bici sono utilizzati in comune).
Il Ticino sta lavorando su questo aspetto in quanto intende recuperare un gap con il resto del Paese. Infatti – come ci ha confermato il responsabile della comunicazione delle FFS – oggi nelle stazioni ferroviarie sono presenti circa 2100 posti bici rispetto alle 96mila postazioni per le due ruote, che si contano in Svizzera. Quindi una cifra, quella cantonale, superiore solo di poco al 2%.
Dati significativi che il Cantone intende migliorare. In che modo? Lo abbiamo chiesto a Barbara Lupi, dell’Ufficio della mobilità lenta e del supporto, e responsabile del dossier. «Abbiamo circa 2100 posteggi per biciclette situate presso le stazioni. Una cifra che è molto cresciuta negli ultimi anni grazie all’ammodernamento delle stazioni ferroviarie: le FFS hanno infatti investito molto su questo aspetto. Lo si può notare alla stazione di Bellinzona (con 401 posti bici nuovi di zecca), ma anche a Lugano (255), Mendrisio (201) e Castione-Arbedo (98), per citare gli esempi più importanti. Anche a Chiasso, una volta terminati i lavori del nodo intermodale, verranno creati diversi nuovi posteggi per le biciclette».
Gli incentivi non si limitano solo a stimolare la creazione di nuovi posti bici, ma sono stati pensati anche per sistemare degli stalli che magari non sono più idonei alle esigenze attuali. «Spesso notiamo una certa promiscuità tra moto e biciclette, con motociclisti che parcheggiano nei luoghi adibiti alle biciclette e viceversa. Vogliamo quindi aiutare anche a riordinare queste situazioni. Inoltre, a volte è necessario ampliare il sedime del posteggio perché la domanda è cresciuta e i posti non sono sufficienti, o ancora esistono posteggi vecchi, senza copertura o illuminazione o senza la possibilità di legare il telaio della bici, che devono essere modernizzati».
Non solo, col decreto si vuole aiutare ad attrezzare le fermate dei bus. «Anche se negli ultimi anni qualche posteggio per bici è stato creato, come a Losone, la situazione è meno positiva rispetto alle stazioni ferroviarie. Ecco perché desideriamo accelerare anche questo settore». Come aggiunge ancora Barbara Lupi, per le fermate dei bus la situazione meno favorevole viene riscontrata nelle valli e nelle regioni periferiche. «Nei centri urbani la maggiore densità delle fermate permette di raggiungerle facilmente a piedi, non chiedendo molti spostamenti in bicicletta. Inoltre, l’offerta esistente di posteggi pubblici per biciclette permette di coprire in parte anche la domanda per il raggiungimento delle fermate del bus. Rimangono comunque situazioni dove la creazione di posteggi è necessaria. Invece, nelle regioni più discoste come può essere la Vallemaggia, ma non solo, il problema è più evidente e urgente. Sovente per raggiungere la fermata del paese occorre fare diverse centinaia di metri e quindi sono sicuramente utili e necessari posteggi per bici alle fermate».
Ma veniamo ai fondi. Come detto, il Cantone mette a disposizione un milione di franchi. Un contributo che varia a seconda di alcuni parametri. Per esempio, viene finanziato ogni posteggio coperto per biciclette con mille franchi fino a un massimo del 50% della spesa totale. Invece, a un posteggio per biciclette senza copertura vengono dati 200 franchi fino a un massimo del 30% della spesa. I box per le biciclette o i posteggi per biciclette interrati sono finanziati in modo più importante e cioè con 1500 franchi per stallo bici fino a un massimo del 50% della spesa. «Noi puntiamo soprattutto sui posteggi coperti, illuminati e con la possibilità di legarli al telaio. Perché l’idea che sta alla base di questo aiuto è quella di dare maggiore sicurezza ai proprietari di biciclette». Da segnalare anche che esiste un limite massimo di contributo per ogni ente promotore pari a 100mila franchi.
In generale, l’idea è quella di finanziare circa un migliaio di nuovi stalli per le biciclette (facendo una media tra i box che possono ottenere 1500 franchi e quelli senza copertura che invece possono avere 200 franchi) e se si stimano tra i 5 e i 10 stalli per ogni fermata del bus si potranno creare posteggi in circa 150-200 fermate.
La palla ora passa ai promotori e quindi ai Comuni e alle aziende di trasporto pubblico. Sono infatti loro che devono attivarsi per creare e sistemare i posteggi per le biciclette.